Generale Tornerà di moda la rigiocabilità?

[FrancescoSpagnolo]

Provo a dare risposte stupide a domande intelligenti.

Avete già: Puerto Rico, Caylus, Agricola, Terra Mystica, Imperial, Antike, Brass, Tzolk'in, Le Havre, El Grande, Alta Tensione, per citare i primi che mi vengono in mente. Con questi giochi siete apposto per anni e la longevità non è più un problema. Basta che esca un nuovo Carnegie una volta l'anno e pregherete solo di poter avere più tempo di giocare perché quello che avete non vi basta per approfondire quei pochi, grandi giochi che avete.

Se il problema sono i vostri compagni di gioco che vogliono fare un gioco nuovo ad ogni incontro, o riuscite a cambiare le loro menti oppure, mi dispiace per voi, ma unica soluzione è trovare un nuovo gruppo di gioco.

Ne ho 5 di quelli citati e uno in preordine...allora sono apposto...signori, allora ho in vendita gran parte della mia restante collezione...

Sono d'accordo, se tornassi indietro, avrei almeno 30 40 giochi in meno.

 

[Pigoz]

Ma questo centra solo parte della questione. Stai parlando ad un gruppo di collezionisti, che comunque e quantunque comprano giochi, anche se non vedono nessuno da mesi.

In realtà mi sto rivolgendo a chi si lamenta del fatto che escano pochissimi giochi validi e soprattutto ad alta rigiocabilità.
La vera difficoltà è infetti rintracciarli nel mare magnum ma il fatto che siano pochi in realtà non è un problema: se sono effettivamente validi ne bastano un paio all'anno e garantiranno una marea di partite. Se inoltre si vanno ad aggiungere ad altri classici già in essere....
Anzi, proprio per il fatto che si rivolgono ad una nicchia di giocatori per poter essere validi questi giochi dovranno essere adeguatamente testati e tenere il passo con i grandi giochi del passato. Mi affido alla top five di @Agzaroth e vedo: 2022 Carnegie, 2021 Imperial Steam, 2020 Living Planet e Fayum, 2019 Barrage...
Pochi ma buoni, mi verrebbe da dire. Con questi cinque titoli si può giocare e stare sereni per molto tempo.
Forse in futuro non uscirà più nulla di valido per voi amanti del german a rigiocabilità infinita!?! Fossi in voi mi godrei il presente che vi può comunque regale ore e ore di sano divertimento teuoronico.

 

[Thegoodson]

Provo a dare risposte stupide a domande intelligenti.

Avete già: Puerto Rico, Caylus, Agricola, Terra Mystica, Imperial, Antike, Brass, Tzolk'in, Le Havre, El Grande, Alta Tensione, per citare i primi che mi vengono in mente. Con questi giochi siete apposto per anni e la longevità non è più un problema. Basta che esca un nuovo Carnegie una volta l'anno e pregherete solo di poter avere più tempo di giocare perché quello che avete non vi basta per approfondire quei pochi, grandi giochi che avete.

Se il problema sono i vostri compagni di gioco che vogliono fare un gioco nuovo ad ogni incontro, o riuscite a cambiare le loro menti oppure, mi dispiace per voi, ma unica soluzione è trovare un nuovo gruppo di gioco.

Devo dire che nelle tue risposte stupide a domande intelligenti mi ci ritrovo molto

 

[odlos]

In realtà mi sto rivolgendo a chi si lamenta del fatto che escano pochissimi giochi validi e soprattutto ad alta rigiocabilità.
La vera difficoltà è infetti rintracciarli nel mare magnum ma il fatto che siano pochi in realtà non è un problema: se sono effettivamente validi ne bastano un paio all'anno e garantiranno una marea di partite. Se inoltre si vanno ad aggiungere ad altri classici già in essere....
Anzi, proprio per il fatto che si rivolgono ad una nicchia di giocatori per poter essere validi questi giochi dovranno essere adeguatamente testati e tenere il passo con i grandi giochi del passato. Mi affido alla top five di @Agzaroth e vedo: 2022 Carnegie, 2021 Imperial Steam, 2020 Living Planet e Fayum, 2019 Barrage...
Pochi ma buoni, mi verrebbe da dire. Con questi cinque titoli si può giocare e stare sereni per molto tempo.
Forse in futuro non uscirà più nulla di valido per voi amanti del german a rigiocabilità infinita!?! Fossi in voi mi godrei il presente che vi può comunque regale ore e ore di sano divertimento teuoronico.

