Titolo | Voto gioco | Commento | Data commento | |
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Village | 6,0 | Gioco valido che tenta la strada dell'originalità in diverse meccaniche, però l'insieme non mi ha entusiasmato. Attualmente nell'affollato panorama dei gestionali credo si debba fare molto di più per riuscire a spiccare. Le idee interessanti si infrangono su una scalabilità limitata a 3/4 giocatori, su una grafica non particolarmente brillante e sui soliti cubetti qui utilizzati nella doppia veste di marker azione e risorse. Il tentativo di restare attaccati all'ambientazione si avverte ma non spicca sullo sfondo matematico del gioco. | 12/05/2012 | |
A Castle for All Seasons | 6,0 | Niente di nuovo, classico gioco di piazzamento e gestione risorse, piacevole ma nulla di più. Bella la grafica e i materiali ma manca di longevità, nonostante i due tabelloni diversi. Scala bene il numero di giocatori pur se il limite massimo di 4 è un po’ limitante per un gioco di questo tipo. Punto di forza è la durata molto contenuta (entro i 45 minuti) che lo rende un “tappabuchi” di livello superiore alla maggior parte dei giochi di carte per chiudere una serata. | 22/04/2010 | |
Thurn and Taxis | 6,0 | Gioco carino, semplice, per tutti. Gira bene e si lascia giocare volentieri anche se non colpisce particolarmente in nessun aspetto. Piuttosto freddo, astratto e con scarsa interazione fra i giocatori, ha però il pregio di non durare più di un’ora e scalare bene dai 2 ai 4 giocatori. Carina la grafica e i materiali. Dopo diverse partite si ha la sensazione che ci sia una strategia vincente rispetto alle altre. | 22/04/2010 | |
Lungarno | 6,0 | Votare e commentare Lungarno usando il metro di Agricola, Caylus o Puerto Rico mi pare poco onesto, si tratta di un gioco con un suo target ben definito: famiglie e neofiti. | 17/05/2010 | |
Olympus | 6,0 | Voto di protesta. Il gioco è davvero molto bello, meriterebbe almeno un 8. Ha poche e semplici regole a dispetto di una notevole profondità strategica e questo lo rende proponibile anche ai giocatori meno esperti. Le scelte da fare sono molte e si ha sempre una possibilità di ottenere punti vittoria. Non ci sono tempi morti e l'interazione indiretta è costante, inoltre c'è possibilità di interagire direttamente contro gli avversari, lasciando comunque al gruppo di gioco stesso l'opportunità di scegliere o meno un approccio aggressivo. L'ambientazione inoltre è affascinante e abbastanza presente nel gioco. Nonostante questo trovo indecente che un gioco di questo livello, di questa tiratura e di questo prezzo (50 euro) sia confezionato in modo tanto superficiale. | 30/12/2010 | |
Myrmes | 6,0 | Sarebbe un sei e mezzo ma arrotondo per difetto perchè se è vero che il gioco funziona, è anche vero che risulta monostrategia per due o tre turni, dopodichè procede senza nessun particolare acuto. Piazzamento lavoratori con un paio di idee originali che però non cambiano il succo del gioco. Ambientazione originale che per la tipologia è anche abbastanza sentita, la grafica però lascia a desiderare con un tabellone parecchio confuso. Le formiche di plastica servono solo a ingolosire il giocatore ma si rivelano totalmente inutili nella partita, gli altri materiali invece sono del tutto anonimi. Negli ultimi turni inoltre diventa freddo e calcoloso rischiando l'analisi-paralisi. | 17/12/2012 | |
Love Letter | 6,0 | Gioco astratto, veloce nella singola manche, piacevole ma niente di più. Sembra di giocare la versione molto light di Palast. In 2 giocatori risulta inutile, in 3 o 4 gira bene ma per finire la partita con tutti i cubi previsti serve più tempo di quello che sembra e di quello che sarebbe opportuno, perchè in realtà il gioco spesso non presenta vere e proprie scelte ma decisioni obbligate. Carina l'idea del sacchetto che dà al gioco la sua caratteristica migliore: la possibilità di esser portato ovonque facilmente. | 27/12/2012 | |
