Beh dai si scherza, prendendoci un poco in giro, ma appare evidente che la trasformazione in corso sta avvicinando alcuni giochi più a una tipologia di giochi diversi. Questo a se vogliamo puristi come me non piace.
Ma se si arriva a dire che il ruolo del master non e più necessario, può essere sopperito da regole, e palese che non siamo più di fronte a un gdr ma ad altro.
Non si discute il piace o meno, o che i giovani possano trovare migliore un tipo nuovo e innovativo di gioco, ma che lo stesso non lo si può se non attraverso sfumature molto forzate definire ancora gdr.
Questo e un modo di vedere sicuramente questi giochi nuovi.
Ma se leggete attentamente questi giochi e li paragonate a un regolamento di wargames e a warhammer in particolare vi accorgerete di quanto si sono avvicinati a questo tipo di gioco allontanandosi dalla parte fondamentale che e il gioco stesso, e parlo di gioco di ruolo.
Diciamo che in una scala di grigi hanno sfumato maggiormente il tutto rendendolo poco definito. Calza a pennello il discorso termovalorizzatori, sono sempre inceneritori ma suona diverso. Se e questo che vogliono i giovani oggi ci puo pure stare. Capisco Domon, cioe in fondo lo scopo e divertirsi. Solo che io al continuo tirare dei dadi, o consulto di tabelle per ogni cosa, preferisco una parte recitativa che preveda che io riesca in un azione rilegando proprio i dadi e le tabelle all'indispensabile, e che le azione riescono o falliscono in base alle mie scelte e capacità. Questa e la mia visione del gdr. Ora si e arrivati quasi a dire che un' avventura, una trama non hanno più importanza, e questo proprio in funzione della parte maggiormente combattiva, che dovrebbe dare più soddisfazione ai giocatori.
Io dico solo questo...ok ma per me.... e errato chiamarlo gdr. Va chiamato Wargames... e in come tutti i wargames, la trama ha poco senso, il master non serve.
Sapete perchè definisco il d20 una scelta pessima? Perchè ha allargato la forbice in modo che raramente avvengono puri successi o puri fallimenti, e il gioco si presenta sempre con medi successi o medi insuccessi. Questo per me e frustrante. Avviene che il giocatore non eccellerà o fallirà mai completamente se non con una rarità unica. Quindi per la gioia di chi non rinnova perennemente il personaggio, facendolo un higlander, questa e la panacea, e il personaggio sarà più o meno eterno. Questo per me e contrario alla mia visione dei gdr, dove la morte del pg può accadere e questo senza ricatti dovuti ai livelli. Alzi la mano il master che in un gioco a livelli non si e sentito dire...se muore non gioco più.
Vorrei poter descrivere a parole a Domon o a altri ragazzi che magari hanno visto solo la parte più sterile dei gdr, o non hanno avuto la fortuna di trovare master che... come dire... ti faccia vivere l'avventura che crei quella alchimia del gdr. Spero che o a Modcom, o a Lucca .. sperando di non dimenticarmi, magari di trovare qualcuno per "dimostrare" cosa e la mia versione del gdr.
Forse sbaglio a ergermi a "tuttologo" del gdr a volerlo difendere da queste nuove versioni che considero snaturate, ma vorrei veramente spiegarmi, dimostrarvi che esiste un modo di giocare dove non i dadi, ma le vostre scelte fanno l'avventura. Dove esistono Master che non usano avventure scritte da altri ma che inventano tutto sul momento senza pause, dando modo ai giocatori di avere la piena libertà e controllo delle loro azioni. Consapevoli però che gli errori si pagano, e che la morte di un personaggio non e la fine del mondo, ma un nuovo inizio.
Forse sono semplicemente di una generazione dopo e non mi rassegno a che "la mia musica" sia considerata jurassica.
^^
Forse anche senza il forse sono solo palloso. Ma spero di avere l'occasione di dimostrare a qualche giocatore di D&D4 che esiste un'altro modo di fare giochi di ruolo.