Generale Tornerà di moda la rigiocabilità?

[FrancescoSpagnolo]

Io ho meno esperienza di molti di voi e forse per questo posso fare meno paragoni.

Tuttavia, credo, avendo provato qualche grande classico del passato (Caylus, Puerto Rico, Spyrium, El Grande, per citarne alcuni) che, sebbene straordinari e intramontabili, posso essere superati per appeal da giochi più moderni.

Nella mia brevissima esperienza anche attraverso la visione di video e recensioni, ho potuto comprendere che i giochi più moderni hanno comunque preso spunto dai classici, aggiungendo o tentando di aggiungere una componente grafica e tematica che prima era del tutto assente.

Nell'attuale panorama, puoi davvero sperimentare qualsiasi tipo di ambientazione.

Inoltre, ci sono tentativi di ibridazione tra le varie meccaniche che, partendo da elementi già conosciuti, aggiungono novità e freschezza.

L'elemento distinguibile dei giochi piu moderni è forse la maggiore accessibilità e l'assenza di strettezza che caratterizzava i loro padri.

Questo elemento non lo vedo necessariamente come un male.

Il minor determinismo e la ridotta complessità ha consentito l'allargamento della base dei giocatori e, quindi, del mercato, dando così la possibilità ad autori ed editori di proporre novità e di sperimentare.

La richezza di scelta, a mio avviso, non è un male o un elemento che pregiudica il nostro hobby.

Io sono appena stato ad Aosta e ho visto centinaia di persone al giorno, giocare continuamente.

Ritenete questo un male??

Poi è chiaro che non occorre comprare tutto e avere tutto, bisogna saper scegliere in base a gusti, preferenze.

Nessuno ci obbliga a comprare ma avere molta più scelta, ci permette di trovare esattamente quello che a noi possa piacere.

Oltretutto, nonostante abbia una collezione oramai vasta anche se non vastissima, io rigioco spesso i miei giochi, basta fermarsi ad acquistare, al momento giusto, vendere qualche gioco in eccesso e, sopratutto, organizzare spesso eventi e serate di gioco ed è fatta.

Occorre il giusto equilibrio tra collezionismo e passione, tra tempo spesso per giocare e per approfondire.

 

[Danebed]

Nemmeno, è un problema dei giocatori
Siamo noi che alimentiamo il mercato, nel bene e nel male
Certo che se ogni volta che viene anche solo annunciato un nuovo gioco anche qua in Tana, il luogo che dovrebbe rappresentare l'utente più esperto e consapevole, parte l'hype a mille la vedo dura
Se escono mille giochi uguali ogni anno è perché comunque in un modo o nell'altro riescono a venderli, di lì non si scappa

L’eccitazio per il nuovo gioco ci sta, però serve anche una certa misura poi nell’acquisto. Se sai che hai una sola serata gioco a settimana e ti compri anche solo dodici giochi l’anno è chiaro che c’è qualcosa che non va. Dopo c’è anche un problema di community, io frequento poco le ludoteche anche per questo, perché c’è sempre quello che porta l’ultimo acquisto e il suo “dai proviamo questo che è nuovo” sarà sempre più forte del tuo eventuale “facciamo alta tensione che è un capolavoro e andiamo sul sicuro”. Un problema di questo hobby è che devi selezionare anche i compagni, altrimenti uno finisce più frustrato che soddisfatto. C’è chi ogni settimana gioca a qualcosa di diverso e nuovo, io dopo un po’ a imparare nuovi regolamenti ogni volta e a fare prime partite monche mi stufo.

 

[Gaspatcho]

Tuttavia, credo, avendo provato qualche grande classico del passato (Caylus, Puerto Rico, Spyrium, El Grande, per citarne alcuni) che, sebbene straordinari e intramontabili, posso essere superati per appeal da giochi più moderni.

Per appeal in che senso?
Se intendi per hype, sono d'accordo, ma come gameplay Caylus, Puerto Rico, El Grande, Hansa teutonica, ItYotD, Brass, Power Grid e diversi altri non hanno proprio nulla da invidiare alle ultime uscite.
Compriamo per il gusto di provare cose nuove, ma raramente troviamo qualcosa di realmente innovativo e che resiste alla prova del tempo.
Non che non ci siano, mi vengono in mente Terra Mystica, Terraforming Mars, Schyte e ce ne saranno sicuramente altri, ma di solito prevale una bulimia che ti fa giocare un paio di partite a un gioco prima di comprarne altri tre a cui farai due partite prima di rimetterli nello scaffale e così via.
Il che non è un male, soprattutto per chi i giochi li produce.
E ovviamente nessuno biasima nessuno.

