Mi ero ripromesso di non scrivere più, ma quando ci vuole ci vuole.
non ci sono indicazioni morali a CnV.
No.
Al CAR dei cani ti hanno insegnato qualcosa. Non rubare, non desiderare la donna d'altri, non bere, non uccidere, cosa ci si aspetta da te, etc.
*MA* poi sul campo ci sei TU. Se Pippo[1] non avesse rubato cibo suo filgio sarebbe morto di stenti. Durante il furto Pippo ha ucciso Pluto. Ma Pluto gli sparava addosso. Ed ha sparato per primo. E la comunità è comunque colpevole di aver lasciato che la famiglia di Pippo forse così in miseria, e Pluto più di tutti che è il più benestante. Se uccidi Pippo che ne sarà del figlio? E' più grave la colpa di Pippo o quella di Pluto, o quella della comunità? E che ne sarà della comunità come gruppo, dopo la tua decisione?
Nessuno ti ha detto o specificato come devi punire cosa. Cosa è più o meno grave di che. Non hai il codice di procedura penale con te. Sul campo le cose cambiano. Rubare un pugno di riso ad un morto di fame che se lo stava togliendo di bocca per darlo al figlio è una cosa, rubare lo stesso pugno di riso ad uno che ne ha millemila magazzini pieni è un'altra. O no? In fondo sempre "non rubare" è. Sei TU che lo devi decidere.
A casa ti hanno solo detto "uccidere è sbagliato". Ma qui, davanti alla folla che ti tira per la giacchetta e reclama questo o quello, ci sei TU. Se deciderai di punire con la morte, a premere il grilletto ci sei TU, non gli istruttori che sono lontani lontani a Brdal Falls. E sei TU che devi prendere una decisione. Ed è facile che i tuoi amici (Cani anche loro) non siano daccordo.
E TU lì devi decidere in QUELLO SPECIFICO CASO cosa è giusto e cosa è sbagliato. E cosa fare per rimediare.
A Cani nella Vigna i giocatori "creano" la morale?
I personaggi fanno continuamente scelte. Anzi, è il punto del gioco. Il gioco è progettato per fare sì che a prendere le decisioni sia la coscienza in prima persona, senza scuse o paraventi di nessun tipo.
Dell'ambientazione, no. "bere è sbagliato" è valido nella città 1, nella 2, nella 3, etc. E se nella n non fosse valido... bhe, è il caso di fare qualche domanda in giro. Ed anche se per qualche strana ragione i Cani decidessero che è giusto nello specifico e particolare caso della città n, nella n+1 sarà nuovamente sbagliato.
Le decisioni che un Cane prende non fanno "giurisprudenza". I Cani non scrivono il Libro della Legge. Le loro scelte sono valide li ed ora e fanno testo in futuro solo per la coscienza di chi le prende. Certo, nella città dopo il tuo compagno Cane può rinfacciarti che in un caso simile la decisione che hai preso era significativamente differente (e che quindi a seconda dei casi sei un voltafaccia, uno smidollato, un indeciso, uno che si fa influenzare, etc.), ma la cosa si ferma li. Non può - come si può fare in un tribunale americano - citare un precedente e avere "oggettivamente" ragione.
Puoi a Cani nella Vigna giocare un personaggio che non crede?
Sì.
L'unico punto fermo è che sia un Cane[2]. Cioè che per qualche mese abbia rigato abbastanza dritto al CAR da farsi dare il suo bravo cappotto (che è un poco il "diploma" di un Cane). Poi che lo abbia fatto per nascondersi alla legge, per fare un piacere a mamma, perché glielo ha detto Manitù, perché ce lo hanno mandato a calci, perché ti davano da mangiare gratis è una libera scelta del giocatore.
Puoi a Cani nella Vigna giocare un personaggio tormentato dai dubbi?
Sì.
Il gioco è progettato apposta. Se alla terza / quarta città non inizi a farti delle domande e/o non hai voglia di buttar il cappotto alle ortiche, il master non sta facendo un buon lavoro o hai dei transistor al posto del cuore. ;-)
Puoi a Cani nella Vigna giocare un personaggio che può vedere le sue azioni "validate" da una autorità superiore?
No.
Il tuo personaggio non può avere l'equivalente del Manuale delle Giovani Marmotte dove trovare le risposte a tutti i problemi approvate dal Gran Mogol. Non può avere un "dio" che gli mostra la via elargendo favori dando incantesimi o gli fa il broncio negando incantesimi. Non può avere un master che gli dice "bravo" dandogli px. E non può essere accompagnato da Torquemada / Yoda e/o una qualche figura "oggettivamente" autorevole che gli possa dire dare una pacca sulla spalla e dire "hai fatto bene così".
Puoi a Cani nella Vigna giocare un personaggio con 20 pagine di bakground? Per dire: uno che è un uomo fatto, che ha già avuto una vita, ha studiato, viaggiato, trovato la fede, la ha persa e ora porta con se reliquie proibite avute dopo mirabolanti avventure?
No.
La storia di un Cane comincia a pagina 1. Non comincia a pag. 632 del 4° volume.
Puoi a Cani nella Vigna giocare un personaggio che seguirà un certo percorso? Cioè sapendo che - per esempio - prima o poi troverà il libro del Santo Orazio che metterà in dubbio la sua fede?
No.
A Cani succede tutto qui ed ora. Spesso i personaggi sorprendono i giocatori. E non c'è storia pre-scritta e nemmeno pre-accennata. Il master (anche se volesse) non ha materialmente la MINIMA possibilità di fare una cosa simile.
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Su sto povero gioco si sono sentite affermazioni che hanno la stessa dignità di "Non mi piace Risiko perché nella mia visione etico-filosofica-religiosa non trovo corretto che i carri armati verdi possano mangiare in diagonale e quelli rossi solo con scappellamento a destra. Ed in ogni caso antani."
Piace a Clarabella? Non piace a Minni?
Questione di gusti, su cui "non disputandum est".
Ma che " i carri armati verdi possano mangiare in diagonale e quelli rossi solo con scappellamento a destra" è TUTTO un altro discorso.
Note
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[1] A scanso di equivoci: tutti i nomi di personaggi disney citati qui devono essere intesi come generici ed impersonali alla stregua di un Tizio, Caio o Sempronio.
[2] voler giocare a Cani e voler fare l'antipaladino, il ladro, lo stregone o altro ha la stessa dignità di voler giocare a D&D, voler fare la parrucchiera e lagnarsi che non ci sono regole per la messa in piega e mancano le statistiche di phon e casco.
Edit: corretti slati e un cut&paste farlocco