Bellissimo resoconto!
Per La Tana dei Goblin lo scorso anno è stato un esperimento riuscito, un’ottima prova, ma quest’anno c’era la vera sfida: consolidare e migliorare. Sapevamo benissimo che i numeri dello scorso anno erano stati “falsati” dalle condizioni climatiche in cui si era svolta la fiera, ma che quest’anno avremmo visto il pubblico al suo massimo potenziale d’assalto e avremmo dovuto reggere!
Le premesse, devo dirlo, erano ottime: TdG si preparava ad affrontare PLAY col maggior numero di volontari mai schierati in campo, non restava che esporre tutte le bandiere di guerra e pitturare le barricate! Lo abbiamo fatto…
Poi PLAY è iniziata!
Workshop: divulgazione ludica e associazioni
Confesso che un po’ temevo saremmo stati io e Argonath666 a guardarci in faccia, magari con solo un paio di timidi interessati, e invece abbiamo completamente riempito la sala con persone pure in piedi!
Niente statistiche né foto sul pezzo qui, ma un risultato decisamente positivo, oltre ogni aspettativa, nonostante la tecnologia avesse deciso di metterci i bastoni fra le ruote.
Come abbiamo dichiarato in precedenza questo vuole essere il primo passo di un percorso che vedrà in futuro la TdG più attiva nel campo della formazione sulla diffusione ludica e mi auguro questa nuova strada continui a riscuotere il giusto successo.
Goblin Magnifico
Raccogliendo la sfida di superare sé stessi, i Goblin del Magnifico hanno deciso per il decennale di schierare in campo tutti i vincitori delle precedenti edizioni… un’ottima scelta: i vincitori di questo premio sono ben noti per occupare poco spazio ed essere semplici da spiegare, no?
Persone giocanti: 1216
Partite: 346 (nuovo record!)
Gioco più richiesto: Warfare: Modern Tactical Combat con 49 partite
Gioco meno richiesto: Voidfall con “solo” 16 partite
Attenzione però che ho volutamente dato evidenza ai giochi della rosa di quest’anno, ma se aggiungo i precedenti vincitori che succede? Il gioco più richiesto rimane lo stesso, ma al 3° posto troviamo il primo dei passati vincitori: Carnegie con 36 partite.
Vediamo anche che il meno richiesto è Keyper con solo 1 partita, ma ad onor del vero ci sono solo 6 ex-campioni in classifica, il che vuol dire che ce ne sono 3 che non sono stati richiesti da nessuno, eccoli: Imperial Steam, Cry Havoc e Food Chain Magnate.
Un confronto interessante tra campioni su cui riflettere!
Una curiosità che mi hanno chiesto: “c’è un’impennata delle partite del premiato dopo l’annuncio?” Vediamolo dalle statistiche:
Hegemony: 11 partite Venerdì, 14 Sabato e 9 Domenica per un totale di 34 (7° in classifica)
Personalmente non credo la piccola impennata di Sabato sia frutto dell’annuncio, soprattutto visto il calo della Domenica e la sua un po’ scarsa posizione nella classifica. Quindi direi che no, almeno quest’anno l’annuncio non ha influito sulla richiesta del gioco premiato.
Chiudo questa sezione con un ringraziamento speciale. Il premio Goblin Magnifico festeggia i suoi dieci anni, un decennio che ha portato un’iniziativa da sconosciuta a prestigiosa nel panorama ludico anche internazionale. Non è un compito facile ed è merito sicuramente di tanti: dalle varie giurie negli anni, a tutti i volontari che si sono prodigati sia a PLAY sia in altri eventi per farlo conoscere, ma dietro le quinte c’è sempre qualcuno che tira le fila e ricopre uno dei ruoli più ingrati: quello di dirigere, beccarsi tutte le lamentele e ben poche pacche sulle spalle (e se non lo so io…).