 

[Pigoz]

Io ho meno esperienza di molti di voi e forse per questo posso fare meno paragoni.

Tuttavia, credo, avendo provato qualche grande classico del passato (Caylus, Puerto Rico, Spyrium, El Grande, per citarne alcuni) che, sebbene straordinari e intramontabili, posso essere superati per appeal da giochi più moderni.

Nella mia brevissima esperienza anche attraverso la visione di video e recensioni, ho potuto comprendere che i giochi più moderni hanno comunque preso spunto dai classici, aggiungendo o tentando di aggiungere una componente grafica e tematica che prima era del tutto assente.

Nell'attuale panorama, puoi davvero sperimentare qualsiasi tipo di ambientazione.

Inoltre, ci sono tentativi di ibridazione tra le varie meccaniche che, partendo da elementi già conosciuti, aggiungono novità e freschezza.

L'elemento distinguibile dei giochi piu moderni è forse la maggiore accessibilità e l'assenza di strettezza che caratterizzava i loro padri.

Questo elemento non lo vedo necessariamente come un male.

Il minor determinismo e la ridotta complessità ha consentito l'allargamento della base dei giocatori e, quindi, del mercato, dando così la possibilità ad autori ed editori di proporre novità e di sperimentare.

La richezza di scelta, a mio avviso, non è un male o un elemento che pregiudica il nostro hobby.

Io sono appena stato ad Aosta e ho visto centinaia di persone al giorno, giocare continuamente.

Ritenete questo un male??

Poi è chiaro che non occorre comprare tutto e avere tutto, bisogna saper scegliere in base a gusti, preferenze.

Nessuno ci obbliga a comprare ma avere molta più scelta, ci permette di trovare esattamente quello che a noi possa piacere.

Oltretutto, nonostante abbia una collezione oramai vasta anche se non vastissima, io rigioco spesso i miei giochi, basta fermarsi ad acquistare, al momento giusto, vendere qualche gioco in eccesso e, sopratutto, organizzare spesso eventi e serate di gioco ed è fatta.

Occorre il giusto equilibrio tra collezionismo e passione, tra tempo spesso per giocare e per approfondire.

Condivido molto la tua visione. Aggiungo che personalmente amo molto anche giocare in solitario e molto del piacere deriva anche dal leggere nuovi regolamenti e vedere come il tutto gira sul tavolo da gioco. Non tutte le novità sono buone ma pure nel passato uscivano le ciofeche eh.
Se, al contrario, esistessero solo Caylus, Puerto Rico, El Grande e Spyrium avrei abbandonato questo mondo da molto tempo. Non capisco perché il nuovo debba per forza essere cacca, o perché un nuovo giocatore debba per forza giocate a Puerto Rico prima di provare qualunque altra cosa perché altrimenti non sa cosa voglia dire giocate da tavolo. Bisogna sicuramente portare rispetto ai classici perché è grazie a loro se il mondo dei gdt è arrivato dove è ora, ma, udite udite, al giorno d'oggi ci si può divertire benissimo anche senza di loro, senza per questo essere delle persone con dei problemi di hype compulsivo od altro.

 

[Gaspatcho]

Condivido molto la tua visione. Aggiungo che personalmente amo molto anche giocare in solitario e molto del piacere deriva anche dal leggere nuovi regolamenti e vedere come il tutto gira sul tavolo da gioco. Non tutte le novità sono buone ma pure nel passato uscivano le ciofeche eh.
Se, al contrario, esistessero solo Caylus, Puerto Rico, El Grande e Spyrium avrei abbandonato questo mondo da molto tempo. Non capisco perché il nuovo debba per forza essere cacca, o perché un nuovo giocatore debba per forza giocate a Puerto Rico prima di provare qualunque altra cosa perché altrimenti non sa cosa voglia dire giocate da tavolo. Bisogna sicuramente portare rispetto ai classici perché è grazie a loro se il mondo dei gdt è arrivato dove è ora, ma, udite udite, al giorno d'oggi ci si può divertire benissimo anche senza di loro, senza per questo essere delle persone con dei problemi di hype compulsivo od altro.

