Terminator Genisys: Rise of the Resistance – recensione

Tratto dal film, ecco il gioco da tavolo, in italiano, in cui affronteremo le macchine, per la sopravvivenza dell'umanità in un prossimo futuro.

Voto recensore:
7,5

Riesco a procurarmi l'ormai esaurito Terminator Genisys su Vinted, a buon prezzo, perché il precedente proprietario aveva massacrato le miniature, già di loro parecchio fragili (e bruttine). 
Era da tempo che avevo intenzione di giocarlo e approfondirlo, perché avevo fatto la prima missione un paio di anni fa e mi aveva lasciato buone impressioni.

Terminator Genisys è un cooperativo puro, american, con una struttura a campagna di sette scenari (ma sono giocabili anche singolarmente), per 1-4 giocatori, della durata di 60-90 minuti a partita, con meccaniche di gestione dadi, tiro dadi, movimento su griglia esagonale, poteri variabili.

Come si gioca a Terminator Genisys

Ciascun giocatore sceglie un personaggio e prende l'equipaggiamento, le armi e i quattro dadi azione corrispondenti.
Si allestisce lo scenario e si creano tante file di nemici quanti sono i giocatori, come indicato. Ogni fila avrà una basetta del colore del giocatore e i nemici sono ordinati dal primo all'ultimo a entrare in campo. Quando un nemico viene distrutto, si rimette in questa fila, all'ultimo posto disponibile.

Ogni missione specifica cosa occorre fare per vincere mentre, di solito, si perde quando tutti i personaggi sono a terra.

Il turno è libero, nel senso che ciascuno può agire nell'ordine desiderato, ma ogni giocatore deve terminare il proprio turno prima che un altro possa iniziare il proprio.
Il singolo giocatore tira quattro dadi e poi li spende per fare azioni collocandoli sulla sua scheda personaggio, sulle sue armi, sull'equipaggiamento o sulle abilità speciali. Alcuni spazi sono liberi (ovvero va bene qualsiasi dado), altri richiedono un valore specifico, altri ancora danno dei vantaggi se sfruttati con un risultato più alto.
Qualche esempio tra le mosse più comuni:
  • Muovere. Ti sposti di un numero di esagoni pari al risultato del dado usato.
  • Sparare. Molte armi forniscono un vantaggio se usi dei 5 o dei 6.
  • Aprire una cassa di equipaggiamenti. Richiede un valore di 4 o più.
  • Curarsi/curare un compagno a terra. Va bene qualsiasi dado.

Gli scontri a fuoco si risolvono con dei dadi provvisti di simboli: colpi a segno, attivazione di abilità speciali, reazione nemica. Il simbolo della reazione fa attivare il nemico colpito (se non muore prima) ed è anche quello che le macchine usano quando sparano a loro volta.

Dopo il turno di ogni giocatore si attivano tutti i nemici con la basetta del suo colore. Quindi prima entrano i rinforzi (anche qui si lanciano dadi), poi si muovono verso il personaggio più vicino e infine sparano. 
Ogni eroe ha tre ferite di base, alla quarta è a terra e potrà solo strisciare, ovvero usare i risultati “1” lanciati con i suoi dadi. Deve attendere che un compagno lo raggiunga e lo curi per rialzarsi e agire normalmente.

Materiali

Paradossalmente sono il punto dolente del gioco. Intendiamoci, carte e plance di cartone sono a posto, ma le miniature, che di solito sono il pezzo forte di questi titoli, qui sono un disastro. Il problema principale è l'innesto con la basetta, aggravato dal fatto che le basette sono continuamente sollecitate dall'inserimento di quelle colorate in silicone, per associare ogni nemico a un personaggio. Comunque, con un po' di colla e d'ingegno si risolve.

L'iconografia è buona, ma tenete presente che il gioco è comunque dipendente dalla lingua.

Setup abbastanza lento, ma nulla di insormontabile.
Consiglio anche di buttare via l'inserto in plastica e riorganizzare la scatola.

Regolamento

Buono, anche se alcuni passaggi potevano essere spiegati meglio e con qualche esempio in più. Il gioco non è comunque difficile, in generale, per cui non emergono grossi problemi.

Ambientazione 

Sicuramente non il film più iconico della serie, ma probabilmente quello che si prestava meglio per un gioco di questo genere. Diciamo che l'IP è forte solo presso un certo tipo di pubblico (la mia generazione e nemmeno tutti) e sono però solo i primi due film a essere davvero rimasti nel cuore degli appassionati. Forse anche per questo, il gioco da tavolo che ho tra le mani non ha riscosso questo gran successo. Quindi ambientazione azzeccata, ma un po' debole in partenza.

