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Designed by Glenn Drover, this boardgame allows you to revisit the age of exploration and discovery. Take on the role of a colonial power seeking fame, glory, and riches in the New World. As you proceed through three ages, you can launch expeditions of discovery, colonize regions, expand your merchant fleet, build capitol buildings that give your nation distinct advantages, develop your economy, and, if necessary, declare war.
Though originally published for 5 players, the game is playable by 6 with the original components and board configuration with addition of a set of figures in another color. This was originally offered as an "expansion" and an incentive to pre-order the game. A 6 player expansion is also in the Glenn Drover's Empires: Builder Expansion, along with new capital buildings and National Advantage tiles.
Not to be confused with Age of Discovery.
Per questo gioco non ci sono eventi, se vuoi puoi contattare la redazione per pubblicare degli eventi collegati a questo gioco.
Dopo 2 sole partite mi pare un gioco rapido e che propone con un'ottima componentistica un sistema di gioco valido, seppur non particolarmente originale.
In realtà il vero punto forte del gioco sono gli edifici: scegliendone uno piuttosto che l'altro indirizzerete il vostro gioco verso un tipo di strategia, da perseguire e esaltare con le scelte successive.
L'unico difetto del gioco mi pare la fase di esplorazione dove la pesca della carta o della tessera può regalare o togliere preziosi punti e soldi a chi rischia una partenza azzardata e riuscita o a chi ne fa una sicura e trova una tessera povera di nemici e bottino.
Mi ha dato comunque meno fastidio di quanto pensassi in prima istanza. Mi riservo la possibilità di abbassare di un punto l'alto giudizio se riscontro difetti nascosti nelle prossime partite.
Anche se per il momento l'ho giocato una sola volta, credo di poter valutare correttamente questo titolo inserendolo fra i giochi che vanno assolutamente provati e che molto probabilmente lasceranno un'ottima impressione nella maggioranza dei giocatori. Devo dire che, inizialmente, non ero particolarmente attratto per via della discrepanza che ho riscontrato fra l'impressione da "giocone consuma-cervello" data dalla copertina rispetto a quel che in realtà si rivela essere un gioco semplice, breve, alla portata di tutti e soprattutto divertente.
Concordo con quanti hanno individuato delle similitudini con Puerto Rico e per certi versi con Caylus, tuttavia devo precisare che rispetto a quest'ultimo mi è piaciuto certamente di più. Il mix di german e american style è più che riuscito e contribuisce a una valutazione globale sicuramente positiva. Se da un lato le meccaniche non sono originali e in quasi tutti i casi risultano già viste in altri titoli, il modo in cui esse sono poi accorpate in un'ambientazione finalmente consistente, e quel minimo di fortuna che occorre nelle scoperte, portano ad un gioco meno freddo e cervellotico di quanto si sia visto ultimamente in giro (soprattutto sotto il panorama tedesco). La durata del gioco è assolutamente tollerabile, la complessità lo rende adatto anche a giocatori occasionali e la componentistica è certamente ottima e di buon effetto, adatta a coinvolgere anche chi si lascia convincere particolarmente da questo aspetto più che da altri. Non posso evitare di citare le monete, in assoluto le migliori che abbia mai trovato in un gioco: maneggiarle e sentire il rumore che producono è già di per sé un'esperienza!
Parlando dei difetti, ho trovato invece poco adatte le carte, troppo sottili e delicate, così come il cartoncino usato per la scatola (almeno la copertina) che è a mio parere troppo leggero e si imbarca troppo facilmente. Anche la mappa, nonostante sia molto bella, poteva essere a mio parere più leggibile, ma soprattutto gli spazi sono un po' limitati per contenere tutti i pezzi che vi si accumulano (anche solo le tessere discovery in alcuni casi). In particolare, la traccia segnapunti lungo il bordo è sostanzialmente inutilizzabile, con caselle praticamente inesistenti e in alcuni casi anche poco visibili per via della grafica... un esempio di american style che ha prevalso un po' troppo sul lato german?
Sicuramente un buon, solido gioco che combina una realizzazione grafica "americana" con meccaniche tedesche.
L'ordine di uscita degli edifici, specialmente nell'ultima era, e la parte di esplorazione, possono rendere la partita totalmente dipendente dal caso. Per me non è un difetto... mi fa sorridere che giocatori che normalmente scappino urlando quando vedono un dado non considerino come "pesante fattore di fortuna" la pesca di un edificio piuttosto che un altro.
Buon gioco.
Pregi: Materiali molto buoni, tattico non basato sulla fortuna. Chi sbaglia paga. Un Puertorico con alcune fasi in più (in particolare la possibilità di fare guerra agli altri)
Difetti: Occorre essere concentrati a giocare. L'errore si paga pesantemente e questo può non piacere. No fortuna ed interazione con gli altri giocatori.
Il titolo si fa giocare ed "ha un suo perchè".
Purtroppo una meccanica non troppo originale, una realizzaione grafica discutibile (il segnapunti di cornice alla mappa, le dimensioni delle tessere scoperta rispetto alla plancia e le pedine difficilmente distinguibili le une dalle altre) ed una piccola presenza del fattore alea (soprattutto nella fase discovery) non lo fanno entrare tra i miei giochi preferiti.
In ogni caso un 8 meritato.
- [Autore del commento: JesseCuster]
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