Considera che io ho lo scaffale pieno di giochi con zero partite all'attivo e con molti giochi di cui ho studiato il regolamento, intavolati e giocati da solo per provarli e poi mai più tirati fuori.
Anche a me piace provare cose nuove, anche se spesso rimango deluso dalle novità.
Soprattutto in ambito german, sembra che ormai gli autori cerchino di mischiare le meccaniche già note, complicandole con aggiunte spesso pesanti e poco eleganti.
Spesso mi è capitato di fare una partita a un gioco nuovo e aver pensato: "ma perché non abbiamo giocato a *El Grande stasera?"
Boh, sarò vecchio, ma mi capita.
Chiaramente un giocatore alle prime armi avrà un punto di vista molto diverso dal mio.
Ripeto, qui nessuno biasima nessuno, ognuno è libero di comprare e giocare ciò che vuole, ci mancherebbe altro.

*per dirne uno

 

[Tsuki]

Ci sono alcuni giochi la cui longevità è piuttosto garantita, quindi la rigiocabilità del gioco piú che dipendere dal gioco stesso, dipende solo dalla volontà dei giocatori. Però sul mercato ci hanno buttato talmente di tutto che ci sono giochi che, non solo verranno giocati una volta sola, ma verranno anche dimenticati subito dopo. Molto dipende dai gusti di chi gioca e con chi gioca. Se in casa mia mi garantissero che nei prossimi tre anni giocheremo tantissimo ma solo a 20 giochi, lo preferirei di gran lunga ad averne 100 e vederli quasi tutti prendere polvere. (Credo di averlo anche detto ad una delle stelle cadenti delle sere scorse ).

 

[Thegoodson]

Considera che io ho lo scaffale pieno di giochi con zero partite all'attivo e con molti giochi di cui ho studiato il regolamento, intavolati e giocati da solo per provarli e poi mai più tirati fuori.
Anche a me piace provare cose nuove, anche se spesso rimango deluso dalle novità.
Soprattutto in ambito german, sembra che ormai gli autori cerchino di mischiare le meccaniche già note, complicandole con aggiunte spesso pesanti e poco eleganti.
Spesso mi è capitato di fare una partita a un gioco nuovo e aver pensato: "ma perché non abbiamo giocato a *El Grande stasera?"
Boh, sarò vecchio, ma mi capita.
Chiaramente un giocatore alle prime armi avrà un punto di vista molto diverso dal mio.
Ripeto, qui nessuno biasima nessuno, ognuno è libero di comprare e giocare ciò che vuole, ci mancherebbe altro.

*per dirne uno

Poi il dubbio di quanto questo vissuto sia legato a “quando tutto era verde” e a quel tuo periodo della vita, e quanto a meriti oggettivi.
Il famoso “effetto Risiko”…
che poi è diventato “effetto Heroquest”….
e’ un attimo che diventi “effetto PuertoRico”………

 

[Danebed]

Poi il dubbio di quanto questo vissuto sia legato a “quando tutto era verde” e a quel tuo periodo della vita, e quanto a meriti oggettivi.
Il famoso “effetto Risiko”…
che poi è diventato “l’effetto Heroquest”….
e’ un attimo che diventi “l’effetto PuertoRico”………

Questo sicuro. Una volta c’erano molte meno uscite ed era una gioventù in cui era più semplice per esplorare e approfondire. Però io quell’epoca non l’ho vissuta, eppure mi piacerebbe vedere meno novità sui tavoli. Anche se ammetto che ultimamente mi sta riuscendo meglio di fare un po’ di selezione.

 

[Khenneth]

Ci sta tutto... l'effetto nostalgia... il fatto che fosse più facile affezionarsi ad un gioco...
Però è anche innegabile che ai giochi di una volta fosse dedicato un tempo di sviluppo maggiore, venivano maggiormente playtestati ed erano oggettivamente più bilanciati
Il pluriosannato Puerto Rico lo è soprattutto per meriti oggettivi, tra i quali quello di presentare tante strade, molto diverse eppure con pari possibilità di ottenere la vittoria
Questo è negato ai giochi che escono ora perché ne devono essere prodotti tanti in poco tempo, lo richiede il mercato, ma anche i compratori
I giocatori oggi in generale tendono ad accontentarsi, preferiscono di gran lunga avere sei giochi nuovi a cui dedicare sei partite in un anno che un gioco solo a cui giocare trenta volte
E tra parentesi, è per questo che i giochi tendono ad assomigliarsi tutti: chi glielo fa fare ad un editore di perdere tempo a creare giochi originali e con meccaniche nuove e ben bilanciate, quando creare tanti giochi simili rende comunque di più?

