ichiedere dei tiri... "quando"?
quando secondo LUI ci stanno bene.
oppure? non giocare per non avere ingerenze? altro segno di ottimo design...
Se tu leggessi quello che citi probabilmente troveresti le risposte senza presentare come paradossi quelli che non lo sono affatto. Infatti io ho detto che il master può chiedere al giocatore di tirare o meno: se tutti i tiri fossero a richiesta del master allora lui avrebbe il monopolio sull'interpretazione delle regole, invece se i test sono suggeriti dai giocatori il master ha un arbitrio in nessun modo assoluto. Un certo grado di arbitrio può avere anche dei lati positivi, un arbitrio assoluto come quello che pare sia necessario evitare a tutti i costi, beh, direi che non sussiste per necessità. Questa volta, però leggi, così non ti ripeterò per la terza volta che non sussiste necessità ma solo possibilità.
Ora rispondo a Fenna:
Il mio intervento non aveva lo scopo non di denigrare i giochi di nuova generaione ma di mostrare che, se ci sono esigenze che hanno portato a dei nuovi game design queste non sono affatto quelle che indica Domon. Infatti Domon dice che l'esigenza nasce dal fatto che nei giochi tradizionali il master ha un arbitrio troppo forte. Ma questo arbitrio è riducibile con soluzioni come la mia. Il fatto che io abbia avuto delle personalissime esperienze in questo senso è sufficiente a dimostrare che non vi è nulla di necessario in quello che dice domon ma quella del master tiranno è solo una possibilità (infatti è necessario ciò che è così per tutti senza esclusione di alcuno). Sono poi completamente d'accordo sul fatto che i manuali potrebbero contemplare e suggerire soluzioni differenti, ma in questo non vi è nessuna "necessità" di eliminare il master.
Se poi i giochi di nuova generazione, o quelli che vuoi tu, propongono nuove soluzioni va benissimo, e io sono il primo a provarle con entusiasmo: ma ancora una volta questo è un cambiamento non per necessità, ma per curiosità, per volontà di speriementazione ecc..
Ecco perché i consigli, per quanto miei hanno una validità, in questo caso, così importante: sono un caso che, tuttavia in quanto esiste , è sufficiente a mostrare come questo grande arbitrio di cui si parla non sia una regola necessario del GdR tradizionale ma una possibilità.
Se tu narri la storia la storia è tua
Anche in questo caso la tua affermazione non ha nulla di necessario: la storia non è necessariamente narrata dal master ma quest'ultimo può usare le decisioni dei Pg per indirizzare il suo "canovaccio" o cambiarlo completamente. Questo significa semplicemente che la storia può non essere soltanto sua ma dovuta ad una stretta collaborazione che tuttavia non arriva all'estremo di far creare oggetti ai giocatori. In un gioco tradizionale, quindi la storia non ha nessuna necessità per essere considerata semplicemente un prodotto dell'arbitrio del master.
Quello che io cerco di dimostrare è che se vogliamo cambiare il game design possiamo tranquillamente farlo, e ci divertiremo tutti moltissimo; questo non significa però che il cambiamento è stata una necessità logica, ma forse, si tratta di una semplice questione di gusto per la novità. Non c'è bisogno di dire che si passa ai nuovi giochi perché il GdR tradizionale presenta la figura del master come un despota e non potrebbe essere altrimenti: si può semplicemente dire che per gusto personale i nuovi giochi rispondono meglio alle proprie esigenze senza per questo pretendere di aver fatto una scelta oggettivamente milgiore. Mi pare ragionevole, no?