Considerazioni

Veniamo subito al sodo e alla parte originale del gioco: l'attivazione nemica. Il twist di Terminator Genisys sta tutto qui: ogni nemico agirà dopo che ha agito uno specifico personaggio. Non è tutto così prevedibile però (dopotutto è un american): prima che agiscano, si lanciano i dadi per i rinforzi e potrebbe capitare di veder spuntare qualcuno proprio dove non si voleva.

In ogni caso il sistema funziona bene per due motivi:

  1. mantiene una pressione costante, costringendo i giocatori a una continua rivalutazione del da farsi e aggiungendo profondità tattica al piano strategico generale;
  2. aumenta la profondità del gameplay e la collaborazione al tavolo, dato che ci sarà sempre da ragionare su chi è conveniente attivare prima e chi dopo, per minimizzare e rischi e procedere con la missione.

Il tutto si mantiene poi molto rapido e fluido, perché le attivazioni nemiche sono semplici ed elementari e scongiurano il bookkeeping.
L'obiettivo è quindi raggiunto in pieno e, per certi versi, mi ha ricordato Gears of War, con le dovute differenze.

Interazione e scalabilità, qui, vanno a braccetto. Non solo occorrerà collaborare per formulare un piano e per affrontare, di turno in turno, attivazioni e nemici nel miglior modo possibile. Ma qui c'è letteralmente da tirar su i propri compagni da terra. Nel primo scenario giocato, in tre, ci siamo separati pensando di chiudere il tutto rapidamente e invece, appena uno è andato a terra, è stato tutto un cercare di ricongiungersi per tirarlo su, con un sacco di problemi.

La cosa migliore è andare almeno a coppie e mai isolati. Ecco perché in quattro è probabilmente la sua configurazione migliore: in questo modo è possibile procedere a coppie, completando più rapidamente gli obiettivi e, al contempo, rimanendo “coperti” da un compagno. In ogni caso, l'ho provato anche in tre e in due giocatori e funziona molto bene comunque, anche perché il numero dei nemici scala di conseguenza.

In un gioco del genere, con tutte le informazioni pubbliche e la necessità di agire coordinati, è sempre possibile che si manifesti il giocatore alfa, dato che il sistema non fa nulla per prevenirlo. E in effetti, più di una volta, con giocatori meno esperti, mi sono trovato a guidarne istintivamente le mosse.

Efficace e immediato anche il sistema delle coperture che, se sfruttate, danno un preziosissimo riparo dai primi colpi nemici. Funzionano infatti, banalmente, come un aumento provvisorio dei punti vita a disposizione dell'eroe e vengono distrutte non appena raggiungono il loro limite.

La meccanica base – i dadi usati come modulatori di azioni – si è già vista in altri titoli (es: Warhammer Quest: Silver Tower). Non la amo particolarmente, ma funziona e dà la giusta incertezza alla performance del proprio personaggio. Ho particolarmente apprezzato, in questo frangente, la seppur piccola possibilità di agire anche da parte di chi si trova a terra ferito, utilizzando almeno gli “1” eventualmente lanciati.
 
Infine... la fortuna. Qui dovete rassegnarvi non solo a lanciare tanti dadi, ma anche al fatto che ogni tipo potrebbe essere mortale, o quasi. Si lancia tanto e si lancia pesante, perciò siete avvisati.

Conclusione

Non dico sia un capolavoro ma, per ambientazione, meccaniche e dinamiche, questo Terminator Genisys è un ottimo candidato alla libreria di ogni giocatore american.

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Commenti

Concordo. W Terminator!

Per me è proprio un piccolo capolavoro, invece, tra i pochi giochi che avrei sempre voglia di intavolarlo (e questo, nonostante il tempo di setup tra i più lunghi, al momento, tra i giochi che possiedo).

Non è innovativo? Poco male, quello che deve fare lo fa alla grande. Le miniature sono così così, ma pazienza, il gioco c'è ed evoca epicità e tensione come i due primi film, e questo è quanto basta per farne un gioiello.

Agz: comprato, provato, recensito... e rimesso su Vinted! 😉

Ahi ahi ahi... voto totale 7,5 ? Della serie: stesso voto dato a Rising Sun ? C'è qualcosa che non quadra... o qualche quadra che non cosa 😜 

Battute a parte, il voto viene dato da diversi fattori, che normalmente sono ben analizzati e ponderati, ma anche dalla percezione soggettiva del recensore, sebbene neutra e distaccata. Come mia modesta opinione, Rising Sun, per quanto sia un gioco totalmente differente, è dieci spanne superiore. Ma è, come sempre, un' ottima recensione, forse un poco prolissa, e, per un recensore come te, abbastanza indicativa di uno smunto entusiasmo. E ciò la dice lunga su questo (comunque) discreto giuoco. Peccato per il voto finale, troppo simile ad un Must come Rising Sun (sempre mia modesta opinione, ovviamente). Agzaroth, nulla di personale, per me rimani sempre un grande 💪!!!

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