Bora Bora | 6,0 | Feld si conferma autore di spicco nella categoria dei giochi "matematici". Bora Bora, pur essendo molto migliore di altri suoi titoli e probabilmente secondo solo a "nell'anno del dragone" per quanto riguarda la sua produzione, resta un titolo fortemente calcoloso e privo di qualsiasi ambientazione. La grafica colorata non basta di certo a farti sentire a Bora Bora e la quantità di calcoli da fare fa perdere troppo presto il senso di quello che c'è disegnato sui tanti token e sulla piccola plancia. Il gioco è molto articolato e con qualche meccanica nuova, pertanto richiede diverse partite per essere padroneggiato, il problema è che per far venire voglia di rigiocarlo dovrebbe rivelarsi divertente e con me questo non gli è riuscito. | 11/04/2013 | |
Red November | 6,0 | Gioco senza eccessive pretese, per passare un pò di tempo a prendersi in giro sul tema "stiamo morendo tutti e tu non sai nemmeno usare un piede di porco". | 24/12/2008 | |
Tash-Kalar: Arena of Legends | 6,0 | Gioco di scacchiera astratto, tarato su due giocatori con una grafica brutta (non bastano delle belle immagini in un terzo delle carte se il resto sono quadrettati e spade stilizzate). Il gioco gira alla perfezione ma la sensazione è che CGE in un anno in cui non aveva giochi importanti da presentare a Essen abbia fatto tirare fuori un prototipo dal cassetto di Vlaada convinta che il suo nome vendesse a prescindere dal gioco. E così è stato. In definitiva un gioco che funziona ma che non si capisce perché dovrebbe essere preferito a una partita a scacchi. | 11/12/2013 | |
Guildhall | 5,0 | La meccanica sarebbe anche carina pur essendo assolutamente astratta, il problema è che il gioco sembra non essere stato approfondito prima della pubblicazione fermandosi a una buona idea senza valutare gli aspetti negativi che ne rovinano l'esperienza di gioco. Le partite sono davvero troppo lunghe per l'esperienza che offrono, lunghi anche i tempi morti soprattutto in relazione al fatto che è impossibile programmare il proprio turno prima di aver visto il modo in cui gli avversari distruggeranno il tuo tentativo di strategia. E questa non è una possibilità, è una frustrante certezza che avviene turno dopo turno. | 29/01/2014 | |
Power Grid: Factory Manager | 5,0 | Fatta una sola partita ma il gioco mi ha molto deluso. Tutto calcolo, il che ci potrebbe anche stare se non avesse i turni di gioco strutturati in modo così distaccato gli uni dagli altri. Quando un giocatore acquista i vari macchinari gli altri aspettano un tempo molto lungo per via dei numerosi calcoli da fare e nel frattempo non possono fare altro, nemmeno progettare strategie, perchè non sanno cosa gli arriverà, o ancora peggio perchè hanno già comprato. Il gioco quindi diventa una sorta di calcolo solitario pieno di tempi morti. Inoltre il gioco non sembra avere molta longevità a causa delle poche variabili. | 02/02/2010 | |
Valdora | 5,0 | Gioco noioso e ripetitivo, senza spunti particolari né mordente. Si passa tutto il tempo a girare intorno prendendo gemme in un punto e consegnandole in un altro. Profondità strategica molto bassa, il tutto si riduce solo a scegliere cosa far prima e cosa far dopo. La durata non è nemmeno troppo contenuta perché supera abbondantemente l’ora di gioco. Il suo pregio sta nell’essere molto adatto ai giocatori occasionali, in quanto ha poche regole, si gioca con leggerezza e ha dei bei materiali. | 22/04/2010 | |
Escape: The Curse of the Temple | 5,0 | 10 minuti di caos più o meno guidato da qualche regola. Per carità anche divertente per una partita ogni tanto ma giocare è qualcosa di diverso. Qui non c'è testa, non c'è vera collaborazione pur essendo un collaborativo, non ci sono scelte, si torna ai divertimenti da bambini quando il massimo era "vediamo chi arriva prima alla panchina". Là si correva e basta per 30 secondi, qui si tirano i dadi e basta per 10 minuti. Personalmente credo che questo non possa bastare e soprattutto credo che questo non possa valere il prezzo richiesto dalla queen. | 27/11/2012 | |
