I migliori giochi da tavolo tematici del 2023

Quantic Foundry: avventuriero narratore

Ecco la nostra selezione dei migliori giochi da tavolo del 2023 per il profilo di giocatore “avventuriero narratore”.

Approfondimenti
Giochi

Per una descrizione più analitica e precisa dei vari profili, cliccate sull'articolo che abbiamo tradotto: Quantic Foundry – profili motivazionali dei giocatori

Avventuriero narratore, obiettivo principale:
Immedesimazione: le meccaniche sono secondarie al tema, il piacere sta nel calarsi in un'ambientazione e goderne a pieno, vittoria e strategia sono secondarie.

Avventuriero narratore, obiettivi secondari:
Estetica: materiali, disegni, grafica ed ergonomia sono tutti aspetti fondamentali, che consentono di apprezzare meglio l'esperienza di gioco.

Valutazione delle singole voci per gioco:  
basso*, medio**, alto***

The Witcher: Old World

Nei panni di un Witcher dovremo vagare per il continente a fare missioni secondarie, sviluppare le nostre capacità e soprattutto abbattere i mostri che minacciano la popolazione. Strutturato come una corsa, il gioco si basa su una meccanica base di deck-building. Col proprio mazzo ci si sposta e soprattutto si combatte, inenellando combo e colpi letali per uccidere i mostri prima che loro ci mandino al tappeto.

Immedesimazione ***
Estetica **

Scheda gioco
The Witcher: Old World – Recensione della scatola base e delle espansioni Kickstarter
The Witcher: Old World – Legendary Hunt – recensione dell'espansione

Stationfall

La folle caduta di una stazione spaziale raccontata in pochi sincopati round di gioco, ognuno corripondente a un minuto di tempo reale. Gioco a ruoli e obiettivi nascosti, in cui ciascun giocatore può muovere a far agire qualunque personaggio. Mentre perseguite la vostra missione, a bordo accade di tutto, tra tradimenti, esperimenti segreti, pazzi criminali, alieni e quant'altro possiate immaginare tratto dai B-movie di fantascienza. Uno dei giochi più folli e geniali degli ultimi anni.

Immedesimazione **
Estetica **

Scheda gioco
Recensione di Agzaroth
Tre domande tre agli autori degli otto giochi in lizza per il Magnifico 2024
Pillole di OdR 07 - StationFall
Road to Magnifico 2024 #1 - 2023: sarà un anno di grandi giochi?
Stationfall: Eklund + Party Game = possibile?

Frosthaven

Mastodontico persino rispetto al predecessore Gloomhaven, questo Frosthaven ci porta nelle lande ghiacciate del continente, alle prese coi problemi del nord. Diciassette nuovi personaggi da provare, più di cento scenari, una campagna colossale in grado di tenerci occupati per mesi. Il sistema è fondamentlamente lo stesso, ma qui si sviluppa maggiormente tutta la parte di gestione dell'insediamento, con la costruzione degli edifici, le fortificazioni, gli attacchi dei nemici.

Immedesimazione *
Estetica **

Scheda gioco
Frosthaven: prime impressioni
Road to Magnifico 2024 #1 - 2023: sarà un anno di grandi giochi?

The Plum Island Horror

Cooperativo della GMT che vede ogni giocatore comandare un diverso gruppo di sopravvissuti, in un'isola infestata ormai quasi interamente da zombi. Parecchie opzioni ogni turno, tanti modi per farsi male e l'unico scopo di sopravvivere. Ogni squadra e ogni personaggio hanno caratteristiche uniche.

Immedesimazione **
Estetica *

Scheda gioco
Recensione di Sontuosopiero
Pillole di OdR 22 - The Plum Island Horror

Tales from the Red Dragon Inn

Dungeon crawler a scenari collegati, in cui si manovra un singolo personaggio attivandone di volta in volta i poteri, spendendo clessidre o cariche. I poteri con le clessidre si possono ricaricare man mano che il tempo passa. I tabelloni dei vari scenari sono forniti pronti, su fogli di carta spessa e contengono già tutti gli arredi e le informazioni per giocare, riducendo i tempi di setup al minimo. Il gioco si basa sui dadi, ma anche su un'attenta gestione di movimenti e poteri, rendendolo sfidante e interessante anche per un pubblico più esigente.

Immedesimazione **
Estetica **

Scheda gioco
Recensione di Agzaroth

OrcQuest Warpath

OrcQuest WarPath: copertina
Umani, elfi, nani? No, qui i protagonisti sono i cattivi, gli orchi, che depredano, uccidono, razziano. Nei panni di un manipolo orchesco (con buona compagnia di goblin e hobgoblin), dovrete attraversare numerose terre e superare avventure. Il gioco è costruito a campagna, con diverse espensioni e mini-campagne. Il bilanciamento della progressione non è perfetto, ma le idee sono particolarmente interessanti e i personaggi ben sviluppati e diversi.

Immedesimazione ***
Estetica ***

Scheda gioco
Recensione di Agzaroth

Earthborne Rangers

Gioco che funziona particolarmente bene in solitario, mette i giocatori nei panni di un renger che deve esplorare la superficie del pianeta, dopo che per anni l'umanità è rimasta segregata nel sottosuolo. L'esplorazione mette di fronte a un vero e proprio open world, in cui si ha la massima libertà d'azione. Non aspettatevi combattimenti epici però: il gioco è più incentrato sulla scoperta e su missioni più o meno pacifiche. Il personaggio viene costruito con un mazzo di carte, assemblandolo e facendolo evolvere secondo le proprie preferenze.

Immedesimazione ***
Estetica *

Scheda gioco

Commenti

Ho provato tra questi solo The Witcher, in 3, e l'ho bocciata abbastanza sonoramente, ma ho l'impressione che in solo FORSE lo gradirei (non ho apprezzato come è stato impostato il gioco, sostanzialmente una corsa ai punti prestigio, ma che chiama pesantemente all'avventura, per me è proprio sconnesso da questo punto di vista).

 

Degli altri mi attirano Stationfall (da giocare almeno una volta, non lo comprerei perché non avrei occasione per intavolarlo più di una volta o due), The Tales of Red Dragon Inn e OrcQuest Warpath, e moderatamente Earthborne Rangers, ma leggendo dell'aspetto un po' "grinding" alla lunga mi fa desistere un po'. Vedrò se riesco a provarlo da un amico che l'ha preso due mesi fa.

Provati The witcher, stationfall e pertanto mi limito a commentare riguardo a questi 2 titoli, che ho trovato abbastanza pietosi. In The witcher non ci si immedesima per nulla e mi rimangono tanti dubbi circa il gameplay; downtime immenso e pertanto lo consiglierei esclusivamente in solitario. In multiplayer ci sono giochi vecchi bacucchi (runebound II ed.???) che fanno la stessa cosa ma meglio.

Station fall ha si delle idee geniali ma è un mattonazzo poco accessibile. Necessita per essere giocato "scientificamente" (e anche in quel caso sarai cmq soggetto al caso) e con cognizione di causa di molteplici partite per conoscere ciò che fanno i cari personaggi. Fino al momento di svolta è il caos. Che sia divertente e regali risate ogni tanto ok, ma vale la pena intavolarlo per "studiarlo" tenendo in debito conto che per quanto tu sia "bravo", tutto è rimesso principalmente la caso?

Mie personalissime opinioni.....

Fra questi ho solo The witcher old world e ci piace un sacco!

Intavolato spesso ma.. ormai solo in 3. Quando si va oltre quel numero il downtime diventa pesante.

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