Allora, finalmente sono riuscito a studiarmi un po' questo Requiem...
Alcune impressioni/riflessioni in ordine sparso.
Riguardo al gioco.
Graficamente non si discute. Su questo i Ludus sono sempre una garanzia, artworks e miniature di altissimo livello. (personaggi "candelati" a parte
)
I toni sono dark e vogliono esprimere un'atmosfera cupa e diabolica. Personalmente apprezzo molto lo stile scelto e credo si sposi perfettamente con l'ambientazione.
Ho qualche riserva solo sulle tiles : magari saranno pure adatte per le ambientazioni del gioco, forse non le abbiamo viste tutte, ma da quello è stato mostrato appaiono un po' monotone. Ma sulle tiles ci ritorniamo dopo perchè c'è altro da dire.
Anche le plance giocatore danno un po' da riflettere : sembra davvero esserci uno spreco di spazio per la gestione di quattro token cura e pozione. L'anno scorso non ero riuscito a provare il prototipo alla Play (cosa che invece quest'anno certamente farò) e quindi non so giudicare la scelta dal punto di vista ergonomico. Probabilmente questi token hanno una frequenza di utilizzo elevata e quindi averli concepiti di dimensioni generose e ben distinte su plancia potrebbe rivelarsi effettivamente una comodità.
E il
gameplay?
Mi sono guardato un po' di video, sia in italiano che in inglese, ho letto il manuale...
Difficile capire lo "spessore" di questo titolo.
Lo
sviluppo dei personaggi direi che è abbastanza
rigido : si accumulano punti esperienza e quando si raggiunge un certo limite si passa da una carta Livello alla carta Livello superiore. Non mi pare vi sia la possibilità di scegliere per lo stesso livello, Level card differenti.
Su queste carte Livello ci sono in pratica tutte le statistiche degli eroi che varieranno con il crescere dei livelli : salute, focus, numero e tipo di token azione, numero massimo di carte abilità e equipaggiamento.
Poiché le carte abilità vengono apprese automaticamente appena il livello dell'eroe lo permette, in pratica le possibilità di personalizzazione dei personaggi rimane limitato a : scelta dell'equipaggiamento e delle carte abilità da portare in missione.
I
combattimenti non sembrano prevedere alcuna sfumatura tattica legata al posizionamento (a meno che sia possibile attaccare da una tile all’altra aggiungendo particolari effetti basati su distanza, adiacenza ecc,) e di base hanno una meccanica semplice che sicuramente avrà il pregio della velocità. Credo comunque che tra equipaggiamenti, pozioni, skills cards e skills dei nemici si potranno avere degli scontri sufficientemente interessanti.
Grosso punto di domanda sulle
boss fight.
Dicono che non le hanno mostrate perché vogliono mantenere il segreto, per non spoilerare niente.
Sappiamo solo che useranno un mazzo di carte Tattica ma come queste verranno usate non é al momento rivelato.
Nel rulebook non c’è ancora nemmeno un esempio.
Sarebbe stato bello almeno avere qualche informazione in più.
Speriamo che sia previsto un update in merito.
Il cuore di tutto il gioco resta comunque
l’esplorazione e qui si determinerà il successo o meno di questo titolo.
Onestamente il meccanismo delle tiles così com’è presentato non è molto accattivante.
In giochi come Tainted Grail, 7th continent, Arydia ecc. ecc. esplorare ”fisicamente” le tiles ha il fascino di dischiudere una mappa che un po’ alla volta prende forma davanti agli occhi del giocatore.
In Requiem le tiles essenzialmente sono tutte uguali, sono disposte casualmente e si dividono solo in due tipologie, Bosco e Villaggio. Il contenuto della mappa sarà generato casualmente collegando le carte dei mazzi esplorazione a determinate tiles.
Grazie a questi mazzi sicuramente la mappa si popolerà di punti di interesse e di incontri specifici per lo scenario ma insomma, l’effetto sorpresa e il senso di scoperta che altri giochi restituiscono nell’esplorare fisicamente il mondo di gioco qua sembrano perlomeno diluiti in più fasi di gioco.
Determinanti a questo punto saranno la qualità dei booklet, dei mazzi esplorazione e scoperta.
Insomma, pur avendo alte aspettative prima della campagna, devo dire che il gioco non aveva fatto scattare l’effetto “scimmia”, lasciandomi moderatamente interessato, senza troppo coinvolgimento.
Ma…
…ma poi ho visto questa video intervista di Leonardo Romano, designer del gioco…
…e la cosa che ha catturato il mio interesse è la parte in cui Leonardo spiega la
filosofia alla base di Requiem.
Il gioco è pensato come un
libro game, ha l’ambizione di ricreare quella magia che molti di noi nati tra gli anni 70/80 hanno vissuto ai tempi d’oro di
Lupo Solitario & Co.
Ecco, sarà stato il genuino entusiasmo di Leonardo e dei due intervistatori, i loro occhi che brillavano ricordando le mille avventure vissute sfogliando quei libri, insomma ho iniziato a pensare a che cosa ”potrebbe” diventare Requiem.
Le virgolette sono d’obbligo perché si tratta essenzialmente di un atto di fede, ma se la storia, gli eventi, le esplorazioni saranno realizzati e legati tra loro con sapienza, appoggiandosi su una struttura di combattimenti e crescita dei personaggi agile ma non banale, beh il risultato potrebbe essere un gioco in grado di restituire ”con gli steroidi” quelle emozioni che tanto hanno riempito i pomeriggi della nostra (mia) giovinezza.
Morale della favola : per il momento dentro con il base.
Valuterò a fine campagna se restare, se abbassare al dollaro della carità o aggiungere espansioni. Questo perché…
…la campagna stenta a decollare.
Inutile girarci intorno, lo avete scritto in tanti, non serve ribadire il concetto.
I Ludus stanno pagando il prezzo dei loro ritardi e il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Onestamente devo ammettere che il livello di funding attuale qualche inquietudine me la lascia.
Hanno alle spalle già due campagne dal risultato non brillantissimo (Runar e The Breach) e i rispettivi PM sono ancora aperti.
Avendo ricevuto NAR e BRWR posso ancora concedere fiducia ma di questi tempi è meglio tenere le antenne ben alzate perché le brutte sorprese sono dietro l’angolo.
Basta, ho scritto anche troppo.
Vado a vedere se da qualche in fondo alla libreria scovo qualche vecchio librogame di Lupo Solitario o Sortilegio