 

[odlos]

Ci sta tutto... l'effetto nostalgia... il fatto che fosse più facile affezionarsi ad un gioco...
Però è anche innegabile che ai giochi di una volta fosse dedicato un tempo di sviluppo maggiore, venivano maggiormente playtestati ed erano oggettivamente più bilanciati
Il pluriosannato Puerto Rico lo è soprattutto per meriti oggettivi, tra i quali quello di presentare tante strade, molto diverse eppure con pari possibilità di ottenere la vittoria
Questo è negato ai giochi che escono ora perché ne devono essere prodotti tanti in poco tempo, lo richiede il mercato, ma anche i compratori
I giocatori oggi in generale tendono ad accontentarsi, preferiscono di gran lunga avere sei giochi nuovi a cui dedicare sei partite in un anno che un gioco solo a cui giocare trenta volte
E tra parentesi, è per questo che i giochi tendono ad assomigliarsi tutti: chi glielo fa fare ad un editore di perdere tempo a creare giochi originali e con meccaniche nuove e ben bilanciate, quando creare tanti giochi simili rende comunque di più?

Stavo per scrivere ieri e il mio intervento sarebbe stato in linea con il tuo.
In questa nuova epoca d'oro dei giochi da tavolo, gli autori per contratto - o per necessità - devono proporre costantemente nuove uscite, e questo a mio parere incide non poco sulla la qualità media delle produzioni, e in particolare proprio su originalità e rigiocabilità (qua ci sarebbe un lungo discorso da fare sulla rigiocabilità dei giochi derivante sempre più da componenti variabili, le quali talvolta nascondono il poco playtest, e meno da dinamiche d'interazione).
Io non credo non ci sia più spazio, intendo in termini assoluti, per qualcosa di nuovo in ambito german, ma immagino che il processo creativo abbia bisogno di tempistiche differenti da quelle imposte dal mercato. Insomma, se se si pensa che alcuni classici sono le opere uniche - o quasi - di un designer (Attia e Seyfarth ad esempio non hanno una lista così lunga di creazioni), beh, qualosa vorrà dire.

 

[Pigoz]

Però così voi vi concentrate solo sui giochi german per esperi, occupandovi quindi di una piccola parte del panorama ludico. Tutto il mondo american, i giochi narrativi, i giochi a campagna, le escape room, i living card game...
Per non parlare poi di quella categorie immensa che comprende i giochi per famiglie o casual gamers.
Posso darvi ragione che i german per gamers tendo ad essere sempre più complicati, piuttosto che complessi e forse la crisi creativa riguarda proprio questa particolare tipologia di giochi.
Dire che però il mondo dei giochi da tavolo è in crisi creativa o che punta solo al guadagno a scapito di qualità e divertimento non mi sembra corretto. Forse è finita epoca per i giocatori duri e puri che raccolgono risorse da mattina a sera. Fortunatamente ci sono un sacco di nuove e diverse esperienze da vivere sul tavolo da gioco.

 

[FrancescoSpagnolo]

Però così voi vi concentrate solo sui giochi german per esperi, occupandovi quindi di una piccola parte del panorama ludico. Tutto il mondo american, i giochi narrativi, i giochi a campagna, le escape room, i living card game...
Per non parlare poi di quella categorie immensa che comprende i giochi per famiglie o casual gamers.
Posso darvi ragione che i german per gamers tendo ad essere sempre più complicati, piuttosto che complessi e forse la crisi creativa riguarda proprio questa particolare tipologia di giochi.
Dire che però il mondo dei giochi da tavolo è in crisi creativa o che punta solo al guadagno a scapito di qualità e divertimento non mi sembra corretto. Forse è finita epoca per i giocatori duri e puri che raccolgono risorse da mattina a sera. Fortunatamente ci sono un sacco di nuove e diverse esperienze da vivere sul tavolo da gioco.

