The Witcher: Old World – Legendary Hunt – recensione dell'espansione

Espansione per The Witcher: Old World, inserisce un mostro più grosso e cattivo che vaga per la mappa e diventa l'obiettivo finale da sconfiggere.

Voto recensore:
7,7

Se la Wild Hunt trasformava il gioco da competitivo a cooperativo, focalizzando gli sforzi di tutti i witcher contro un nemico finale da sconfiggere, esaltandone la collaborazione anche grazie a meccaniche di gioco, la Legendary Hunt fa il contrario con lo stesso mezzo, ovverosia fornisce sette boss finali, ma da eliminare personalmente, per vincere la partita.

Rimane quindi un adventure game competitivo per 1-5 partecipanti, della durata di circa 40 minuti a giocatore, destinato a un pubblico esperto, basato su meccaniche di gestione mano, deck-building, movimento punto-a-punto, corsa.

Materiali

La scatola, più bassa di quella base ma delle medesime dimensioni in lunghezza e larghezza, contiene sette miniature di mostri leggendari, le relative carte descrizione, poi un mazzo di carte movimento e uno di carte combattimento comuni a tutti questi nuovi boss, infine qualche token Maceria.

Ambientazione

Oltre agli ordinari mostri a cui, come witcher, dobbiamo costantemente dare la caccia, adesso l'obiettivo finale è un mostro leggendario, più grosso e cattivo di tutti.
Questo aggiunge un elemento positivo all'ambientazione generale, che ora ha più senso, decretando come vincitore della partita il witcher che effettivamente sconfigge il boss finale.

Come si usa la Legendary Hunt

Di quelle in mio possesso, l'unica espansione con cui la Legendary Hunt non è compatibile è appunto la Wild Hunt, che è collaborativa e ha già un boss finale incluso da affrontare tutti assieme.
Nella Legendary Hunt si utilizzano i mostri come nella versione base (con o senza Monster Trail), ma per vincere non è più necessario prendere per primi quattro trofei, ma semplicemente vince chi per primo sconfiggerà il mostro-boss. In teoria potresti affrontarlo pure subito, salvo scoprire di essere davvero troppo debole. Il boss ha infatti un livello di corazza innato che si abbassa man mano che i giocatori acquisiscono trofei alla vecchia maniera, per cui sconfiggendo altri mostri, altri witcher, massimizzando le loro caratteristiche. Già dal terzo trofeo (nella partita breve, al questo in quella lunga), questa corazza intrinseca scende a zero.

Inoltre, questo bestione, alla fine di ogni round in cui tutti i giocatori hanno agito una volta, si sposta sul tabellone, lasciando dietro di sé segnalini Maceria. Raccogliendoli, si ottiene un bonus immediato; inoltre valgono come traccia per il mostro (ovvero lo si attacca per primi) e, soprattutto, ogni segnalino accumulato gli leva direttamente una carta dal mazzo combattimento personale, quando andremo ad affrontarlo (e questo mazzo parte da venti carte, quindi non proprio poco).

Scartando una carta, un witcher è anche in grado di far spostare dalla sua città il boss, cosa che potrebbe essere utile per due motivi: raccogliere il segnalino Maceria così lasciato e attivare l'azione della città, altrimenti bloccata.

Considerazioni

I sette mostri presenti nella scatola sono tutti diversi e abbastanza vari, nell'abilità speciale e negli attacchi. Le miniature già incluse li elevano al di sopra dei mostri comuni (a meno che non abbiate preso le miniature anche per questi) e li rendono ben visibili sulla mappa (il rospo gigante è sicuramente il mio preferito). 
Il sistema di movimento è semplice e veloce e il sistema delle macerie rende quasi più facile tracciare questo mostro che quelli standard. Che ci può stare anche tematicamente, visto che semina distruzione ovunque passa, mentre gli altri restano più nascosti.
L'effetto gara è ancora più sentito, visto che stavolta l'obiettivo è comune a tutti e quando si inizia a vedere qualcuno volare verso il terzo trofeo e accumulare segnalini Macerie, è segno che occorre accelerare e, magari, rischiare qualcosa, per batterlo sul tempo. 

Purtroppo, data la forza del mostro e la necessità di tracciare anche lui, la partita tende ad allungarsi ancora un po', per questo consiglio fortemente di usare la faccia “A” della carta della sua corazza innata, che lo rende affrontabile già dopo il terzo trofeo raccolto. Allungare al quarto (faccia “B”) non aggiunge nulla alla profondità del gioco, ma allunga solo la durata della partita.

Conclusione

Ho trovato l'espansione piacevole, tematicamente ben integrata e meccanicamente ben realizzata. Nel complesso, però, non indispensabile per apprezzare il gioco e non in grado di far cambiare idea a chi già non è rimasto colpito dalla scatola base.
Prendetela se siete particolarmente amanti dell'ambientazione o se vi piace molto questo gioco, in modo da avere una nuova variante per tutte le partite che farete.

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Commenti

Secondo te per il solitario è meglio Wild Hunt o Legendary Hunt? Grazie.

Pigoz scrive:

Secondo te per il solitario è meglio Wild Hunt o Legendary Hunt? Grazie.

mah, vanno bene entrambi, ma Wild Hunt mette piùà pressione per via del tempo limitato

Già, dici facile "prendetela" ;) ... e chi lo sa se Pendragon farà mai uscire qualcosa in italiano retail oltre al base e alle miniature .... sigh !

Gylas scrive:

Già, dici facile "prendetela" ;) ... e chi lo sa se Pendragon farà mai uscire qualcosa in italiano retail oltre al base e alle miniature .... sigh !

Chi ha fatto il KS ha già tutto in italiano, quindi la traduzione già c'è, il lavoro è fatto da tempo; scommetto che a breve ristamperanno tutte le espansioni.

Stesso giudizio 

Certo, è già tutto pronto. Ma non credo sia Pendragon che ha in carico la stampa. E comunque non è che potranno stampare 100 copie; la produzione ha un costo e dovranno prima valutare se gli conviene stampare o far stampare il numero minimo di copie.

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