Eccomi.
Come sempre volevo fare un mega post, ma il tempo è quello che è ed allora sono costretto a spezzare i miei post in parti.
Dopo aver condiviso (almeno a grandi linee) la figura 8, proviamo a fare un piccolo passo avanti.
Torniamo ai nostri giocatori (e trascuriamo quindi le loro ontologie e le loro aspettative) e vediamo la situazione 'minimale'. I giocatori al tavolo con il loro manuale di gioco.
I prossimi post verteranno su quello che riguarda la figura sottostante.
Figura 9
E cioè, il processo (o sotto-processo, o attività, non ha importanza come vogliamo chiamarlo in questo momento) di validazione.
In altre parole, in ogni GDR tabletop, i giocatori
enunciano frasi, che coinvolgono gli elementi della fiction, che vengono in qualche modo validate e condivise.
(nota 1, non entriamo, per il momento, negli aspetti di comunicazione paraverbale e non verbale)
(nota 2, non entriamo, per il momento, nel merito di COSA si sta dicendo esattamente, cioè di quali elementi della fiction vengono coinvolti)
(nota 3, x Khana, per il momento NON prendiamo in considerazione le affermazioni 'non fiction')
Dal punto di vista della figura, qualcuno dice qualcosa ed esiste un meccanismo che fa sì che quello che uno dice finisca nel 'triangolo' del tavolo di gioco.
Questo è uno snodo importante di quello di cui stiamo discutendo.
Ci ritroviamo tutti in questo aspetto?
Rob
P.S. Non voglio ovviamente fare un monologo. Ho ovviamente le idee chiare ma non su tutto. Sto provando a fare un 'viaggio' con tutti per capire se ci ritroviamo in alcuni concetti comuni, perchè mi sembra che in alcuni casi non ci si capisca su alcuni concetti di fondo.
P.P.S. Molti di questi aspetti vengono discussi quando riesco ad organizzare i Levity Day.