Prima di leggere il libro credevo anche io fosse un libro di denuncia sotto forma di romanzo. Questo è quello che ne dicevano molti. In realtà, dopo averlo letto, penso sia una storiella di fantasia piuttosto banale che usa (oserei dire sfrutta) argomenti religiosi al solo scopo di aumentare l'effetto sensazionalistico che l'autore sprizza da tutti i pori.
La sensazione deriva anche dal modo in cui lo stesso scrive. Capitoli spesso di una pagina fatti di momenti che desidera sensazionali, ma che in realtà sono banali e prevedibili, al limte del grottesco. La storia è stridente e debole e viene spinta dalla sola forza del "segreto religioso".
Non ho ancora letto Angeli e Demoni, la cui storia si svolge prima di quella del presente libro, ma me ne hanno raccontati alcuno pezzi.
Se non volete anticipazioni, non leggete oltre.
Anche in A&D il sensazionalismo è presentissimo.
Da quello che mi raccontano il protagonista fa esplodere una bomba (nucleare?) a 5000 piedi (o metri) d'altezza sopra Roma, si getta in caduta da lassù (senza paracadute ma con un telo) fino nel Tevere, ne esce (vivo), si appropria di una macchina e raggiunge S.Pietro. Tralasciando i motivi per cui lo fa... il protagonista è lo stesso del secondo ed i fatti si svolgono prima.
Ora... uno che si butta con un telo sopravvive? Io sono romano e vi assicuro che nel Tevere si crepa solo per le malattieche ci si prende, figratevi per un saltone di quel genere. Ma le assurdità (come la nucleare esplosa) non finiscono. Pensate al fatto che il tipo (uno studioso biafra) si appropria di una macchina sul Lungotevere... ora io me lo immaggino:
- mi dia la macchina
- mavv...
- mi serve scenda
- ahò, ma nu rompe! ma chi te c'ha mannato?
- scenda ho detto.
- a vabbè scenno, ma te la sei cercata
(il tipo scende ed inscatola il biafra in un cassonetto archiviandolo definitivamente)