Unmatched Adventures: Storie Incredibili – recensione

Unmatched diventa collaborativo e ci permette di sfruttare tutti i personaggi accumulati contro un nemico comune

Voto recensore:
8,0

Il marchio Unmatched è ormai il punto di forza e la gallina dalle uova d'oro di Restoration Games. Già con le innumerevoli scatole e i tantissimi personaggi a disposizione, ha creato un brand potenzialmente inesauribile, ma ora la Restoration Games rilancia con questa nuova versione che, ne sono sicuro, sarà l'inizio di un nuovo remunerativo e interessante filone (pensate solo a quanti villain possono tirar fuori...).

Unmatched Adventures: storie incredibili è un eurogame, collaborativo puro, per 1-4 giocatori, della durata di circa 30-60 minuti a partita, destinato a un pubblico occasionale, basato su meccaniche di gestione mano, poteri variabili, risoluzione – giocare carte, movimento punto-a-punto, ordine di turno casuale.

Come si gioca a Unmatched Adventures

Le regole generali sono quelle di Unmatched, per cui userete i vostri personaggi come sempre avete fatto, con solo magari l'aggiunta di una sottoazione speciale per ogni scenario, utilizzata per contrastare il boss di turno (ad esempio, contro l'Uomo falena, al termine di un movimento, potete scartare una carta per togliere i suoi segnalini da un ponte).
Se quindi non avete mai giocato a Unmatched, vi conviene prima leggere questa recensione.

In questa nuova modalità, tutti i giocatori sono alleati e concorrono all'uccisione del boss selezionato, che ha un quantitativo di punti ferita proporzionale ai partecipanti. Inoltre sono presenti anche dei Minion pari al numero dei giocatori, che intralciano movimenti e piani degli eroi, oltre a picchiare di brutto.
L'iniziativa qui è casuale: come in Aeon's End e Astro Knights, si mescolano le carte di tutti i personaggi e dei mostri e poi se ne pesca una alla volta, facendo svolgere a quella miniatura il proprio turno. 
Ogni mostro si muove e attacca e poi, solo a fine round, risolve un particolare effetto speciale che lo caratterizza. Ad esempio: il Ragno gigante rilascia una ragnatela che rallenta gli spostamenti, il Diavolo fa scartare carte, l'Uomo falena persegue il suo obiettivo di spaccare ponti.
Ogni nemico ha anche un proprio mazzetto di carte attacco/difesa. Su ciascuna carta sono infatti sempre riportati due valori – attacco e difesa, appunto – e qualche effetto speciale. Ogni volta che il mostro viene attaccato o attacca, pesca una di queste carte e, come nel gioco standard, la confronta con quella scelta dal giocatore.

Anche se un eroe muore, la partita continua fino a che il boss ha conseguito il suo malvagio obiettivo (vittoria sua), o gli eroi sono riusciti a sconfiggerlo (vittoria dei giocatori).

Materiali

La scatola è quadrata, più grande di quelle standard di Unmatched, ma come sempre contiene perfettamente tutto il materiale, grazie al divisorio interno. 
La doppia mappa è qui pensata per i due scenari specifici ed è più difficilmente sfruttabile per battaglie standard. 

Regolamento

Semplice e ben comprensibile. Nella scatola trovate anche quello standard, per chi non ha mai giocato a Unmatched.

Ambientazione

Qui c'è poco da dire: è il solito "minestrone improbabile" che è un po' sia la forza che la debolezza del gioco. Come in quasi ogni scatola di un Unmatched, c'è qualche personaggio più accattivante, che tutti vogliono giocare (qui Fantaman/Golden Bat e Nikola Tesla) e altri che hanno un appeal quasi nullo (le due tizie di cui non ricordo il nome). Bisogna starci: al marketing non conviene bruciarsi tutti i personaggi fighi in un'unica scatola. Comunque con la prossima espansione voglio Bud Spencer e Terence Hill contro Godzilla.

Considerazioni

La cosa più stupefacente di questa scatola è il fatto che siano riusciti ad adattare il sistema al cooperativo puro senza dover praticamente modificare nulla. Per chi conosce già Unmatched, non c'è praticamente bisogno di spiegare nulla e le nuove regole generali sono davvero poca cosa. Al più, si spiegano quelle specifiche dello scenario.
Quindi massima accessibilità e flessibilità del sistema.

