Classifica personale di Fabioborga84

Un push your luck ben riuscito e divertente. 

Stretto e cattivo, Imhotep è un bel giochino per impegnare un oretta con gli amici senza risultare troppo banale e divertendosi in compagnia. Regole semplici e meccaniche intuitive lo rendono un family davvero eccezionale. Con l'espansione diventa anche abbastanza longevo. Consigliato.

Riconosco la bontà del titolo, è un bel investigativo/deduttivo, fatto bene ed interattivo dove vince chi trova la giusta posizione del Cryptid sul tabellone di gioco..ma a mio modo di vedere ha 2 grossi difetti: il primo è la grafica ed i componenti di gioco, che anche se funzionali li trovo osceni (gusto personale); il secondo difetto (quello più grosso) risiede nei giocatori stessi..se qualcuno involontariamente risponde male ad una domanda o si lascia scappare qualcosa manda all'aria l'intera partita. E credetemi che succede non poche volte..

Gran gioco, strategico ed appagante. Non digerisco però la grafica, i componenti e il tracciato del culto, completamente slegato dal resto del gioco. Tutto superato con l'arrivo di Progetto Gaia, di gran lunga migliore. 

Scorribande piratesche con alta interazione per questo Jamaica che è divenuto ormai un grande classico. Lo scopo è fare il giro dell'isola attaccando le navi nemiche e difendendo la propria per portare con sé a fine partita più oro possibile. Il gioco è pilotato dal lancio dei dadi associato poi ad una carta da giocare che vi permetterà di muovervi, combattere e collezionare tesori. Fattore fortuna non indifferente ma divertimento e colpi bassi a non finire. Il gioco a tratti e poco controllabile e soprattutto astenersi dai permalosi! Materiali e grafica davvero eccezionali!

Filler carino di carte e bluff per passare una mezz'oretta in compagnia. Da giocare in più giocatori.

Ottimo filler per divertirsi in compagnia ma..completamente dominato dal caso e zero controllabilità in generale. Se quindi cercate divertimento in compagnia a suon di mazzate con i dadi, questo titolo fa al caso vostro. Se invece cercate un minimo di controllabilità, vi consiglio di cambiare gioco. Il voto è 6 perché nel suo genere fa il suo compito egregiamente pur non essendo un amante della casualità no limit.

Riconosco l'enorme potenziale del gioco, ma a me annoia un po' e lo trovo abbastanza piatto. Scalabilità pessima, gira bene da 4 giocatori in su. Ambientazione poco percepita.

Una buona alternativa a Citadels che però ho approfondito poco. Buone le prime impressioni, sembra che il bluff qui sia più marcato che nel gioco citato. 

Gioco di carte di set collection molto carino e veloce, una partita tira l'altra! Sconsiglio di giocarlo con più di 4 giocatori, le partite diventano totalmente casuali e confusionarie, andando a perdere quel poco di tattica che il gioco richiede per fare punti. Anche perché l'utilizzo della carta (su un lato ortaggio e sull'altro lato cosa e come fare punti) non è affatto una cattiva idea. È un filler ok, ma comunque diventa tutto meno godibile in tanti (caos a parte). 2/3 giocatori funziona benissimo invece anche se perde un po' lo spirito caciarone che il gioco vuole regalare. 

Idem con patate di quello che penso della versione London. A mio gusto qui mi piace di più la grafica del tabellone..

Un bel entry level per approcciarsi al mondo dei piazzamenti lavoratori. Ci sono i dadi, in qualche momento possono dare fastidio ma il gioco è ugualmente molto piacevole senza disdegnare un minimo di tattica/strategia durante il corso della partita. L'uscita casuale delle carte invece può dare più fastidio e trasformare il tutto in un german molto aleatorio. A chi infastidisce lo zampino della dea bendata può non piacere. Materiali più che buoni e tempi di gioco accettabili per ciò che offre. Ho provato anche l'espansione: carina, ma non così necessaria. Se avete il base può anche bastare.

Una buona espansione che aggiunge qualche cavillo in più per renderlo leggermente più profondo. Solo 2 partite all'attivo fatte, tra l'altro qualche anno fa, quindi lo ricordo a tratti: non ci era dispiaciuto anche se non ci ha fatto gridare al miracolo. Sinceramente, con l'uscita del nuovo Kingdomino Origin, questo può anche essere messo da parte per quanto non sia brutto.

Una sola partita all'attivo, troppo poco per un giudizio completo. Comunque il gioco non è assolutamente male, carina la ruota che gestisce le risorse, tante carte in gioco e interessante il modo in cui espandere la propria plancia personale. Detto questo, io arrivo da Agricola e Le Havre dello stesso autore, e Ora et Labora lo trovo una rielaborazione di questi ultimi. Tolta la ruota delle risorse la sensazione di Deja-vu è forte; poi non mi è molto piaciuto il fatto che gli edifici escono ad ogni partita in maniera sempre uguale, questo a mio avviso rende le partite più o meno simili tra loro (almeno credo) e alla lunga può diventare ripetitivo e addirittura, una volta padroneggiato, noioso perché si saprà sempre dove andare a parare. Materiali buoni ma non eccelsi, specialmente le plance dei giocatori, sottilissime. In generale non è male ma se giocate ad Agricola o Le Havre (molto più vari) difficilmente virerete su questo gioco. Sicuramente lo riproverò per confermare o smentire queste mie sensazioni.

Deluso. Le meccaniche in sé non sono affatto male, grafica e materiali superbi ed ambientazione insolita. Ma tutta la parte della gestione carte sulla propria plancia non serve a nulla se basta semplicemente aver fortuna nella pesca degli obiettivi durante la partita. Questa cosa mi ha seccato molto. Se in un gioco devo gestire qualcosa allora l'alea deve essere mitigata, sennò gioco ad altro dove so che la fortuna fa il suo corso.