Ero già pronto a scrivere un super report di una partita strepitosa con assalti suicidi, strenue resistenze, colpi di scena e tensione alle stelle. Anche il titolo era già pronto: “
La mia prima volta a squadre”.
Ma andiamo con ordine.
Sabato mattina mi arriva un messaggio di [tag]VIKING[/tag]:
questa sera partita a [glow=red]Starcraft[/glow]? A squadre?
Rapida consultazione con moglie e fratello, e l’incontro è fissato.
Superato il piccolo ostacolo di mettere a nanna i rispettivi eredi, ci troviamo pronti e carichi, e formiamo le squadre.
Mia moglie, inevitabilmente, prende la
Regina delle Lame, io vado su
Aldaris (la tentazione di scegliere la condizione che allunga la partita è forte, ma non credo reggeremmo), il Vichingo prende
Tassadar e mio fratello i
Terran. Io in squadra con mio fratello (Protos+Terran).
Schieramento della galassia, mia moglie piazza due basi e si prepara a sciamare ovunque, Tassadar con il suo Portale Warp intende dare fastidio alle spalle, nel complesso ci sono abbastanza punti vittoria, poi parte il primo turno.
Piazzamento tranquillo, ognuno si espande un po’ dove riesce a ritagliarsi un angolino tranquillo, giusto una piccola scaramuccia in cui due Zeloti tastano il terreno contro due Marine, poi facciamo il conto: Zerg/Protos 4 punti, Terran/Protos 3 punti. Il colpo d’occhio, però, la dice lunga: mia moglie controlla 3 pianeti e mezzo, mentre tutti noi un pianeta e mezzo. Sarà una partita in salita!!
Comincia il secondo giro, e mi accorgo di una piccola falla nel sistema difensivo di Tassadar: la tentazione è forte, vale la pena rischiare il tutto per tutto e piazzare il colpaccio?
Decido di sì, lascio il mio pianeta incustodito e scendo con tutte le mie truppe sul suo pianeta scarsamente difeso. Il Warp Gate non è presidiato “
Uscite fuori con le mani in alto ed arrendetevi”, ed è una strage di civili innocenti. La base cade poco dopo sotto le raffiche delle cariche quantiche dei Dragoni, crivellando il povero Zelota di guardia. “
My Life For Aiur”
Con l’azione successiva il Terran elimina la resistenza residua sull’altro pianeta radendo tutti al suolo con i cannoni automatici da 30 mm dei suoi Goliath. "
En Taro Adun, Executor!”
Per qualche minuto fissiamo la mappa in silenzio, sorpresi da quanto successo e facendo il punto della situazione. Poi mestamente il Vichingo, si alza, prende la giacca e saluta “Io vado a casa, voi finite la partita”.
Con questo attacco combinato lo abbiamo praticamente eliminato dal gioco, gli rimaneva solo un Corsaro, senza possibilità nell’immediato di creare una base o ulteriori truppe. La Regina delle Lame, per quanto forte, ci avrebbe messo almeno un turno intero, pianificando bene le azioni, per riuscire a portare le truppe, liberarlo e lasciargli il pianeta disponibile. Turno in cui avremmo potuto fare i nostri comodi in tutta la galassia.
La partita diventava a senso unico.
Riassunto rapido: dopo un’ora e mezza abbiamo rimesso via tutto nella scatola per resa incondizionata degli avversari.
Siamo rimasti tutti un po’ con l’amaro in bocca per questa situazione, ma abbiamo sottovalutato la necessità di strategie più sinergiche per il gioco in squadra. Abbiamo pensato che fosse tutto più facile e semplice dato che avevamo un avversario in meno di cui preoccuparci. Invece, con un alleato che mi copriva le spalle, ho osato quello che nel gioco singolo non avrei mai fatto, dato che poi lui mi avrebbe spazzato via piombandomi sul collo.
Insomma, il gioco a squadre è da riprovare assolutamente con più consapevolezza.
Per concludere la serata, dato che era ancora presto e noi avevamo preventivato una lunga notte di scontri cruenti, abbiamo optato per concludere con una partita a Small World Underground.
Per la cronaca: mio fratello chiude a 114 punti, io e Viking pareggiamo a 93, mia moglie chiude a 74.
Grazie a Viking per la serata, ci riproveremo.