Ehilà, è da un po' che non scrivo su questo thread, ma questo non vuol dire che i giochi siano rimasti nelle scatole...
Fare un riepilogone è praticamente impossibile nonché uno sbattimento, quindi tanto vale riprendere a caso da dove mi piace di più...
Qualsiasi gioco con il quale possa riuscire ad interessare mio padre, tanto da rubargli una partita, merita una statua di marmo di Carrara sul balcone di casa mia.
Questa volta il miracolo è avvenuto per mezzo di
[glow=blue]Cacao[/glow].
Mi presento con un sorriso a trentadue denti e la verdeggiante scatola tra le mani, ma al mio ti piacerebbe provare... il papà mi sbatte in faccia un secco no...
Peccato per lui che io sappia come fregarlo...
Iniziamo a giocare io e mio fratello, il gioco gira su di una mappa comune quindi c'è subito interazione e presto volano "parolacce" e risate, ad ogni exploit mio padre gira lo sguardo dalla televisione al tavolo...
Lui ancora non lo sa, ma è già fregato...
Finisce la prima partita, partiamo subito con una seconda alla quale si aggiunge mio figlio, ovviamente io non mi perdo d'animo e richiedo a mio padre se vuole unirsi, ancora un no, ma vuole vedere la partita...
Finisce anche la seconda partita.
Io adoro Cacao e propongo inebriato una terza sfida, mio figlio abbandona, ma mio padre cede e prende il posto di Fede.
Al di là di come siano andate le partite, non posso che osannare un gioco che non solo riesce a fare giocare mio padre (solo Patchwork e Jaipur ci erano riusciti in passato), ma che mi faccia giocare tre partite di seguito senza venirmi a noia.
Capolavoro, insieme alla maggior parte dei giochi di Walker-Harding.
Giocato poi a
[glow=blue]The quest for El Dorado[/glow] in due, devo dire che l'idea di guidare due esploratori a testa è molto simpatica ed aggiunge un inaspettato strato strategico al gioco, a mio avviso aumenta anche l'interazione poiché spesso uno degli esploratori prende il ruolo di "tappo" nei passaggi più stretti.
Usata la mappa a serpente e la variante con le tessere sui rifugi in montagna.
Sono solo alla terza partita, ma non capisco chi lo ha rivenduto accusandolo di poca varietà, ok le carte del mercato non sono tantissime, ma la variabilità è data dalla modularità del percorso e su questo c'è poco da dubitare viste anche le diverse decine di mappe già disponibili in rete.
Andando contro corrente, secondo me è geniale anche il mercato, quattro carte in croce ok, ma che fanno il loro dovere, garantendo molti degli aspetti tipici della costruzione del mazzo.
Bello, bello, bello, veramente un signor gioco, ma da Knizia non potevo aspettarmi diversamente.
Ultimamente mi sono cimentato nella realizzazione di una mod per Tabletop Simulator, ho scelto per questa mia "prima volta" un gioco abbastanza semplice ed in qualche giorno tra grafica raster, vettoriale e modellazione 3D sono riuscito a pubblicare il gioco sul Workshop.
Sto parlando di
[glow=blue]Small star empire[/glow], gioco sostanzialmente astratto con mappa modulare dove si spostano le proprie astronavine conquistando territori e facendo punti in base a quanti pianeti contiene il territorio conquistato, poi alle colonie nemiche adiacenti, alle collezioni di nebulose colorate e qualche altra cosa...
Inutile dire che mio fratello e mio figlio sono stati, volenti o nolenti, i miei playtester.
Il gioco in se per se è abbastanza semplice e lineare, almeno in due giocatori, ma credo sia il meglio che potessi trovare per la mia prima mod.
Ora sto impazzendo per implementare degli script che mi creino mappe di gioco random in automatico, sono a buon punto e presto aggiornerò la mod.
In ultimo partitona ad
[glow=blue]Architetti del regno occidentale[/glow] in tre, con mio figlio e la mia compagna.
Sono alla terza partita e fino ad ora mi era piaciuto, ma non avevo messo a fuoco le varie possibilità strategiche offerte dal gioco. Questa volta invece galeotto fu un assistente, nello specifico l'illusionista che con la sua abilità di non farmi perdere punti prestigio quando si usa il mercato nero ha dato una direzione "cattiva" alla mia partita...
A contrappormi ovviamente mio figlio che da bastian contrario è andato di virtù, scalando tutti i piani della cattedrale e del tracciato del prestigio.
La mia compagna è rimasta invece un po' indecisa.
La partita si è alternata tra momenti di velocità dove tutti hanno costruito edifici spingendo verso la fine del gioco a momenti di stagnazione, o forse sarebbe meglio dire di cupidigia, dove abbiamo farmato a bestia marmo e oro per ottenere PV e vedersi poi spesso arrestare i gruppi più numerosi per interrompere questi nefasti cicli produttivi...
Sempre divertente Architetti, con una buona interazione spesso foriera di risate e vendette.
Siamo andati un po' lunghi: un ora e quaranta, ma quando al tavolo si hanno due farmoni come me e mio figlio è questo il rischio, la mia compagna ha subito un po' questo modo di giocare e si è alzata dal tavolo non convintissima...
Io e mio figlio lo promoviamo invece alla grandissima.
Ah, ha stavinto Fede con 13 PV di vantaggio su di me...