Sono d'accordo con te...per alcuni, il gioco casual o party o altro, non è contemplato.

Alcuni considerano questi giochi brutti a prescindere.

Conosco persone che neppure si siedono al tavolo e danno per scontato che il gioco sia brutto perché non ha quel tipo di meccanica particolare e ricercata.

Nel nostro hobby, ci sono i professori che pontificano su tutti gli altri che sono considerati non adatti ai loro gusti raffinati.

Ripeto la varietà è ricchezza, basta saper scegliere.

 

[Khenneth]

Però così voi vi concentrate solo sui giochi german per esperi, occupandovi quindi di una piccola parte del panorama ludico. Tutto il mondo american, i giochi narrativi, i giochi a campagna, le escape room, i living card game...
Per non parlare poi di quella categorie immensa che comprende i giochi per famiglie o casual gamers.
Posso darvi ragione che i german per gamers tendo ad essere sempre più complicati, piuttosto che complessi e forse la crisi creativa riguarda proprio questa particolare tipologia di giochi.
Dire che però il mondo dei giochi da tavolo è in crisi creativa o che punta solo al guadagno a scapito di qualità e divertimento non mi sembra corretto. Forse è finita epoca per i giocatori duri e puri che raccolgono risorse da mattina a sera. Fortunatamente ci sono un sacco di nuove e diverse esperienze da vivere sul tavolo da gioco.

Sono d'accordo con te...per alcuni, il gioco casual o party o altro, non è contemplato.

Alcuni considerano questi giochi brutti a prescindere.

Conosco persone che neppure si siedono al tavolo e danno per scontato che il gioco sia brutto perché non ha quel tipo di meccanica particolare e ricercata.

Nel nostro hobby, ci sono i professori che pontificano su tutti gli altri che sono considerati non adatti ai loro gusti raffinati.

Ripeto la varietà è ricchezza, basta saper scegliere.

Io parlo per quello che conosco, non posso citare o fare esempi dal lato american o party perché non è il mio campo
Mai detto comunque che i party games siano giochi brutti o che li considero inferiori, semplicemente (anche se a volte mi capita di giocarli) mi interessano meno, probabilmente come ad altri invece non interessano per nulla i german heavy
Ad ognuno il suo

Detto questo, è chiaro che i german sono i giochi che più risentono di questa "empasse" perché richiedono una maggiore attenzione nel bilanciamento, ma sono convinto che anche il lato party risenta della attuale sovrapproduzione
Sicuramente ne risente quello american visto che da ogni parte si legge della tendenza dei KS a nascondere la povertà creativa con la sovrabbondanza di miniature e materiali

 

[odlos]

Però così voi vi concentrate solo sui giochi german per esperi, occupandovi quindi di una piccola parte del panorama ludico. Tutto il mondo american, i giochi narrativi, i giochi a campagna, le escape room, i living card game...
Per non parlare poi di quella categorie immensa che comprende i giochi per famiglie o casual gamers.
Posso darvi ragione che i german per gamers tendo ad essere sempre più complicati, piuttosto che complessi e forse la crisi creativa riguarda proprio questa particolare tipologia di giochi.
Dire che però il mondo dei giochi da tavolo è in crisi creativa o che punta solo al guadagno a scapito di qualità e divertimento non mi sembra corretto. Forse è finita epoca per i giocatori duri e puri che raccolgono risorse da mattina a sera. Fortunatamente ci sono un sacco di nuove e diverse esperienze da vivere sul tavolo da gioco.

Sì, guarda, io ho circoscritto l'argomento perché, anche se forse non esplicitato da chi ha fatto partire la discussione, sembrava che le considerazioni riguardassero l'ambito german.
Probabilmente quello che scrivi per altri generi è corretto (non lo so con certezza perché seguo poco questo hobby al di là dei german).

Sono d'accordo con te...per alcuni, il gioco casual o party o altro, non è contemplato.

Alcuni considerano questi giochi brutti a prescindere.

Conosco persone che neppure si siedono al tavolo e danno per scontato che il gioco sia brutto perché non ha quel tipo di meccanica particolare e ricercata.

Nel nostro hobby, ci sono i professori che pontificano su tutti gli altri che sono considerati non adatti ai loro gusti raffinati.

Ripeto la varietà è ricchezza, basta saper scegliere.

