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Senza infamia e senza lode
Have you ever wondered who you would have been if your life had gone differently? How would you direct your life if everything were up to you? Maybe you would be a magician, or travel around the world? Or maybe big business tempts you, and your goal would be to earn a million dollars?
"CV" means curriculum vitae – your resume – and in the dice and card game CV you will lead a character through his entire life, making many choices about friends, relations, jobs and activities. Everything is possible: a dream job, new relationships and skills. You can be whoever you want!
Gameplay is built around the Yahtzee-style dice rolling and re-rolling system. On their dice, players are trying to roll sets of symbols that allow them to acquire cards; each round these cards give benefits of some kind, such as new symbols and special abilities. At the end of the game, each kind of card scores points for the player.
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Personalmente non concordo con le critiche e la bassa considerazione che molti riservano a questo gioco, che ho trovato piacevole, divertente, ambientato e forse solo appena un po' lungo. Il concetto è intrigante e abbastanza originale, dato che a parte Friese Freund Fette Feten di Friese non ci sono molti titoli che abbiano affrontato questo tema, che risulta ben integrato sebbene in meccaniche che non hanno praticamente nulla di nuovo. Tuttavia, sempre a mio modesto parere, il gioco scorre più fluido e coinvolgente rispetto a FFFF senza bisogno di andare a rileggersi il regolamento, lineare e intuitivo, e gli eventi della vita sono effettivamente divertenti per chi è disposto a farsi coinvolgere e non vede solo il lato meccanico del titolo.
La fortuna certamente c'è e conta, sia per le carte che si hanno a disposizione su cui giocare, che cambiano con una certa rapidità, sia perché alla fine è una gestione di lanci di dado, quindi non è particolarmente adatto alla strategia, ma piuttosto richiede di saper individuare di volta in volta le combinazioni più vantaggiose in base a ciò di cui si dispone. Un minimo di strategia ci può comunque essere nel dotarsi nelle fasi giovanili di risultati aggiuntivi che serviranno nella maturità e nella vecchiaia quando le carte avranno costi (e bonus) più sostanziosi, quindi alla fine un titolo che se non fa gridare al miracolo è comunque valido e degno di essere almeno provato. Il solo difetto a mio parere è la durata un po' lunga per un gioco che dovrebbe essere più leggero anche sotto questo aspetto, inoltre non vedo grandi motivi per limitarlo a quattro giocatori al massimo, dato che con cinque non cambierebbe radicalmente e forse durerebbe addirittura meno, senza grandi sconvolgimenti.
Per onestà devo comunque dire che io l'ho giocato con l'espansione, quindi con le carte Fato e Gossip che sono secondo me determinanti nel fornire ulteriori possibilità e grazie alle quali difficilmente ci si trova in stallo nell'utilizzo dei risultati ottenuti con i dadi. Personalmente non so se mi piacerebbe altrettanto senza l'espansione, questo credo sia corretto sottolinearlo. Per il resto io un 7 pieno glielo do senza problemi.
Il gioco appare leggerino e poco profondo, almeno fino a quando non si comincia ad inanellare combo e a capire il senso delle carte e il riferimento ai simboli. Risulta forse un po’ calcoloso durante l’acquisto delle carte, e alcuni turni risultano un po’ lenti, ma il risultato è carino, visto che vengono fuori delle storie personali carine. E poi è bello vedere come sono tradotte in simboli. Un gioco tutto da scoprire!
Nella partita di ieri ero abbastanza salutista (andavo a correre, in palestra, viaggiavo), ma non avevo relazioni sociali. Tra i miei averi annovero il monociclo, il motorino un appartamento e la macchina sportiva.
Come lavoro sono passato da libero professionista a manager, e ho finito come Amministratore delegato. Verso la fine ho fatto l’università per gli anziani dove ho intessuto i primi rapporti sociali. Tristezza…
Direi che per originalità, illustrazioni, componenti e semplicità merita un 7 pieno.
Ehm... dove lo metto il voto? :)
Voce fuori dal coro. Ad Essen ho costretto degli amici a sederci e provarlo perché mi intrigava molto l'idea di costruire il curriculum vitae. Dopo poco ci siamo alzati e non mi hanno più parlato per tutto il pomeriggio. E' sembrato un gioco insulso, dove si tirano dadi per prendere carte che valgono come altri dadi. L'idea del Curriculum viene subito sepolta da faccette sorridenti e tristi e lo scopo del gioco diviene presto quello di farlo finire il prima possibile.
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