In occasione della seconda calata di Marco
@Throglok nelle umide lande romagnole, ci organizziamo per la seconda adunata domestica autoproclamata
RiMiniCon 2024, questa volta ospitati di Yuma
“the deckbuildermaster”.
Si aggregano a turno anche Nico, Vale, Debora, Eli, Luca F per una maratona di 60 ore ludiche consecutive intervallate da pochissime ore di sonno, junk food, tonnellate di trashtalking, citazionismo e battute irrimediabilmente brutte.
Lascio un piccolo report in pillole dei 26 giochi (circa 60 partite totali) che abbiamo consumato, circa in ordine decrescente di peso. Se qualche titolo vi incuriosisce ditemi pure che vi racconto in maniera più estesa
PAX RENAISSANCE (SECOND EDITION) - nonostante l’ottima spiegazione di Marco coadiuvata da ogni schema concettuale possibile ed immaginabile non ci capisco nulla e muovo casualmente avanti ed indietro cavalli per due ore con vaghissimi barlumi di strategia. Di vescovi e navi pare non vi sia traccia nel mazzo, Marco si distrae per rispiegarmi per l’ennesima volta l’ennesima microregola dell’ennesimo tipo di conflitto differente e Yuma ne approfitta vincendo allo spareggio dei soldi (7 a 4 a 3). Bene, almeno credo
MAGE KNIGHT (in the night) - l’idea di Nico dell’1 di notte: “perchè non un Mage Knight?” Gentilmente declino anche perchè il CAPOLAVORO INCONTESTABILE di Vlaada non mi garba granchè; pare comunque che verso le 5 la partita (con Yuma e Marco) sia arrivata in qualche modo alla conclusione. Ciò non li ha risparmiati dalla mia sveglia delle 8 e 30 del giorno successivo
THE GREAT ZIMBABWE - uno dei miei titoli preferiti, devo convincere Marco a non vendere il suo così dopo una partita d’esperienza faccio un errore da dilettante regalandogli qualche soldo di troppo e la partita tra le imprecazioni di Yuma. Marco non venderlo!
TZOLK’IN - prima per me al classico di Luciani/Tascini. So che esiste una strategia dominante chiamata Big Corn o qualcosa del genere, quindi nel dubbio gioco anti-meta ignorando praticamente il mais per tutta la partita ma optando per una solida strategia basata sugli edifici. Mi si incastra incredibilmente tutto a meraviglia e chiudo vincendo con un insospettabile 84 punti che sono certo non raggiungerò mai più nel futuro. Bello, non c’è che dire
BEYOND THE SUN - sono alla sesta partita e continua a piacermi particolarmente: bisogna correre alla meta adattandosi alle strategie altrui, districandosi nel sovradimensionato albero tecnologico sul tavolo. Nel genere uno dei migliori degli ultimi anni insieme a Council Of Shadows
DUNE: IMPERIUM - io sono all’altro tavolo ma ogni tanto sbircio Vale che impietoso sconfigge Yuma in uno dei giochi dove è decisamente forte. Gioco che unisce due meccaniche che non amo (piazzamento lavoratori e deck building) ma che stranamente apprezzo molto.
HANSA TEUTONICA - uno-due ad HT la domenica sera al prototipo di gioco perfetto per i miei gusti. La prima partita tutti a legnarsi sui miglioramenti, la seconda tutti a centro mappa per le strategie alternative: una la porta a casa ed è un mezzo miracolo. Giocone.
TAMMANY HALL - spostacubetti di maggioranze ambientato e spietato: parto malissimo ma ingrano nel finale grazie all’antica tecnica del Pianto di Nanto e al sostegno degli immigrati italiani. Da rigiocare, ma solo con un tavolo di giocatori veloci (Nico maledizione non puoi inchiodarti ad ogni singolo piazzamento!)
MOONRAKERS TITAN EDTION - materiali e confezione di lusso per un deckbuilding finalmente abbastanza fresco grazie alla sua particolare dinamica semicollaborativa e di negoziazione. Decisamente non male, Yuma lo promuove a pieni voti
PONZI SCHEME - gioco a matrice simulativa economica con un sistema semplice ma geniale. Resistiamo tanti (troppi) turni senza fallire e alla fine la spunta Marco che gioca da formichina con piccoli e accorti investimenti. Durasse la metà salirebbe tantissime posizioni nella mia classifica, da riprovare comunque.
