Ho letto i numerosi interventi. Alcuni sono intelligenti, altri francamente li trovo a dir poco .... imbarazzanti. Devo necessariamente intervenire e, credetemi, non vorrei farlo, per chiarire alcuni punti:
1) l'informativa riservata da me inviata a tutti gli OPERATORI del settore è finita in questo forum per una incomprensione tra me e Ciro. Avevo capito che intendesse pubblicarla sul suo blog e non qui. Se mi avesse chiesto di pubblicarla in questo forum gli avrei detto di no, perchè non lo ritengo il terreno più adatto per trattare argomenti commerciali. Lo dimostra l'assoluta mancanza di preparazione dimostrata dai primi utenti che hanno risposto. Questo è un forum di GIOCATORI e se io voglio rivolgermi a dei GIOCATORI per spiegargli perchè le cose non vanno bene nel mercato italiano lo faccio in un altro modo, fornendo loro spiegazioni maggiormente comprensibili e più esaustive sull'argomento.
2) già che siamo in ballo balliamo. Elimino immediatamente dal campo dei miei interessi quella fascia di consumatori, purtroppo immancabile, che considera i commercianti non già come dei semplici lavoratori, ma come dei delinquenti che esistono solo con il preciso scopo di rapinare i clienti. Nel ns. settore, oltretutto, è molto ampia la percentuale di commercianti che sono dei veri appassionati di giochi, come dimostra anche (lo posso dire?) la mia storia personale.
3) escludo anche, per mera compassione, coloro che paventano dietro al mio intervento una "difficoltà" peculiare della mia azienda nei confronti di quella che dovrebbe essere, ai loro occhi, una potenziale concorrenza. Quando parlavo di ditte che "ammorbano" internet mi rivolgevo a quelle piccole entità che propongono Magic ed altri giochi di carte a prezzi stracciati, spesso addirittura al costo. Non so francamente chi sia questa Ready2Play, se non per sentito dire. So benissimo che ci sono piccole attività che vendono anche boardgames con la politica del "prezzo più basso", ma non sono certo loro che destabilizzano il mercato. Chi avesse colto nel mio intervento un ipotetico "attacco" a quella specifica realtà è del tutto fuori strada: sono ben altre le cose che preoccupano il mercato!
4) So benissimo che i prezzi dei giochi in Italia sono più alti rispetto ad altri paesi, anche se le differenze, in molti casi, sono meno eclatanti di quello che si può pensare. Se un utente tedesco si collega al mio sito nel periodo in cui è in corso una delle famose "campagne promozionali" penserà che in Italia siamo impazziti nel vendere a certi prezzi. Prendiamo come parametro un gioco di produzione americana e vediamo a quanto viene venduto in Italia, Francia, Germania e Spagna. Se si escludono alcuni casi particolari vi accorgerete che i prezzi non sono poi molto diversi. Un'altra cosa è invece il discorso per i giochi PRODOTTI su licenza nelle varie lingue. Nessuno prende in considerazione, però, che giochi come Agricola o I Coloni in Germania vendono centinaia di migliaia di copie, in Italia se ne stampano da 1.000 a 3.000 alla volta! Qualcuno ha presente la differenza nel costo di produzione per queste diverse tirature? Qualcuno sa che in Italia l'IVA è più alta di tutti i paesi citati? Qualcuno si rende conto che ogni singola voce di spesa (dai trasporti, alle spese bancarie, ai balzelli di ogni tipo) in Italia è più alta che in altri paesi? Qualcuno ha fatto notare che Axis & Allies Anniversary Edition viene venduto in qualche sito a 80 Euro. Nessuno ovviamente si accorge che in altri siti lo si trova a 110-115. Questo gioco costa al pubblico 99 dollari negli USA (+ le tasse che variano di stato in statro) ed ha un costo di trasporto notevole, dato che la scatola è enorme. Non credo che venderlo a 99 Euro sia censurabile! Qualcuno sa che i costi dei trasporti via aerea dagli USA per i grossi carichi sono passati dall'8% del 2005 al 22% del 2008 ? Nessuno vieta agli utenti di cercare il sito, o il negozio che vende al prezzo più basso, ci mancherebbe altro, ma prima di parlare di prezzi ci si renda conto che occorre ragionare a fondo.
5) la mia informativa era rivolta a quei produttori che da anni, sistematicamente, stanno diminuendo le scontistiche riservate ai rivenditori. In questo modo non danneggiano solo I Giochi dei Grandi, ma tutto il mercato. Ho visto decine di punti vendita chiudere negli ultimi anni: qualcuno si è mai chiesto perchè? Tutti devono lavorare con una marginalità corretta, altrimenti si chiude. Che senso ha comprare un articolo a 100 Euro e rivenderlo a 105? Chi lo fa avrà delle spese di gestione (affitto, luce, magazzinieri, commessi, impiegati, tasse.... le voci sono decine, basta pensarci un attimo). Come fa a stare in piedi con un ricarico del 5%? E se quell'attività poi, inevitabilemente, chiude, sarà un danno per tutti. Per i suoi clienti, che non avranno più un punto di rifornimento. Per i suoi "rivali", che avranno dovuto fare i conti con la sua incapacità di applicare i margini corretti, facendoli passare agli occhi di tutti per "troppo cari". E se lor signori mi permottono penso di non dover subire lezioni da nessuno, dato che ben pochi possono vantare una presenza di 27 anni in un mercato così difficile e, lasciatemelo dire, anomalo. Ne ho visti di "fenomeni" che pensavano di spaccare il mondo con la loro politica dei prezzi stracciati andarsene via piagnucolando ed inseguiti da creditori imbufaliti! E se voi utenti fate benissimo ad approfittare dello scarso acume imprenditoriale di questi soggetti, non di meno noi che sul mercato ci siamo per restarci non possiamo non preoccuparci quando le situazioni si fanno difficili. Perchè tra qualche anno il dilettante che svendeva su internet a costi da far impallidire Ryan Air probabilemente non ci sarà più, sostituito da qualche altro spelndido esemplare di commerciante in erba. Ed invece noi ci saremo ancora. Saremo qui, con la barba bianca, migliaia di clienti, conventions alle spalle, cataloghi per i quali la gente ha ancora nostalgia, un sito che è tra i più visitati in Italia, a spiegare a tutti che per restare in piedi si devono fare bene i conti.
Ringrazio quei lettori che hanno dimostrato di aver capito qual'era il succo del discorso. E sia ben chiaro a quei pochi geni che hanno visto la mia "firma" nascosta dietro a chissà quali pseudonimi, che non ho certo bisogno di ricorrere a trucchetti da chat per far sentire la mia voce. Che potrà anche dar fastidio, ma sarà sempre unica e chiara.