Bell'articolo. Letto di prima mattina. Aspetto il downtime che e' effettivamente veramente noioso. Da noi dipende molto dal gioco. Ce ne sono alcuni in cui tutto procede alla velocita' della luce, altri meno. Nel nostro gruppo pesa molto anche quante volte abbiamo giocato ad un gioco, prendendoci la mano e capendo dove si va a parare aiuta molto a velocizzare le partite.
Noto anche come: Analysis Paralysis
DEFINIZIONE: difetto per il quale il singolo giocatore si trova spiazzato di fronte al numero o alla profondità delle opzioni di gioco e non riesce a decidere la propria mossa in un tempo proporzionato al flusso di gioco.
Specifiche del difetto
Si verifica nei giochi in cui le opzioni sono troppe, troppo equivalenti e troppo gravide di conseguenze per essere analizzate efficacemente in termini accettabili di ragionamento e di tempo speso.
Anche se è un difetto che si imputa ad alcuni giocatori che ne sono più affetti, spesso sono i giochi stessi a favorire o limitare questo tipo di problema.
Il giocatore tipicamente blocca il proprio turno a pensare alle mosse da fare, incapace di decidere, ricorrendo a ripensamenti ed “undo” (mosse abbozzate o fatte e subito ritirate), alterando il normale flusso di gioco e interrompendo il ritmo della partita.
Dove ci sono troppe scelte, di turno in turno, semplicemente il giocatore passa molto tempo a vagliarle e analizzarle tutte. Per cui, anche se la singola scelta è limitata come profondità strategica, il loro numero è talmente elevato da condurre a paralisi da analisi semplicemente per una questione di quantità.
Specularmente si può avere paralisi da analisi anche in presenza di poche azioni, ma tutte ugualmente profonde e incisive nel prosieguo della partita. In questo caso la paralisi da analisi deriva dalla qualità delle stesse.
Un altro fattore che aggrava la paralisi da analisi è il fatto che la situazione in tavola cambi rapidamente e significativamente da un turno di gioco all'altro. In questo caso il giocatore non ha la possibilità di vagliare la situazione e programmare il proprio turno mentre giocano gli avversari, ma deve necessariamente formulare i propri piani quando ritocca a lui, aggiungendo facilmente al gioco quello che è l'alleato più pericoloso della paralisi da analisi: il difetto di downtime.Esempi
La Festa per Odino è un caso tipico di possibile paralisi da analisi per quantità di scelte date al giocatore, tutte assieme, fin dall'inizio della partita (sono circa sessanta).
Anche un gioco molto più leggero come Five Tribes induce a forte paralisi da analisi a inizio partita, quando il tabellone è densissimo di possibili mosse, ed analizzarle tutte porta via molto tempo.
Un percorso opposto lo segue Le Havre, che ha all'inizio meno scelte, che si vanno poi moltiplicando nel corso della partita, inducendo una sempre maggiore paralisi da analisi.
Black Rose Wars è un esempio in cui le scelte sono molte (quantità), ma hanno anche un impatto qualitativo rilevante nel corso del round e non solo: spesso molte sembrano assolutamente equivalenti (del resto non sono prese da mazzi che evolvono, ma sono sempre gli stessi) ed è il giocatore che deve decidere una linea di condotta.
Questa apparente equivalenza di importanza tra le scelte da effettuare è nota anche come “opacità” di gioco ed è ben evidente ad esempio nei giochi della serie Pax di Eklund, che richiedono molto tempo per essere interpretati correttamente.
In The Great Zimbabwe il giocatore ha a disposizione solo tre azioni possibili più una accessoria, ma il loro peso nella partita è talmente elevato e gravido di conseguenze a lungo termine da indurre facilmente a paralisi da analisi.
Anche Lignum è un gioco che comporta una profonda pianificazione strategica, dato che i propri obiettivi vanno scelti con round di anticipo e poi realizzati. Questo implica un ragionamento a priori nella scelta da fare e poi uno a posteriori per realizzarla.
In Coimbra, per citarne uno più recente, la scelta del dado è critica. Si parte con numero e colore, poi scatta il ragionamento su quale dei quattro spazi azione piazzare, con un diverso ordine per numeri alti o bassi, in alcuni si paga, in altri no, con bonus differenti. Il colore del dado scelto agisce in una fase successiva, influendo su alcuni tracciati. Insomma la meccanica base è densa di un sacco di implicazioni, forse troppe: o ti fermi di fronte a una lunga paralisi da analisi, o giochi un po' a sentimento, mortificando così la sua natura di gestionale.
Come evitare la paralisi da analisi
Dagli esempi sopra, si capisce che il sistema migliore per limitare la paralisi da analisi sia agire sulla quantità o sulla qualità delle scelte, meglio su entrambi. Questo almeno per giochi con un target familiare o casual, per il quale la paralisi da analisi è meno tollerata.
Nell'ambito gamer si può indulgere maggiormente al difetto, soprattutto perdonando la qualità delle scelte, che dona maggiore profondità strategica, piuttosto che la mera quantità.
Esempi di giochi per gamer, con un'adeguata profondità, che arginano la paralisi da analisi sono, ad esempio, quelli col sistema a rotella di Mac Gerdts, che fornisce tre sole opzioni per volta (le altre pagando) e ogni azioni è di solito immediata ed elementare; similmente i giochi della Stonemaier Games procedono spesso per microazioni e senza interruzioni, con conseguenze istantanee e chiare.
In Luxor, di Rudiger Dorn, viene usato un sistema originale e semplice per ridurre le scelte senza compromettere la programmazione. È un gioco di gestione mano dal turno semplicissimo: giochi carta, muovi, ne peschi una nuova per riportare la tua mano a cinque. Delle cinque carte che hai in mano puoi usare solo quella all'estremità destra o quella a sinistra. Quando a fine turno riporti la mano a cinque, metti quella nuova al centro delle quattro che ti sono rimaste. In questo modo riduci le scelte per il turno in corso a due carte su cinque. Sulle altre tre ragioni a breve termine, nel turno degli avversari, per i round successivi.
Conclusione
Già che lo abbiamo nominato, la prossima volta presenteremo il braccio destro della paralisi da analisi, il suo fidato compare, la sua oscura metà: il downtime.
Si ringrazia tutto il gruppo del Goblin Magnifico per la consulenza e in particolare Matteo "Iugal" Franceschet per la revisione.