Sono d'accordo con il titolo del thread.
Apparte che non baro quando faccio da Master e che non mi piace che il Master bari (parlo di Pathfinder - D&D, ovviamente), ma poi soprattutto anche "l'errore del mostro" è una cosa facilissimamente rimediabile senza barare.
Insomma, il master ha potere sulla backstory, che motivo ha di barare per salvare i pg? Se li vuole salvare (cosa che può capitare, mettiamo l'esempio del mostro invulnerabile per calcoli fatti male) può sempre ricorrere a dei trucchi legittimi che non hanno niente a che fare col barare:
1) Aiuto inaspettato da parte di PNG che braccavano il mostro
2) La creatura ha di meglio da fare che non perdere tempo con loro. Ne ferisce un paio, quindi se ne va, o semplicemente li scaccia
3) Il master lascia intravedere una via di fuga sicura
4) Una volta ucciso un giocatore, la creatura si mette a mangiarlo senza curarsi degli altri
5) la creatura non li uccide, ma li cattura per consegnarli a....
6) la creatura viene almeno ferita e decide di scappare.
ecco che si propongono millemila esisti diversi. In fondo, a me non sono mai piaciuti i nemici "starò qui fino alla morte", io voglio che ogni mostro abbia il suo perchè, il suo istinto, la sua mentalità: esistono mille modi per rimediare ad un errore senza passare del barare sui numeri. Stessa cosa la mentalità da giocatore: penso sempre nei panni del mio guerriero, e come lui l'avrebbe ho anche io paura quando qualcosa di nuovo mi fronteggia. Sono un guerriero piuttosto prudente, e per questo ho cambiato molti compagni d'avventura
Sul fatto di "intervenire" per salvare la vita sono tendenzialmente contrario: sono per la filosofia Sandbox, cioè esplora e adeguati, quindi se i giocatori di livello 3 entrano nella tana di un drago, ahimè, sveglieranno un drago. Magari se ne salverà qualcuno, ma l'imprudenza gli costerà cara. Questo non vuol dire disseminare il mondo di pericoli incredibili, ma dare l'opportunità ai PG di capire quali sfide sono presenti per poterle scegliere in autonomia. Un mondo "bilanciato" non mi piace a priori: non è realistico. Se sono amico del Re-paladino e questi mi protegge da ogni male sotto il suo tetto, poi io gli rubo in casa e lui che fa? Diventa scarso perché adesso mi deve affrontare? Nossignore, imparo che non è bene rubare in casa d'altri (specie se hanno 10 livelli più di te) e vengo giustiziato.
Inoltre, il senso del gioco, almeno per me, è riuscire a creare un personaggio che nonostante tutti
arrivi a determinati traguardi con il suo impegno e le sue forze, e questo al nostro tavolo è chiaro e porta a due impegni concreti da parte del Master: non barare e non falsificare le sfide.