Su questo concordo, è diventato più difficile scovare, nel mare magnum delle uscite, ciò che è meritevole.
Tra l'altro non è detto nemmeno che escano quantitativamente meno giochi interessanti, di sicuro ce ne sono in percentuale minore rispetto al totale delle produzioni.
D'altro canto, sottolineerei che alcuni giochi da te citati presentano forti influenze dai titoli del passato, questo per dire che a livello di originalità qualche problema esiste. Come considerazione personale, direi anche che le vette raggiunte con i classici sono difficili da pareggiare nei german di oggi.
Ma tutto questo discorso ci allontana dalle considerazioni inerenti alla rigiocabilità, quindi non mi dilungo.

 

[Khenneth]

Va a finire che si è scoperto che il vero problema della rigiocabilità dei giochi è che... sono in pochi quelli che li rigiocano

 

[Danebed]

Va a finire che si è scoperto che il vero problema della rigiocabilità dei giochi è che... sono in pochi quelli che li rigiocano

In un certo senso è vero. Se fai un gioco rigiocabile 50 partite ma il 99% degli acquirenti lo giocheranno non più di 2/3 volte stai sprecando tempo che ha senso puntare per sviluppare un sistema di gioco comprensibile dopo due mosse. I giochi stanno diventando molto più immediati, soprattutto il panorama german che è quello immediatamente accessibile per tutti i nuovi giocatori che vogliono giocare senza impegno.

 

[odlos]

In un certo senso è vero. Se fai un gioco rigiocabile 50 partite ma il 99% degli acquirenti lo giocheranno non più di 2/3 volte stai sprecando tempo che ha senso puntare per sviluppare un sistema di gioco comprensibile dopo due mosse. I giochi stanno diventando molto più immediati, soprattutto il panorama german che è quello immediatamente accessibile per tutti i nuovi giocatori che vogliono giocare senza impegno.

Sai che io ho l'impressione contraria, leggendo certi regolamenti delle nuove uscite mi trovo spesso davanti a giochi - inutilmente - complicati.
Avrebbe senso accadesse quanto sostieni, ma non ho questa percezione.
La rigiocabilità nei classici non scaturisce da sistemi contorti e difficili da inquadrare o da variabili sempre diverse ad ogni setup, il più delle volte è insita in bilanciamenti strategici perfettamente calibrati e in dinamiche d'interazione tra i partecipanti. Aspetti che oggi vengono riproposti meno di sovente, perché richiedono difficoltà (e tempi) maggiori in fase di rifinitura.

 

[aleaiacta]

Va a finire che si è scoperto che il vero problema della rigiocabilità dei giochi è che... sono in pochi quelli che li rigiocano

Vero. E tra l'altro io faccio parte di questo esiguo gruppo: negli ultimi giorni ho giocato 5 partite a Spirit Island, 2 a Dune Imperium e l'ultima ieri sera a Hansa Teutonica. Tutta roba vecchia (Dune è il gioco più recente dell'intera collezione). Sarà l'età...

 

[siras]

Va a finire che si è scoperto che il vero problema della rigiocabilità dei giochi è che... sono in pochi quelli che li rigiocano

Beh, una parte di responsabilità è certo nostra: se noi non valorizziamo la rigiocabilità, questa diventa una caratteristica poco importante nello sviluppo dei giochi.


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[MMGrizzly]

Beh, una parte di responsabilità è certo nostra: se noi non valorizziamo la rigiocabilità, questa diventa una caratteristica poco importante nello sviluppo dei giochi.


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Ma a loro va bene così. Ogni anno escono 150000 titoli nuovi. Perché incapponirsi su un titolo quando l'anno dopo l'hanno già dimenticato tutti?
La soluzione è sempre la stessa: meno giochi più qualità.

 

[siras]

Ma a loro va bene così. Ogni anno escono 150000 titoli nuovi. Perché incapponirsi su un titolo quando l'anno dopo l'hanno già dimenticato tutti?
La soluzione è sempre la stessa: meno giochi più qualità.

Penso però la spinta debba partire dai giocatori: meno acquisti compulsivi e maggior gusto dell'approfondimento?

Ecco, direi che è una questione di "cultura ludica" e di quale visione abbiamo del giocare.

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[ShaNagh]

… la questione secondo me è molto più ampia, perché fa parte della cultura consumistica, che ormai ha visto nei GdT una grande occasione, e riguarda tutti gli ambiti di mercato, non solo per quello ludico. Basta vedere film, serie tv, musica, libri…
La pubblicità spinge a comprare molti giochi, così le case produttrici possono produrne ancora di più, e, naturalmente, ad un certo punto, in alcune realtà, la qualità diventa una caratteristica secondaria… e se hanno scarsa rigiocabilità, tanto meglio!
In tutto questo gli appassionati devono destreggiarsi a raccogliere informazioni per fare scelte ragionate e non buttare via i soldi: associazioni, fiere, recensioni, gameplay sono strumenti utili e necessari e per questo bisogna ringraziare chi dedica tempo ed energie a questo tipo di condivisione!
prima di comprare un gioco nuovo che non ho mai giocato, leggo il regolamento ( quando disponibile), guardo qualche gameplay, cerco recensioni ed opinioni di utenti… cercando di far ragionare la , che però, purtroppo, non sempre fa scelte razionali

