Ho finalmente letto gli articoli di Frank West. Capisco perfettamente che, per loro, sia una situazione molto difficile e mi dispiace davvero. Mi dispiace per le persone che lavorano nel settore.
Pero' lasciando da una parte i sentimenti, devo ammettere che l'attuale modello produttivo non e' oggettivamente sostenibile. Non si e' mai voluto in tutti questi anni davvero invertire, non dico del tutto, ma in parte, il percorso.
Qualcosa andra' cambiato prima o poi. Non si puo' produrre tutto in un solo paese per svariati motivi (incluso che non si sa mai come vanno a finire i rapporti reciproci nel tempo e ne abbiamo un esempio lampante vicino), non si puo' continuare a produrre un mare di oggetti inutili a ritmo esponenziale venduti a 0,99 euro, non si possono consumare tutte le risorse che ci sono e distruggere l'intero pianeta, e' assurdo un sistema che incentiva la rottamazione della tecnologia precedente per acquistarne di nuova (ripenso al fatto che ho dovuto disfarmi del mio vecchio cellulare che ancora funzionava perche' senza lo smartphone non potevo piu' lavorare). Fra l'altro occorrera' davvero colonizzare altro pianeti se vogliamo sopravvivere ed avere spazi sufficienti a questo ritmo di crescita, non vedo altre alternative. Ci sara' di sicuro un problema di scarsita' di acqua dolce ad un certo punto, di scarsita' di risorse energetiche, etc...per non parlare del livello di innalzamento dei mari e diminuzione delle terre abitabili. Si potrebbe ovviare con la tecnologia? Forse, ma non e' certo.
Io sono molto preoccupata dal non vedere una serie pianificazione mondiale per evitare un collasso generale. E questa non pianificazione seria sta andando avanti da anni, anni e anni.
In piccolo questo coinvolge anche il mondo dei giochi da tavolo. E' chiaro che per editori, creatori etc... e' un grosso problema. Personalmente, pero', non ho piu' neanche tanto spazio da riservare ai giochi da tavolo e non intendo buttare i giochi che ho comprato selezionandoli uno ad uno. Magari c'e' nuova gente che si sta affacciando al mercato, pero' mi domando quanti possano essere e che livello di giochi sono disposti a comprare.
A mio parere il modello economico capitalista è insostenibile. Poteva andare bene nel 1800 e nel 1900 dove non c'erano grossi problemi demografici e il controllo delle risorse era appannaggio di poche potenze.
Ma ad oggi stiamo correndo verso il disastro annunciato. Cosa faremmo se da domani tutti gli abitanti di India, Cina e Africa cominciassero a voler consumare acqua per farsi una doccia al giorno? (sarebbe pur lecito no?)
O semplicemente desiderassero le nostre condizioni di vita? Sarebbe lecito anche questo. Il pianeta non ha risorse a sufficienza per una società incentrata sull' "usa e getta". Siamo semplicemente troppi e troppo poco responsabilizzati.
D'altronde avete mai pensato che chi deve governarci ha, nella migliore delle ipotesi, l'obbligo istituzionale di preoccuparsi solo del prossimo quinquennio? Come si fa a fare politiche mondiali di razionamento e razionalizzazione di risorse se quelli che devono farlo per forza di cose non possono e non vogliono guardare oltre il loro naso?
Nel nostro piccolo (sistema paese Italia) quanti si sono resi conto davvero che, ad esempio, il sistema pensionistico non è più finanziariamente sostenibile per come è concepito adesso? Io da 42enne so già che potrei non vedere quella pensione per cui sono stato tassato tutta la vita.
Forse nell'arco della mia esistenza no ma devo dire he ho paura che i miei figli dovranno vivere delle crisi mondiali di proporzioni catastrofiche se non ci sarà un'inversione di rotta (e purtroppo non ci sarà).
Scusate il pippone OT, ma è un tema interessante e forse meriterebbe un topic ad hoc.
Discorsi giustissimi ma in fin dei conti tutti godiamo di questo benessere.
Non so sinceramente se ci possa essere una soluzione, se mai ve ne sarà una lo si saprà quando ci sarà il collasso del sistema.
Nessuno vuole rinunciare a nulla, nessuno è disposto a dire di no a qualcosa se rientra nella propria categoria di interesse.
Che siano giochi da tavolo, vestiti, cellullari o qualsiasi bene superfluo se è di nostro interesse mettiamo da parte l'etica o la sostenibilità.
Anche solo stare su un social brucia milioni di risorse al giorno ma non credo che nessuno si pone il problema o qualcuno si limita nell'uso solo per un "discorso" green.
E Visto che stiamo toccando argomenti vari, un esempio è il GreenDeal che ha proposto l'Europa.
Sulla carta è una cosa bellissima, ma solo sulla carta.
Perche se questo accordo viene fatto a livello Europeo e non mondiale a cosa serve? serve solo a mettere in ginocchio (e cosi è stato) il settore automotive Europeo.
Per ottenere cosa? La riduzione delle emissioni in un continente dove siamo già avanti rispetto al resto del mondo e dove a 1000km sparano tutti giorni missili, esplodono centrali di carburante o dove nel continente di fiancot brucia il cimitero piu grosso di penumatici da ben 4 anni?
Video parte 2 - 7 milioni di pneumatici. Brucia in Kuwait il cimitero di pneumatici più grande del mondo. Un incendio devastante
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E' vero che da qualche parte si deve pur cominciare ma è anche vero che gli interessi economici che ci sono in mezzo vanno ben oltre il buon senso.
Ridurre il capitalismo significhere probabilmente mandare sul lastrico centinaia di milioni e milioni di famiglie e voglio proprio vedere se qualcuno di voi sarebbe disposto a perdere il lavoro se qualcuno vi dicesse:
"domani sarai linceziato perche non è econosostenibile il tuo lavoro e produci beni inutili e non sostenibili per il futuro del pianeta"
Io sono il primo preoccupato per il modo che lascerò a mio figlio, ma probabilmente questo concetto è stato vero in qualsiasi periodo noi avessimo vissuto.
Pensiamo a chi è nato durante le guerre mondiali cosa doveva pensare... probabilmente non avrebbe scommesso 1€ che il mondo sarebbe arrivato fino al 2024 e con l'europa in pace per ben 80 anni...