Voglio quindi ringraziare il Direttore Artistico del Goblin Magnifico, Peppe74, per l’ottimo lavoro svolto in questi anni e per aver dato incredibile lustro a questa iniziativa. Complimenti e avanti così!
Re-PLAY e Premi Internazionali
Lo scorso anno la sfida tra grandi classici e nuovi premi internazionali è stata vinta dai primi, ma questo? Vediamolo passando anche per altri risultati davvero grandi.
Partite fatte: 455 (nuovo record!)
Persone giocanti: 1537 (altro record!)
Ecco la classifica e… ribaltone! Pensavate anche quest’anno avrebbero vinto i grandi classici eh? Io sì, lo ammetto, e invece eccomi contraddetto da un podio quasi tutto di premi internazionali.
1 | Dorfromantik | 44 |
2 | Challengers! | 35 |
3 | Splendor | 34 |
4 | Carcassonne | 33 |
5 | Akropolis | 31 |
6 | Pandemia | 26 |
6 | Heat: Pedal to the Metal! | 26 |
8 | Istanbul | 24 |
8 | Planet Unknown | 24 |
10 | Alhambra | 23 |
10 | Ticket to Ride | 23 |
12 | Stone Age | 21 |
13 | Lewis & Clark: The Expedition | 20 |
14 | Puerto Rico | 17 |
14 | Revive | 17 |
16 | Ark Nova | 15 |
16 | Carnegie | 15 |
18 | Alta Tensione | 14 |
19 | Terra Mystica | 13 |
Visibility
Lo so, lo spiegano facendo molto rumore e prima o poi dovrei mettere una statistica di tutte le spiegazioni che sono riusciti a interrompere, ma temo che raccoglierla sia un lavoro pericoloso.
Ad ogni modo anche quest’anno i ragazzi del Visibility si sono superati arrivando ad esibirsi in balletti improvvisati, scenette varie e perfino un documentario su come si pesca che vi raccomando di non perdere.
Attività svolte: informazioni, tesseramenti, pesca (pesca!, pesca!), ricordare a tutti che la Tana è la migliore nel fare ciò che fa.
Gadget venduti o vinti: è importante? Quello che importa è che erano tutti bellissimi e i mitici sottobicchieri gamer che tutti agognavano sono andati esauriti il sabato mattina!
Numero di biglietti pescati: 10.080, nuovo record anche se di pochissimo!
Note di colore: Quest’anno un folle con la parrucca verde ha pensato bene di far risparmiare la voce ai volontari al megafono aggiungendo tecnologia jingle a una cassa: effettivamente bisogna dire che i volontari hanno tutti conservato la voce, le orecchie un po’ meno. Quella tecnologia verrà contingentata l’anno prossimo.
Area Prestito
L’area prestito de La Tana dei Goblin è l’area più antica di PLAY, presente già da quanto esisteva la ModCon, e rimane ancora oggi l’ancora di salvezza di tantissimi visitatori in cerca di un tavolo e un gioco (possibilmente spiegato!) per godersi la fiera senza il timer imposto dalle demo degli editori.
Scrivo questo per fare un po’ di luce sulle meccaniche interne e anche per far capire che lo scopo di questo stand è garantire a tutti un gioco in prestito: la spiegazione non è certa al 100%; ma si fa davvero tutto il possibile e miglioreremo ancora!
Tavoli: 172, gli stessi dello scorso anno perché come anticipato non si è cambiato formula, bensì consolidato la precedente. La grande somma dei tavoli di tutte le aree è rimasta 210, sempre impressionante, soprattutto perché sabato erano pieni due ore dopo l’apertura di PLAY e… il software dice un massimo di 177 partite contemporanee. Possibile? Ebbene sì perché ci sono stati momenti in cui gruppi di giocatori con giochi piccoli hanno deciso di dividere il tavolo.
Qualcuno ha ancora dubbi che a PLAY si venga per giocare?
