korie
Novizio








simone":1icjnckh ha scritto:Le aziende italiane fanno solo il loro lavoro con ricarichi del 40% molto spesso, quindi hanno i loro buoni motivi per tradurre i giochi, nessun miracolo, solo lavoro
Appunto. Non ci si guadagna a fare la traduzione di un gioco in italiano. Ogni gioco ha costi diretti che sono indipendenti dal numero di copie. Quindi se il gioco non arriva alle sua 4000-5000 copie, ci si rimette.
Quasi tutti i giochi tradotti funzionano cosi'. Le ditte li fanno per avere un catalogo completo, oppure perche' obbligate dal contratto di licenza (che spesso IMPONE la stampa di X copie), oppure perche' hanno gia' fatto i giochi precedenti.
Comunque in generale tradurre un gioco in italiano si fa in perdita. E se ti va fatta bene, pareggi.
Purtroppo il mercato italiano, pur in splendida espansione, non consente di fare queste traduzioni a cuor leggero. Ditte sono FALLITE per aver tradotto UN gioco che poi non ha venduto.
Con una traduzione PRIMA devi pagare i soldi (una montagna) per avere i diritti (sempre che te li diano). POI devi tradurre il gioco. POI lo devi stampare. E tutte queste spese astronomiche vengono fatte PRIMA che i giochi siano venduti. E non si sa bene se ai giocatori piacera'.
Purtroppo dovreste rendervi conto che al mercato italiano manca di netto uno zero (ovvero e' un decimo) di quello che dovrebbe essere per consentire queste cose.
In ogni caso Nexus ha reso disponibili giochi stupendi e per questo sarebbe da ringraziare, anche per il lavoro svolto di traduzioni, che è anni luce lontano (per fortuna) da Stratelibri o EG che ha tradotto capolavori in oscenità ludiche (Puerto, Semenza, BG ecc ecc)
Altro punto in favore di Nexus è che tutt'ora detiene alcuni migliori titoli del mercato mondiale dei GdT a mio avviso, capolavori come Conan, La Guerra dell'Anello o WoW
Qui la faccenda e' al contrario.
La Nexus fa Conan e la Guerra dell'Anello. Di cui poi ha venduto la licenza a FFG. Ma sono giochi Nexus (anche le versioni in inglese sono Nexus).
Speriamo che GU continui con il lavoro di traduzione allo standard qualitativo che ci aveva abituato Nexus, e che si snelliscano le burocrazie di cui parla il buon Korie
Purtroppo non sono burocrazie, ma leggi di mercato (e personalmente a me la cosiddetta legge di mercato mi va vomitare, ma io sono uno stupido idealista).
Non sai quanto mi piacerebbe vedere che il mercato italiano crescesse fino al punto di essere positivo per le aziende che ci operano. Al momento non e' cosi' e molte ditte pubblicano un gioco ANCHE in italiano per spirito patriottico (perche' sono italiane e sarebbe strano che una ditta italiana pubblicasse un gioco in 3 o 4 lingue SENZA l'italiano) e non perche' convenga.
Ora la situazione non tragica. Sta migliorando. Diciamo che oggi vendere un gioco in italia non e' piu' come vendere un frigorifero a un esquimese. Ma anni fa eravamo a quel punto.