Compatibilità

Altra cosa pregevole è il poter usare i personaggi di Storie incredibili per fare normali combattimenti contro altri giocatori, oppure importare nel collaborativo puro uno qualsiasi degli innumerevoli eroi che avete già collezionato. Non ci sono, in pratica, personaggi con meccaniche specifiche per funzionare solo, o meglio, contro un determinato boss, ma tutti possono dire la loro. Qualche eroe è poi più o meno adatto alla cooperazione o allo specifico scenario, con alcune abilità che sono meno importanti, ma bene o male è come se compraste non solo un'espansione, ma un intero nuovo sistema per dare nuova linfa ai vostri eroi.

Se devo trovare un difetto, c'è da dire che, se quattro personaggi sono ciò che ci aspettavamo da una scatola grande, due boss sono proprio il minimo sindacale a livello di rigiocabilità e un terzo sarebbe stato estremamente gradito. Capisco la “necessità” di avere sempre una mappa correlata al boss, ma in ogni caso la sensazione è un po' quella di "braccine corte" e la longevità della sola scatola Storie incredibili ne risulta compromessa, se già non avete altre scatole con altri eroi da alternare.

Collaborazione 

Essendo un collaborativo puro, tutti devono concorrere alla vittoria finale. E tra l'obiettivo principale, tra il tenere sotto controllo il progresso del mostro verso il suo scopo, tra l'arginare i fastidiosissimi Minion, ce n'è per tutti.
Quindi la discussione è sempre presente e stimolata e, inevitabile, può esserci qualcuno che emerge come giocatore alfa. Ci pensano però spesso le carte, a limitarlo, perché in Unmatched non è che si abbiano poi sempre chissà quali possibilità di azione: è un gioco abbastanza semplice anche nelle scelte, visto il target di riferimento. Per cui si può sì consigliare qualche compagno, ma sarà sempre la sua mano a dire cosa può davvero fare a cosa no.

Ottima la scalabilità, anche se la partita cambia un po' faccia: in due il nemico è più fragile e hai più spazio di manovra, dato che la plancia è meno affollata (ci sono solo due Minion), ma è anche più difficile tenere sotto controllo i segnalini sparsi per il campo di battaglia, soprattutto con l'Invasione aliena, che tende a distribuirli molto (mentre l'Uomo falena li concentra maggiormente in un punto specifico).

Fortuna

A livello di difficoltà, mi pare ottimamente calibrato e tutte le nostre partite sono finite all'ultima mossa. Ultima mossa il cui esito è spesso dettato dal caso, così come molte altre cose in partita. Ecco, se c'è una cosa che mi sento di imputare a questo spin-off rispetto all'originale Unmatched, è una maggior incidenza della fortuna. In parte dovuta alla casualità con cui i mostri rispondono, che dà adito a molte poche letture (si possono contare le carte uscite, ma ogni mazzo ha una carta che le fa rimescolare prima che escano tutte, vanificando molte previsioni), in parte dovuta al sistema dell'ordine di turno casuale, che davvero a volte può sancire la differenza tra vittoria e sconfitta.
Tuttavia, per il pubblico di riferimento e per il tono generale del gioco, non mi sento di dire che si scada nella fortuna eccessiva: ce n'è parecchia, ma è proporzionata al tipo di gioco e la prossima volta, si spera, andrà meglio.

Nota personale: l'Uomo falena ci è sembrato più ostico dell'Invasione aliena (battuta alla prima partita, sia in due che in quattro giocatori).

I personaggi 

Fantaman / Golden Bat è un picchiatore da mischia, i cui attacchi diventano più potenti quando non si è ancora mosso. Inoltre ha qualche capacità per spostarsi rapidamente e per recuperare qualche carta dagli scarti. Mi ero anche scordato di quale "trollone" fosse Fantaman, che “ride delle tue debolezze”, roba che oggi lo “cancellerebbero” subito.