Per me il party e il family è contemplato, ma molto poco (più per lavoro che per piacere) e fuori dai german trovo meno cose che suscitano il mio interesse (ultimamente qualche solitario).
Ma non lo faccio per ostentare superiorità, è solo che non tutti siamo onnivori, seguo i miei gusti e cerco di sfruttare il mio "tempo ludico" con ciò che più mi appaga.

 

[FrancescoSpagnolo]

Sì, guarda, io ho circoscritto l'argomento perché, anche se forse non esplicitato da chi ha fatto partire la discussione, sembrava che le considerazioni riguardassero l'ambito german.
Probabilmente quello che scrivi per altri generi probabilmente è corretto (non lo so con certezza perché seguo poco questo hobby al di là dei german).


Per me il party e il family è contemplato, ma molto poco (più per lavoro che per piacere) e fuori dai german trovo meno cose che suscitano il mio interesse (ultimamente qualche solitario).
Ma non lo faccio per ostentare superiorità, è solo che non tutti siamo onnivori, seguo i miei gusti e cerco di sfruttare il mio "tempo ludico" con ciò che più mi appaga.

Ma, infatti, è tutto relativo, gli esempi che faccio sono dimostrati dai fatti e dalla mia esperienza.

La bellezza del nostro hobby, ripeto, è la varietà e la possibilità di accontentare tutti i gusti.

Chi si erge a esperto del settore con fare indisponente è la rovina di questo mondo ludico.

Il divertimento deve essere la base e la ricerca della novità è il condimento che lo insaporisce.

 

[Gaspatcho]

Poi il dubbio di quanto questo vissuto sia legato a “quando tutto era verde” e a quel tuo periodo della vita, e quanto a meriti oggettivi.
Il famoso “effetto Risiko”…
che poi è diventato “effetto Heroquest”….
e’ un attimo che diventi “effetto PuertoRico”………

No guarda. Io ho giocato a Hero Quest, Risiko, Hotel, Crack e Monopoli e non li rimpiango proprio per niente.
Ho ricominciato a giocare nel 2011 e l'ho fatto proprio perché mi hanno proposto cose diverse da quelle
che giocavo prima e non mi piacevano per nulla.
Se mi chiedono di scegliere tra un Lacerda e Puerto Rico, non ci penso nemmeno un secondo (IMHO ovviamente).

Però così voi vi concentrate solo sui giochi german per esperi, occupandovi quindi di una piccola parte del panorama ludico. Tutto il mondo american, i giochi narrativi, i giochi a campagna, le escape room, i living card game...
Per non parlare poi di quella categorie immensa che comprende i giochi per famiglie o casual gamers.
Posso darvi ragione che i german per gamers tendo ad essere sempre più complicati, piuttosto che complessi e forse la crisi creativa riguarda proprio questa particolare tipologia di giochi.
Dire che però il mondo dei giochi da tavolo è in crisi creativa o che punta solo al guadagno a scapito di qualità e divertimento non mi sembra corretto. Forse è finita epoca per i giocatori duri e puri che raccolgono risorse da mattina a sera. Fortunatamente ci sono un sacco di nuove e diverse esperienze da vivere sul tavolo da gioco.

Io infatti mi riferivo espressamente ai german. In effetti in ambito american sono usciti diversi titoli molto interessanti ed anche degli ibridi che hanno inserito meccaniche sempre più raffinate anche in giochi dove prima si era soliti lanciare una carriolata di dadi con 3 regole in croce.
Di filler ne provo parecchi e devo dire che qualcuno geniale ne esce, ultimo fra tutti Scout.
Però dire che il mondo dei giochi da tavolo di oggi sia improntato più sulla quantità che sulla qualità, mi sembra abbastanza oggettivo, visto che escono migliaia di giochi di cui il 90%(?) è francamente trascurabile.
Il thread verteva sulla rigiocabilità dei giochi, che ormai non è più un requisito fondamentale, a causa della bulimia di molti giocatori (tra cui mi metto anche io) che comprano più giochi di quelli che giocano o rigiocano.
Però la rigiocabilità è intrinsecamente correlata alla bontà del gioco. Se alcuni giochi superano la prova del tempo e altri non lo fanno, ci sarà un perché!
Se ancora giochiamo a Puerto Rico o Terra Mystica (per dirne uno più recente) e abbiamo scordato giochi "magnifici" come Keyper o Cry Havoc, che pure erano i migliori dei loro anni, ci sarà un perché!
O no?