Giochi: 470 titoli a disposizione del pubblico, anche quest’anno frutto di una selezione volta a offrire il massimo spettro di possibilità ludiche, ovviamente senza dimenticare i tempi della fiera e lo spazio sui tavoli.
Totale giocatori: 8458, un incremento del 13% rispetto allo scorso anno, decisamente in linea con l’incremento di pubblico visto dalla fiera.
Prestiti: [squillo di trombe e tamburo da momento epocale] 2570, +14% e nuovo record! Lo sapevamo, il risultato dello scorso anno era stato grande, ma non il massimo della potenzialità visti i problemi di pubblico dovuti al maltempo. Il venerdì di PLAY avevo scommesso avremo raggiunto 2400 e l’abbiamo ampiamento superato, così come i record giornalieri (691, 1007, 872). Come lo scorso godetevi la bellissima infografica a cura di Argonath666 dell’affiliata TdG Monza e Brianza.
Giochi spiegati: 1711, il che significa il 66,57% dei giochi prestati. Avrei voluto dirvi che a fronte di un incremento dei prestiti era anche aumentata la percentuale di spiegazione, ma purtroppo non è così e perdiamo circa tre punti percentuali. È vero che in questa statistica continuano a essere inglobati quei prestiti per cui non è stata richiesta nessuna spiegazione perché i giocatori erano autonomi (sono due anni che provo ad averla separata, prima o poi ce la farò), ma rimane un risultato che ritengo migliorabile anche se con indubbia fatica. È un lavoro che dipende da tanti fattori e non solo dalla preparazione dei volontari che vi assicuro danno il massimo per imparare, anche sul campo, tutto ciò che viene richiesto.
Quest’anno posterò tutte le classifiche complete in un topic apposito sul forum così che abbiate modo di vederle e commentarle agilmente, ma lascio la top ten del prestito alla seconda bellissima infografica di Argonath666
Che dire guardandola? Vince un gioco da due, cosa che non succedeva dal 2016, mentre Azul è ormai l’eterno secondo e tiene davvero con i denti la sua posizione. Credo però sia interessante notare come ben cinque delle posizioni, tra cui il vincitore, siano novità assolute, in controtendenza con l’anno precedente.
Vedrete anche, sul topic, come i primi tre si stacchino abbastanza nei numeri dei prestati e come gli altri siano molto vicini tanto che in effetti quarto e quinto sono dei parimerito. In ultimo sottolineo come Bower effettivamente abbia vinto ma con “solo” 68 prestiti su 2570, il che per me è un ottimo risultato perché vuol dire che gran parte del parco giochi disponibile è stato movimentato e quindi la selezione fatta era decisamente valida!
Prima di avviarci verso le conclusioni c’è spazio per il giusto momento goliardico delle pungenti, ma estremamente divertenti, pagelle del signor Darcy.
Ancora una volta mi intrufolo nell’articolo del magnifico presidente per dire la mia, ché la gente a Play mi chiede perché scrivo meno.
Giuro, è successo.
Con una persona su quarantacinquemila; ma è successo.
Faccio una premessa: undici posizioni sono poche per poter includere tutto e tutti (soprattutto considerando che quelle “positive” sono solo cinque, il resto sono cazzate), quindi mi perdoneranno tutti quelli che non cito direttamente: i meravigliosi goblin di Lodi, che mi hanno accolto nonostante io con loro abbia in comune solo la provenienza da una provincia lombarda di quattro lettere sostanzialmente astiosa verso tutte quelle confinanti; gli immarcescibili genovesi, che in barba alle disgrazie della loro bella città sono sempre pronti a spiegare i classici col sorriso, ché un sorriso non costa niente; compagno Emilio nella lotta per portare El Grande in top-ten e gli altri trentini con la loro simpatia e la loro treccia mochena; il Team Rocket di Chivasso; gli entusiasti ragazzi di Tdg Massa, portati da Agzaroth tutti dentro la scatola di Primal; i catanesi che si sono sobbarcati decine di ore di auto pur di esserci; gli immancabili plombiers e Nonna Papera e Gotcha e Noa; gli squadroni di TdG Happy Salmon e TdG Ryanair che gestiscono il visibility; i plotoni di Lonigo, Verona, Vicenza e in generale di qualsiasi centro veneto sopra i ventidue abitanti; e davvero tutti gli altri goblin che sono arrivati da soli o in gruppo pur di esserci, dare una mano, sgolarsi o farsi riprodurre la sagoma per terra con lo scotch di carta.Grazie a tutti voi, perché se in fondo sogno di fondare, un giorno, una mia affiliata è anche perché vedo quanto ci tenete.
