Salve a tutti!
Volevo intervenire su questo titolo che tanto sta facendo parlare di sé i boardgamers ma anche (e molto vivacemente!) i wargamers.
Appartengo a questo gruppo di giocatori ormai da 30 e passa anni (ho conosciuto esagoni e tabelle quando avevo 7-8 anni e da allora non li ho mai abbandonati), amo la simulazione storica, ho come tutti una relazione complicata con il dado e la gestione della sua amata/odiata aleatorietà, la mia cantina pare un incrocio tra un negozio di modellismo e una libreria di storia militare. Insomma, sono quel che si dice un grognard (anche se non integralista: ci sono diverse tipologie di giochi non simulativi che mi piacciono molto) e qualche tempo fa il mio cammino wargamistico ha incrociato questo benedetto Undaunted.
Il giudizio che volevo condividere con voi sarebbe un po' complesso, nonostante (o forse a causa!) della semplicità del gioco. Per brevità, ve lo riassumo in questo schemetto:
PRO
- Grande immediatezza delle regole, intuitività delle meccaniche, efficienza dell'interfaccia: le meccaniche da gestire sono poche ma con conseguenze rilevanti sull'andamento del gioco, tutte le informazioni sono dove ti servono.
- Sorprendente capacità del deckbuilding di rappresentare il ciclo di comando e la sua degradazione per perdite e altro nel caos della battaglia tra perdite e nebbia di guerra, lo devo dire per certi versi più "realistico" di altri giochi tradizionali. Le perdite non sono solo "numeri" o pedine che si girano... sono uomini che perdi e uomini rimasti che non ti stanno più a sentire perché il loro caro amico d'infanzia Johnny/Kurt ha appena fatto una finaccia a mezzo metro di distanza da loro e ora fa parte del paesaggio.
- Importanza della ricognizione... finalmente gli scout non sono più "fanteria sfigata" ma servono davvero a qualcosa, ossia ad aprire corridoi di avanzata e a perlustrare il terreno per la fanteria: quel che fanno nella realtà (mi ricordano i mitici Esploratori del film Gunny Highway, con Clint Eastwood), reso in maniera molto efficace.
- Interdipendenza tra le varie specialità, come già accennato sopra. Gli scout perlustrano, sennò non si muove nessuno; la fanteria controlla (e muore nel tentativo); le mitragliatrici ti fanno tenere la testa bassa; i mortai blastano il blastabile; i comandanti (si spera) comandano; i cecchini si fanno odiare da tutti attirando su di sé tutto il fuoco possibile (e fregandosene). Sì, ovviamente ci sono dettagli da limare qua e là, ma il livello simulativo in questo mi pare più che adeguato.
- Scenari ad apprendimento graduale, addirittura con suggerimenti passo passo per le nuove unità introdotte... ottimo per chi comincia, finalmente preso per mano e non buttato in una trincea sotto il fuoco nemico (trad.: costretto a leggere 40 pagine di regole, più 5 di scenario... e adesso arrangiati e sopravvivi).
- Bei componenti e ottimo valore per il costo, perché avere per meno di 30 euro tutta questa roba (e anche di più, vista la modularità del terreno e gli scenari aggiuntivi che si stanno diffondendo) non è cosa da poco.
- L'Hunker Down fornisce insospettata profondità strategica, come anche tutta la gestione del mazzo... e qui alcuni wargamer vanno un po' in paranoia, perché questa cosa del deck building è una cosa normale per i boardgamers ma un po' sconosciuta per loro. Ed è bello, perché io e tanti altri grognard ci siamo stufati di tirare quantità invereconde di dadi confrontandoli con fascicoli di tabelle... bello, sì, è quello che ci piace di certa simulazione e lo faremo sempre con gioia... ma se abbiamo qualcosa di nuovo, di diverso e di valido sul piano delle meccaniche non è che ci fa schifo.
CONTRO
- Forte simmetria e scarsa caratterizzazione degli eserciti... perché capisco tutto, ma non è che un plotone tedesco o una MG42 fossero proprio la stessa cosa di un plotone americano o di una Browning. Ad alcuni simulazionisti questo dà molto fastidio... io sono più possibilista, comprendendo le necessità di semplificare il tutto e per ora come primo titolo ci posso anche stare, ma si può lavorare su questo variando le carte disponibili in partenza o magari con qualche unità speciale in più.
- Problemi di rappresentazione tra pedine e carte, nel senso che vedere un uomo solo sulla pedina invece che un gruppo, e poi un individuo per ogni carta mi fa pensare che lì si stanno sparando si e no in cinque per parte, anziché in trenta per parte. Dopo un po' passa (e spero che la traduzione di Ghenos si renda conto che sulle carte si parla di RiflemAn = FucilierE mentre sulle pedine ci sono i RiflemEn = FucilierI, altrimenti casca tutto!), ma bastava poco per evitare il problema.
- Il Colpo Fortunato, ossia il successo automatico con lo 0 che si sente soprattutto nei primi scenari (meno dopo, perché hai più cose da fare e non ti conviene stare fermo a fare il tiro al piccione). E' una convenzione tipica dei wargames, ma in sistemi più complessi con più tiri di dado si sente molto meno... qui è una specie di elefante nella stanza.
- Niente veicoli, ma non solo anche wargames più complessi come Combat Commander non li hanno (però la sua magnifica versione sulla Prima guerra mondiale, Great War Commander sì!), è già noto che il prossimo titolo sul Nordafrica li avrà eccome, comprese le italiche scatole di sardine (rabbrividiamo...).
- Linea di vista questa sconosciuta, e qui è grave soprattutto se unito al Colpo Fortunato di cui sopra: ci voleva tanto a rendere alcune tessere "bloccanti"? Heroes of Normandie, che non è proprio Advanced Squad Leader, ce le ha... e anzi mi è venuta voglia di rimettere mano alla mia sconfinata montagna di cartoni di questa serie in fondo poco conosciuta.
- Il respawn è un po' troppo da videogioco... lo capisco, wargames operazionali hanno dinamiche del genere per il recupero delle unità mandate in rotta, ma qui mi è parso rigido... magari permetterlo anche da punti controllati in cui non ci siano nemici? E' un'idea, renderebbe utile controllare anche quelle tessere che non hanno obiettivi sopra.
- Rappresentazioni di truppe miste in copertina: qui è delicata, perché capisco e condivido dal punto di vista di principio l'idea di mostrare soldati di colore e bianchi che combattono insieme... ma è un falso storico, perché purtroppo l'Esercito USA ha continuato ad applicare la discriminazione razziale fino al Vietnam. L'ideale sarebbe un modulo dedicato specificatamente alle azioni delle unità afroamericane e di origine asiatica, pratica comune in molti altri wargame.
Ecco, scusate se mi sono dilungato, ma questo è un gioco che ritengo molto importante e mi fa piacere parlarne anche al di fuori dei circoli fin troppo ristretti di noi wargamisti, con giocatori provenienti da esperienze ludiche diverse con cui è sempre bello confrontarsi.
Comunque, queste erano le mie note. Tra pochi giorni farò uscire qualche video su Undaunted sul mio canale YouTube, WLOG, di cui riporterò qui il link. Nel frattempo, sono curioso di sapere cosa ne pensate e, nel dubbio... HUNKER DOWN!