CLANK!: CATACOMBS - Il “padre” non mi aveva entusiasmato, questo con piccoli cambiamenti fa un deciso passo in avanti. Deckbuilding di esplorazione e piazzamento tessere in cui bisogna razziare le profondità e risalire prima che il drago si incazzi troppo
MISSIONE: PIANETA ROSSO - mi ripeterò, ma secondo me nella sua fascia è uno dei giochi più sottovalutati in assoluto. Caotico, divertente e di facile apprendimento; selezione ruoli in contemporanea e malvage maggioranze. Arrivo ultimo come ogni singola volta, ma poco conta
WINNER’S CIRCLE (ROYAL TURF) - un Knizia che adoro ed in cui sfodero le mie solite inarrivabili skills di fortuna. Ma dannazione ragazzi, bisogna tirare un dado e muovere un cavallo, non fare un trattato di fisica ad ogni movimento: sti cavalli hanno da correre!
CENTURY: SPICE ROAD - odiato da tanti in Tana, io l’ho sempre trovato più divertente del celebre competitors Splendor. Questo giro partita strana, giriamo tutti a vuoto e le carte produzione tardano tantissimo ad uscire sul mercato. Essenziale ed elegante nella sua struttura
DICE FORGE - La meccanica di crafting dei dadi la adoro: titolo ottimo che soffre solo un po' sulla longevità, ma tirato fuori una volta ogni tanto mi regala grandi soddisfazioni
CHALLENGERS - lo intavoliamo nelle sue migliori configurazioni (2 e 4 giocatori) ed è sempre estremamente piacevole. Uno dei giochi più discussi degli ultimi tre/quattro anni, che ha fatto collezione di premi e di odiatori.
SPOTS - Push your luck? I’m in! Alcuni twist simpatici lo rendono un po’ più strategico del Can’t Stop di turno e piuttosto originale: Nico impazzisce letteralmente per l’ambientazione dalmata e si merita due partite nel weekend
CAPTAIN FLIP - tappabuchi per ogni momento in cui siamo in due/tre a dover attendere gicatori in arrivo o al telefono. Quello che penso lo trovate nella mia recensione in Tana, e mi raccomando non fidatevi di quel che ne dice Fedellow
RAPIDO (EXCAPE) - Altro mini Knizia di bastardate, gestione del rischio e appelli ai santi. Non posso che amarlo, ma è un amore ricambiato come dimostrano i dadi
COUP - Gioco di puro bluff molto leggero ma che funziona divinamente. Ovviamente, io ho il Duca, sempre ad ogni singola mano, dovete credermi
PUERTO BANANA - gioco di aste nascoste che è una sorta di QE light. La risoluzione è sempre divertente e con imprecazioni ad ogni rivelazione delle offerte. Per questo gioco offro mille banane!
KIRI-AI: THE DUEL - ottimo giochetto di duelli di spada racchiuso in una manciata di carte basato sul sasso/carta/forbice. Elegante e piuttosto tricky
DURIAN - paga l’essere stato giocato dopo le risate di Prey Another Day: un Perudo al contrario in cui hai le informazioni degli avversari ma non la tua. Molto simile a Coyote ma con la frutta e puntate fisse stabilite da un mazzo. Funziona ma preferisco i suoi predecessori
TEAM3 GREEN - coop frentetico da 3 che ricorda Arrgh-Tek di Obert, in cui un giocare ad occhi chiusi costruisce una forma con dei blocchi stile tetris ascoltando un suggeritore che interpreta i gesti dell’unico dei tre che vede il progetto da realizzare. Molto simpatico, ne facciamo 4 partite e soccombiamo al complicatissimo livello hard. Non vedo, non sento non parlo
PREY ANOTHER DAY - gioco che ha fatto impazzire molti qua sul forum ed altrettanti alla RiMiniCon: una morra cinese costante. Qualcuno dice mentalismo, altri meta, ma forse è solo culo. E va benissimo così
STRIKE - aveva monopoolizzato la scorsa Con e si prende la sua fetta anche queta volta. Lo usiamo anche in chiusura per stabilire chi è il vincitore morale del 2024, un po’ come a Takeshi Castle quando decretavano un po a caso il vincitore. Spoiler: non sono io!
In definitiva un grande weekend di divertimento ed amici che come sempre è la cosa che conta.
Meditiamo anche un allargamento per il prossimo appuntamento. Più amici, più giochi, più battute brutte per tutti!