Voto 10 al gioco
Giocare è bello, bellissimo: è bello da bambini, quando la fantasia è libera – e va lasciata libera – di galoppare; è bello da adulti, quando la fantasia non deve farsi sottomettere dalla seriosità della vita; è bello nelle aziende, anche se in questo Paese non tutte lo capiscono. Il gioco è bello quando dura poco, diceva qualcuno; ma evidentemente quel qualcuno era un tizio in fila il sabato pomeriggio per un tavolo del padiglione A occupato da tre ore.
voto 9 a Tdg Bassano del Grappa
Hanno gestito il prestito, contribuito all’area Goblin Magnifico e animato la visibility, dimostrando di essere ragazzi a cui si può affidare ogni cosa. Tranne il microfono dopo dieci ore di fiera.
voto 8 alla bagna cauda di Shadow_Son
Con o senza panna, è diventata la mia cosa piemontese preferita dopo la sciata di Marta Bassino e il falsetto di Alberto Fortis. Ha accompagnato prima cracker e pane, poi formaggio, focaccia e infine il toblerone: fosse rimasta fino alla domenica, probabilmente ci avrei pucciato dentro perfino le casette di legno ritrovate sul pavimento del padiglione C.
voto 7 a Hegemony: Lead your Class to Victory
Senza grosse sorprese il Goblin Magnifico è andato al gioco greco-cipriota, che ha tutte le carte in regola per piacere alla giuria: si tratta infatti di un titolo complesso, articolato e originale che non costringerà a invitare alcun autore belga.
voto 6 al sacco di patatine formato Play
Enorme, trasparente, invitante. Quattro giorni con la gente che ci mette dentro le mani sporche, fruga, cerca quello che gli piace con ingordigia, fino ad arrivare alla domenica sera con pochi resti sul fondo finiti a forza dietro pressante insistenza da parte dei volontari goblin che dovevano chiudere lo stand. In pratica tipo la boccia del “pesca! pesca!”, e però con in palio solo una lavanda gastrica.
voto 5 a Shem Phillips e S J Macdonald
Passino gli architetti e i viandanti, ma ormai tra Studiosi a sud del Tigri, Visconti del Regno occidentale e Maestri d’ascia del mare del Nord l’unica cosa di cui abbiamo davvero bisogno è di Spiegatori a fianco del prestito.
voto 4 al cartonato dei Pooh nel padiglione F
Va bene che l’area gioco da tavolo storico è frequentata da amanti dell’antichità; ma insomma, a tutto c’è un limite.
Voto 3 alle ambientazioni dei giochi da tavolo nel 2024
Argomento spinoso affrontato più volte, lo so; ma nella lista dei giochi più prestati ci sono almeno due titoli che trattano di uova di uccello, uno sulle piastrelle dei bagni portoghesi, una manciata di astratti nello spazio e un gioco di combattimenti navali in cui degli spietati squaletti ambiscono a prepararsi un cacciucco. Arrivati il sabato sera a poter finalmente spiegare Puerto Rico con in mano la prima edizione è stato, credetemi, decisamente liberatorio.
voto 2 ai tavoli di Play
Immagino che non debba essere piacevole giocare rischiando di essere amputati ogni volta che si raccoglie un segnalino da schegge che potrebbero sostenere Kate Winslet, Leonardo di Caprio e pure l'ancora di babordo del Titanic. [Però quest’anno c’erano più di 150 tovaglie a proteggere, miglioreremo il prossimo anno; NdJones]
voto 1 alla gestione della chiusura del venerdì e del sabato
Le porte chiudevano grossomodo ventidue minuti e trentacinque secondi dopo le venti, costringendo gli espositori ai salti mortali per mettere via i giochi, chiudere gli stand, uscire e passare mezz’ora fermi col motore acceso.