Tesla è forse il personaggio più potente e interessante del lotto. Ha due cariche elettriche e, a ogni inizio turno ne attiva una. Poi le spende per potenziare gli effetti delle sue carte. È anche l'unico personaggio con attacchi a distanza, in questa scatola.

Annie Christmas è una donnona nera di due metri di una qualche leggenda del Mississippi: un personaggio a uso e consumo americano insomma. Combattente da mischia, diventa più forte man mano che perde punti vita.

La dottoressa Jill Trent è una specie di Ispettore Gadget al femminile, con due oggetti che usa alternativamente per riguadagnare vita o fare più danno (a seconda di come va l'attacco). Inoltre ha un'ottima capacità di recuperare carte dagli scarti, prolungando la sua permanenza sul campo.

Conclusione

Chi ama il marchio Unmatched non potrà non rimanere soddisfatto da questa ennesima scatola, che ha almeno il merito di rimescolare le carte in tavola. Ma potrebbe anche fare breccia in chi mal sopportava la parte competitiva e gli sbilanciamenti del gioco classico, portando nuova linfa al sistema. Ora non ci resta che attendere le nuove, immancabili espansioni.
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Commenti

Concordo quasi totalmente XD

L'unico aspetto che mi sta convincendo poco è che la maggior parte delle partite che ho giocato si son risolte con una guerra d'attrito con il boss in mezzo. Tutti a lanciargli contro di tutto sperando di beccare in risposta la carta giusta.

Diciamo che, sconfitti i minions, l'escalation finale è un po' deludente, in particolare con il mothman

Iniziato a giocare l'anno scorso con la versione inglese. Preso più per curiosità che altro, si è rivelata una doppia sorpresa. La prima: mi è piaciuto e ora mi toccherà collezionare tutte le scatole come per il tradizionale. La seconda: avrei fatto volentieri a meno di 4 nuovi eroi e avrei voluto già più nemici visto che il rapporto sul mercato è 114 Vs 2 ...... Vedete voi qual è la sorpresa negativa e quale la positiva 😅

Donna "nera"? Fantaman, Tesla e Jill Trent di che colore sono? 

Agodd scrive:

Donna "nera"? Fantaman, Tesla e Jill Trent di che colore sono? 

Dorato, rosa, rosa pallido. Nero non è un insulto.

Grazie per averlo specificato, nell'articolo non c'è scritto.
Utilizzare l'aggettivo nero (riferito ad una persona), senza alcuna motivazione lo trovo semplicemente di cattivo gusto. È una questione culturale.
Mia opinione ovviamente.

P.S. Prova a rileggere quel paragrafo senza quell'aggettivo, non è dannatamente più bello? :)

Continuo a rimanere affascinato dalla mente che ha osato creare un gioco dove personaggi storici e di fantasia si uniscono in un competitivo / (ora) cooperativo. Per ora ho solo una partita in fiera che non mi aveva fatto scoccare la scintilla, ma sicuramente in futuro vorrò ri-provarlo

Cavoli quanto lo vorrei...

E lo vorrei solo per Fantaman!🤣

Agodd scrive:

P.S. Prova a rileggere quel paragrafo senza quell'aggettivo, non è dannatamente più bello? :)

No.

 

Eikon scrive:

Cavoli quanto lo vorrei...

E lo vorrei solo per Fantaman!🤣

Ti dirò che l'ho preso quasi solo per lui, all'inizio...

FedeMezzo scrive:

Continuo a rimanere affascinato dalla mente che ha osato creare un gioco dove personaggi storici e di fantasia si uniscono in un competitivo / (ora) cooperativo. Per ora ho solo una partita in fiera che non mi aveva fatto scoccare la scintilla, ma sicuramente in futuro vorrò ri-provarlo

Anch'io sono affascinato da tali menti ma credo nel senso opposto :) sto mix di tematiche non-sense non lo sopporto! ...però so che meccanicamente è fatto molto bene ma non riesco a superare questo scoglio tematico

Quando ho sentito che ci sarebbe stato Fantaman ho detto, qualsiasi schifezza sia lo prendo 😅

In realtà è davvero una bella versione di Unmatched e Fantaman è molto molto forte

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