Tanelorn":2ktqcze1 ha scritto:
Anche io sono informatico e anche a me all'inizio il legacy lasciava molto perplesso, poi ho provato pandemic legacy. Fidatevi, sapere che una scelta è irreversibile cambia eccome. Sapere che l'adesivo è rimovibile o che non lo stacchi più sono esperienze emozionalmente diversissime! Comunque io non ho controllato tutto, apro man mano, non volevo spoilerarmi niente. Se mancherà qualcosa chiederò una sostituzione. Comunque bellissimo gioco: crescita dei personaggi e campagna immersiva, la cosa buona degli american, gli skirmish però sono gestiti con un sistema non voglio dire german, ma molto programmabile e gestibile (niente sdadate a pioggia alla Kingdom Death). Più ci gioco più mi piace!
E' infatti un approccio diverso al genere.
Perde in immersività (per il genere) e guadagna in controllo e profondità strategica.
Non so se lo sai, ma per molti American è un gioco freddo e non piace granché rispetto ad altri DC (se entri in campo American, non troverai mai un gioco che piace a tutti
![Asd :asd: :asd:](/forum/goblin/smilies/asd.gif)
).
KDM è proprio un altra tipologia di gioco ed anche nella parte skirmish ha proprio tutta un altra gestione del combattimento. Ed in quel caso i dadi sono funzionali a quel che si vuole ottenere.
Più paragonabile ad uno S&S come tipologia che usa dadi.
Per quanto riguarda il legacy, concordo in pieno con un Pandemic Legacy, ma qui invece proprio non cambia una virgola "rovinare" i componenti o meno.
Gloomhaven manco lo metterei nella categoria Legacy visto quanto poco impatta (e mi pare che manco Isaac l'abbia mai definito un Legacy).
Io comunque non torno indietro in base alle scelte fatte. Io sono molto ligio sulle cose. E per come sono io me la godo semplicemente di più così. :grin:
Secondo me bisogna distinguere quando la cosa è funzionale all'esperienza di gioco e quando no. In questo caso è un bel no.
Gloomhaven è un gioco che mi sono divertito a giocare anche su Tabletop (strumento che odio)
Ad esempio KDM l'ho provato su tabletop ma giocarlo li proprio non mi torna le stesse sensazioni.
Poi giusto ognuno si diverta come crede a vivere la propria copia, come a chi piace vederne l'usura anche sulle carte e chi le vuole intonse.
Non si parla più di meccaniche ma di approccio all'elemento fisico del gioco.