Il primo approccio di mia moglie
Chiocciolina con i giochi American è stato un vero incubo e non per l'ambientazione orrorifica di
Zombicide, ma per la totale mancata immedesimazione. Il gioco in realtà non è piaciuto neanche a me ma per lei è stata una tortura, schiacciata da un gruppo di gamers che forse la davano un po troppo per scontata, e lei, amante degli imprevisti e dell'alea, storceva il naso ad ogni tiro di dado come a dire "davvero è tutto quì?"
Così nei mesi seguenti mi sono arrabbattato per cercare un gioco adatto al nostro gruppo abituale, un introduttivo alle idee care agli american, che potesse essere appagante per tutti. Dopo aver letto, riletto, studiato, ascoltato, postato e risposto ecco che ieri abbiamo intavolato
Mechs Vs Minions.
Per l'occasione abbiamo invitato due amici di vecchia data, gamers di vecchia scuola, con l'aspetto davvero sovrapponibile a due dei personaggi proposti.
Mia moglie è già entusiasta dalla mattina, sfaccenda canticchiando e quando gli amici arrivano a pranzo sfodera un sorriso a cinquanta denti e un vassoio di costolette di maiale, salsicce, cosci di pollo e patate.
Nutriti a dovere intavoliamo e partiamo con il tutorial. Le ore passano veloci e in breve ci rendiamo conto che è già ora di cena. Quattro missioni portate a casa con successo ma non senza sudare e con molte risate e divertimento. Davvero un gioco notevole, certo non si tratta di quella sensazione piena di appagamento di quando finisci un gestionale da tre ore... diciamo che non è la sensazione di essersi alzati dopo un pranzo nunziale e neanche una cena da uno stellato; più simile ad un ottima pizza (che è comunque cosa rara).
C'è rimasta volgia di giocarlo e oggi la mia Chiocciolina non ha fatto altro che raccontare del gioco a tutti :approva:
Considerando che come gioco introduce meccaniche proprie degli American come l'ambientazione, la collaborazione, l'asimmetria, la crescita del personaggio e l'idea del legacy, attraverso le buste da aprire mano mano e degli scenari; senza calcare la mano ma allo stesso tempo senza lasciare nulla al caso, secondo me è un bellissimo introduttivo per il mondo american. Allo stesso tempo la meccanica della programmazione può accontentare anche i palati german meno ortodossi sebbene l'alea presente sia notevole. Inoltre l'atmosfera del gioco è volutamente scanzonata e l'idea di perdere uno scenario non si sente come una pressione dando vita ad un metagioco più simile ad un party game.
A condire tutto i migliori materiali sulla piazza, quelli sì, NON da introduttivo. Dovrò tenere a mente di ricordare a mia moglie che anche i migliori American non arrivano a tanto
insomma voto 8.75
con più scenari ed una modalità competitiva sarebbe potuto facilmete salire oltre il 9
qualcosa in più su BGG si trova ma sulla validità dei nuovi scenari non mi posso ancora pronunciare.
PS
la sera incontrati altri amici abbiamo provato
La Cosa, divertente ma non entusiasmante, l'idea di base è carina ma lo ho trovato troppo dipendente dalla pesca delle carte che appiattisce il fattore deduttivo/bluff inoltre l'esclusione dei giocatori è una meccanica che digerisco sempre poco. direi 6,5 ma non di più.