Sono d'accordo con te...per alcuni, il gioco casual o party o altro, non è contemplato.

Alcuni considerano questi giochi brutti a prescindere.

A me giocare a giochi "casual" non piace e quindi sono libero di non giocarci esattamente come chi è libero di giocarci.
Anche tra questi poi ci sono molte differenze: se mi propongono uno Stone Age, una partita la faccio volentieri; se mi propongono Ticket to Ride non ci gioco.
Per i party game è ancora diverso, perché se un giorno sei in 8 al tavolo, non è che puoi fare diversamente...

 

[odlos]

Ma, infatti, è tutto relativo, gli esempi che faccio sono dimostrati dai fatti e dalla mia esperienza.

La bellezza del nostro hobby, ripeto, è la varietà e la possibilità di accontentare tutti i gusti.

Chi si erge a esperto del settore con fare indisponente è la rovina di questo mondo ludico.

Il divertimento deve essere la base e la ricerca della novità è il condimento che lo insaporisce.

Beh, qua come altrove capita di essere confrontati con persone che non sono in grado di ascoltare.
È legittimo avere la propria opinione e anche sostenerla - argomentando -, altra cosa è elevarla allo statuto di verità incontrovertibile e perdersi ogni occasioni di crescita che scaturisce dal dialogo con persone che la pensano diversamente.

 

[Lorenzo7]

Sarebbe bello se ci fosse un modo per provare i giochi prima di comprarli

BGA non mi sembra una soluzione, perchè la sensazione che il gioco ti dà al tavolo è ben diversa da quella sullo schermo
e anche le fiere non mi sembrano una soluzione perchè 1) non è detto che riesci a provare il gioco che vorresti 2) l'atmosfera è troppo caotica e confusionaria per capire benissimo quello che vorresti capire

sarebbe bello se ci fosse un modo per provare i giochi prima di comprarli, perchè spesso negli ultimi anni i giochi costano un botto e sono tra il "mediocre" e il "carino, ma niente di eccezionale"
e, insomma, anche per chi ha un buon stipendio è comunque brutto sbagliare acquisti costosi diverse volte l'anno

purtroppo non c'è un modo per provare i giochi prima di comprarli

 

[fadeslayer]

Sarebbe bello se ci fosse un modo per provare i giochi prima di comprarli

BGA non mi sembra una soluzione, perchè la sensazione che il gioco ti dà al tavolo è ben diversa da quella sullo schermo
e anche le fiere non mi sembrano una soluzione perchè 1) non è detto che riesci a provare il gioco che vorresti 2) l'atmosfera è troppo caotica e confusionaria per capire benissimo quello che vorresti capire

sarebbe bello se ci fosse un modo per provare i giochi prima di comprarli, perchè spesso negli ultimi anni i giochi costano un botto e sono tra il "mediocre" e il "carino, ma niente di eccezionale"
e, insomma, anche per chi ha un buon stipendio è comunque brutto sbagliare acquisti costosi diverse volte l'anno

purtroppo non c'è un modo per provare i giochi prima di comprarli

Beh se non punti alle novità super nuove, qualche associazione ludica permette eccome di provare i giochi, la mia, associata anche alla Tana del Goblin, ne ha diverse centinaia più quelli dei soci (in questo caso, si provano anche molte novità appena arrivate dai vari Kickstarter...)

 

[MMGrizzly]

Sarebbe bello se ci fosse un modo per provare i giochi prima di comprarli

BGA non mi sembra una soluzione, perchè la sensazione che il gioco ti dà al tavolo è ben diversa da quella sullo schermo
e anche le fiere non mi sembrano una soluzione perchè 1) non è detto che riesci a provare il gioco che vorresti 2) l'atmosfera è troppo caotica e confusionaria per capire benissimo quello che vorresti capire

sarebbe bello se ci fosse un modo per provare i giochi prima di comprarli, perchè spesso negli ultimi anni i giochi costano un botto e sono tra il "mediocre" e il "carino, ma niente di eccezionale"
e, insomma, anche per chi ha un buon stipendio è comunque brutto sbagliare acquisti costosi diverse volte l'anno

purtroppo non c'è un modo per provare i giochi prima di comprarli

ah s*** here we go again