 

[Axios]

… la questione secondo me è molto più ampia, perché fa parte della cultura consumistica, che ormai ha visto nei GdT una grande occasione, e riguarda tutti gli ambiti di mercato, non solo per quello ludico. Basta vedere film, serie tv, musica, libri…
La pubblicità spinge a comprare molti giochi, così le case produttrici possono produrne ancora di più, e, naturalmente, ad un certo punto, in alcune realtà, la qualità diventa una caratteristica secondaria… e se hanno scarsa rigiocabilità, tanto meglio!
In tutto questo gli appassionati devono destreggiarsi a raccogliere informazioni per fare scelte ragionate e non buttare via i soldi: associazioni, fiere, recensioni, gameplay sono strumenti utili e necessari e per questo bisogna ringraziare chi dedica tempo ed energie a questo tipo di condivisione!
prima di comprare un gioco nuovo che non ho mai giocato, leggo il regolamento ( quando disponibile), guardo qualche gameplay, cerco recensioni ed opinioni di utenti… cercando di far ragionare la , che però, purtroppo, non sempre fa scelte razionali

E' para para la stessa situazione che c'e' da 5/6 anni nell'industria videoludica: maree di titoli piu' o meno palesemente corti e/o bassa rigiocabilita' spinti da hype e marketing. 3/4 ore ed hai visto tutto. 5/6 partite e fai sempre le stesse cose...

 

[FrancescoSpagnolo]

Il problema è infatti di carattere generale.

Direi tornerà di moda l'attesa e la dedizione verso qualcosa.

In tutti i campi ma proprio tutti è un'abbufata di cose ma, con uno stile mordi e fuggi via...

È un problema di cultura generale.

Serie tv, eventi sportivi, cinema, libri, ecc.

Perché i giochi non dovrebbero sfuggire alla logica dall'utente trasformato in consumatore?

 

[Danebed]

Sai che io ho l'impressione contraria, leggendo certi regolamenti delle nuove uscite mi trovo spesso davanti a giochi - inutilmente - complicati.
Avrebbe senso accadesse quanto sostieni, ma non ho questa percezione.
La rigiocabilità nei classici non scaturisce da sistemi contorti e difficili da inquadrare o da variabili sempre diverse ad ogni setup, il più delle volte è insita in bilanciamenti strategici perfettamente calibrati e in dinamiche d'interazione tra i partecipanti. Aspetti che oggi vengono riproposti meno di sovente, perché richiedono difficoltà (e tempi) maggiori in fase di rifinitura.

È vero quello che dici. Però a vedere i regolamenti alla fine spesso c'è una riproposizione degli stessi elementi rimescolati o incastrati in modo diverso. Piazzi tizio, sblocchi tecnologia, aumenti azioni, meni cose sulla plancia personale...e via dicendo. Così il gioco è complicato, ma appena lo giochi leggi già gli elementi e capisci come gira. Sempre parlando dei german.

 

[Elendil]

IN Topic:
Do ragione un po' a tutti, perchè mi pare che siano tutti opinioni ragionevoli. Ultimamente veo che i cosidetti "german" siano in calo di qualità e di rigiocabilità. Forse perchè le idee hanno già dato tutto o forse perchè siamo noi ad essere cambiati e vediamo le cose nuove meno funzionanti.
Mentre per gli american sembra esserci nuova vita e molto entusiasmo come per i family e i party game. E forse è proprio perchè questa categoria non ha bisogno di essere cosi tanto "rigiocabile".

Semplicemente, il modo di progettare i giochi cambia ed evolve. Rimanere ancorati ai sottogeneri è utile per spiegarsi velocemente, ma è un inganno sul lungo termine. Quelli che chiami "gli american" che hanno nuova vita in realtà NON sono gli american di dieci anni fa. Sono nuovi modi di concepire i giochi, che prendono dal passato ed evolvono. Chi fa cloni di ciò che si è già visto invece ovviamente farà giochi magari più contorti, ma meno belli.

 

[Gaspatcho]

OT da rompicoglioni: "siamo a posto", non "siamo apposto" che mi fa sanguinare gli occhi.
Chiuso OT.

 

[MMGrizzly]

OT da rompicoglioni: "siamo a posto", non "siamo apposto" che mi fa sanguinare gli occhi.
Chiuso OT.

in realtà è *stammtuttappost*
Tutto attaccato.

 

[Pigoz]

OT da rompicoglioni: "siamo a posto", non "siamo apposto" che mi fa sanguinare gli occhi.
Chiuso OT.

Grazie