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Io ho meno esperienza di molti di voi e forse per questo posso fare meno paragoni.
Tuttavia, credo, avendo provato qualche grande classico del passato (Caylus, Puerto Rico, Spyrium, El Grande, per citarne alcuni) che, sebbene straordinari e intramontabili, posso essere superati per appeal da giochi più moderni.
Nella mia brevissima esperienza anche attraverso la visione di video e recensioni, ho potuto comprendere che i giochi più moderni hanno comunque preso spunto dai classici, aggiungendo o tentando di aggiungere una componente grafica e tematica che prima era del tutto assente.
Nell'attuale panorama, puoi davvero sperimentare qualsiasi tipo di ambientazione.
Inoltre, ci sono tentativi di ibridazione tra le varie meccaniche che, partendo da elementi già conosciuti, aggiungono novità e freschezza.
L'elemento distinguibile dei giochi piu moderni è forse la maggiore accessibilità e l'assenza di strettezza che caratterizzava i loro padri.
Questo elemento non lo vedo necessariamente come un male.
Il minor determinismo e la ridotta complessità ha consentito l'allargamento della base dei giocatori e, quindi, del mercato, dando così la possibilità ad autori ed editori di proporre novità e di sperimentare.
La richezza di scelta, a mio avviso, non è un male o un elemento che pregiudica il nostro hobby.
Io sono appena stato ad Aosta e ho visto centinaia di persone al giorno, giocare continuamente.
Ritenete questo un male??
Poi è chiaro che non occorre comprare tutto e avere tutto, bisogna saper scegliere in base a gusti, preferenze.
Nessuno ci obbliga a comprare ma avere molta più scelta, ci permette di trovare esattamente quello che a noi possa piacere.
Oltretutto, nonostante abbia una collezione oramai vasta anche se non vastissima, io rigioco spesso i miei giochi, basta fermarsi ad acquistare, al momento giusto, vendere qualche gioco in eccesso e, sopratutto, organizzare spesso eventi e serate di gioco ed è fatta.
Occorre il giusto equilibrio tra collezionismo e passione, tra tempo spesso per giocare e per approfondire.
Tuttavia, credo, avendo provato qualche grande classico del passato (Caylus, Puerto Rico, Spyrium, El Grande, per citarne alcuni) che, sebbene straordinari e intramontabili, posso essere superati per appeal da giochi più moderni.
Nella mia brevissima esperienza anche attraverso la visione di video e recensioni, ho potuto comprendere che i giochi più moderni hanno comunque preso spunto dai classici, aggiungendo o tentando di aggiungere una componente grafica e tematica che prima era del tutto assente.
Nell'attuale panorama, puoi davvero sperimentare qualsiasi tipo di ambientazione.
Inoltre, ci sono tentativi di ibridazione tra le varie meccaniche che, partendo da elementi già conosciuti, aggiungono novità e freschezza.
L'elemento distinguibile dei giochi piu moderni è forse la maggiore accessibilità e l'assenza di strettezza che caratterizzava i loro padri.
Questo elemento non lo vedo necessariamente come un male.
Il minor determinismo e la ridotta complessità ha consentito l'allargamento della base dei giocatori e, quindi, del mercato, dando così la possibilità ad autori ed editori di proporre novità e di sperimentare.
La richezza di scelta, a mio avviso, non è un male o un elemento che pregiudica il nostro hobby.
Io sono appena stato ad Aosta e ho visto centinaia di persone al giorno, giocare continuamente.
Ritenete questo un male??
Poi è chiaro che non occorre comprare tutto e avere tutto, bisogna saper scegliere in base a gusti, preferenze.
Nessuno ci obbliga a comprare ma avere molta più scelta, ci permette di trovare esattamente quello che a noi possa piacere.
Oltretutto, nonostante abbia una collezione oramai vasta anche se non vastissima, io rigioco spesso i miei giochi, basta fermarsi ad acquistare, al momento giusto, vendere qualche gioco in eccesso e, sopratutto, organizzare spesso eventi e serate di gioco ed è fatta.
Occorre il giusto equilibrio tra collezionismo e passione, tra tempo spesso per giocare e per approfondire.