Voto 0 ai bagni di ModenaFiere
Soprattutto il sabato c’era il rischio che, se ti avvicinavi a uno in fila davanti al banco del prestito e gli chiedevi “Serve un consiglio? In quanti siete?”, quello ti rispondesse: “In che senso? Cago da solo”.
Conclusioni
Durante il workshop del venerdì mattina mi è stato chiesto se PLAY è davvero rappresentativa della diffusione del gioco da tavolo in Italia.
La risposta, facile e d’impulso, è stata che PLAY è l’unica fiera in Italia che dedica un intero padiglione al gioco libero quando potrebbe ovviamente venderlo tutto a spazi commerciali.
La contro-risposta è stata una puntualizzazione sul fatto che PLAY fa questo per la Tana perché siamo un colosso, ma le altre associazioni minori vengono relegate in spazi minuscoli.
Comprendo il punto di vista di questa risposta: non che sia correttissimo, ci sono altre associazioni a cui viene dato molto spazio, ma è anche vero che PLAY non è un festival delle associazioni e mi rendo conto che dall’esterno possa sembrare che TdG “rubi” superficie che potrebbe essere dedicato ad altre realtà.
La Tana dei Goblin non è però quell’entità monolitica che spesso si crede guardandola da fuori – e non lo è di sicuro a PLAY. La bellissima parata di bandiere affissa nel padiglione non voleva solo rappresentare la diffusione di TdG, ma soprattutto che ciò che viene realizzato a PLAY è uno sforzo condiviso di ben 54 associazioni.
Quindì sì, La Tana dei Goblin ha un intero padiglione (quasi: diciamo un 85%, ci sono due zone non Tana), ma la verità è che PLAY ha assegnato quegli spazi a 54 diverse associazioni che collaborano, sotto un logo comune, per realizzare tutto quanto avete visto di persona e/o avete letto sopra. Ma sono e rimangono 54 associazione giuridicamente separate, affiliate a TdG.
Perché questa è la nostra forza sul campo: nessuno, è una cosa che ho spesso ribadito negli anni, può pensare di fare con una singola associazione quello si può fare unendo le forze di oltre cinquanta realtà. Questa è la lungimiranza del progetto di affiliazione a TdG, nato quasi vent’anni or sono, ed è questo che ci rende grandi!
Quindi sì, continuo a ritenere che PLAY sia la fiera più rappresentativa della diffusione del gioco da tavolo, senza nulla togliere a tutte le altre bellissime manifestazioni italiane, ma PLAY e La Tana dei Goblin si sono guadagnati questo riconoscimento in quindici edizioni di impegno, passione, sacrifici, collaborazione e soprattutto tantissimo divertimento.
Chiudo quindi questa lunga carrellata con i doverosi ringraziamenti a tutti i nostri fantastici volontari: chi è venuto ad aiutarci per un turno, chi non si è mai staccato dal bancone verde, chi non era nemmeno previsto ma si è fermato ad aiutare, chi è venuto solo per supportarci in tutte le operazioni logistiche, chi è entrato in fiera il giovedì mattina ed è uscito la domenica sera e anche chi lavora su tutta l’organizzazione da mesi prima: GRAZIE A TUTTI VOI!
Siamo La Tana dei Goblin, siamo orgogliosi di aver dimostrato che il padiglione Ludoteca è la meta più ambita di PLAY e vi aspettiamo a giocare ai prossimi eventi delle nostre affiliate e a PLAY 2025!