Il Vecchio | 5,0 | Gioco già visto, senza idee nuove, ripetitivo e freddissimo. L'azione unica a turno si avverte come una limitazione e una reale pianificazione è impossibile perché tutto dipende fortemente dal turno degli altri giocatori. Il vecchio rientra in quella ampia fascia di giochi anonimi che nulla aggiungono al panorama ludico, da qualunque punto di vista si voglia guardarlo c'è qualcosa di molto meglio a cui giocare. Inoltre graficamente lo trovo bruttissimo, si è cercato di dargli una grafica "aristocratica", si è riuscito solo a dargli una grafica confusionaria e piatta come del resto è tutto il gioco. | 12/05/2013 | |
Lupusburg | 4,0 | Gioco senza identità e privo di senso. Brutto. Il lupo sa di aver perso appena scopre il proprio ruolo, gli altri giocatori procedono a caso senza saper cosa fare e senza poter applicare nessun tipo di strategia. L'unica nota positiva sono i siparietti che si creano nello svolgimento delle (inutili) discussioni. | 07/12/2009 | |
Kraby | 4,0 | A me ha annoiato tantissimo. Ci ho fatto una sola partita ma il gioco non mi ha suscitato nessun interesse nè alcun sospetto che giocandolo di più possa far valere doti nascoste. Pur se i granchietti di plastica sono molto carini non bastano a risollevare le sorti di un gioco monotono, piatto e privo di elementi divertenti o originali. | 03/04/2010 | |
Kingdom Builder | 4,0 | Non capisco i consensi ricevuti da questo gioco. In una parola: insulso. Piatto, astratto, infinitamente casuale, ripetitivo, in alcune configurazioni decisamente troppo lungo, con dei materiali appena mediocri, una mappa che da metà partita in poi diventa caotica e dispersiva e l'impossibilità di fare qualsiasi tipo di pianificazione. Per non contare il conteggio dei punti che, con alcuni obiettivi, diventa una tortura. Ci sono vagonate di giochi Entry Level che almeno sono divertenti o vagamente strategici o che hanno dei bei materiali o un'ambientazione affascinante. A mio modo di vedere Kingdom Builder non possiede nessuna di queste caratteristiche. | 07/09/2012 | |
Tokaido | 4,0 | Un gioco che si gioca da solo, l'unico sforzo che deve fare il giocatore è quello di allungare il braccio e muovere il puzzillo nell'unico posto possibile, quando proprio gli avvenimenti precipitano si può dover scegliere tra due possibilità diverse similmente convenienti. Ma sono casi rari. La grafica mi piace, è curata ed è il vero punto forte di un gioco che resta solo apparenza. Giocata la mia seconda e spero ultima partita. Abbasso il voto da 5 a 4 perchè in questo gioco il gioco proprio non c'è, si può investire il proprio tempo in maniera migliore. Un esercizio di grafica per attirare gli sguardi dei curiosi. | 11/04/2013 | |
Smash Up | 4,0 | Io davvero non capisco i voti alti a questo gioco. In ogni turno puoi giocare una carta per ognuna delle due tipologie presenti a meno di eccezioni presenti sul testo della carta. E ogni carta di eccezioni ne ha almeno una. Così passi il tempo a leggere tutte le carte in mano, poi a rileggere per cercare di pensare alla sequenza migliore per calarle e infine ti rendi conto che tocca a te da troppo tempo e giochi una carta qualsiasi. Probabilmente conoscendo bene gli effetti delle carte il gioco diventa più fluido, ma non vedo perché si dovrebbe giocare a Smash up così tanto da imparare le carte. | 27/11/2013 | |
CV | 3,0 | Voce fuori dal coro. Ad Essen ho costretto degli amici a sederci e provarlo perché mi intrigava molto l'idea di costruire il curriculum vitae. Dopo poco ci siamo alzati e non mi hanno più parlato per tutto il pomeriggio. E' sembrato un gioco insulso, dove si tirano dadi per prendere carte che valgono come altri dadi. L'idea del Curriculum viene subito sepolta da faccette sorridenti e tristi e lo scopo del gioco diviene presto quello di farlo finire il prima possibile. | 09/12/2013 | |
Heroica: Fortaan | 1,0 | Heroica non è un gioco per bambini ma un Giocattolo per bambini. La Lego ci ha fatto divertire tutti con le sue costruzioni e sotto quell'aspetto è uno dei principali creatori di divertimento, ma non vedo questo cosa c'entri con i giochi da tavola. Recensiremmo anche Barbie e la sua Casa delle Meraviglie se ci aggiungessero un dado che a seconda del risultato indichi quale vestito deve indossare Barbie? | 26/03/2012 |