Zaidar
Gran Maestro
10 anni con i Goblins!
1 anno con i Goblins!
Necroposting
5 anni con i Goblins!
10 anni con i Goblins!
5 anni con i Goblins!
First reaction SHOCK!
Spero di non andare troppo OT:
Scusa, ma se il tiro di dado ti rovina la scena ad effetto.... perché tirare?
La regola (veramente d'Oro) nel nostro gruppo è sempre stata: la Prova si fa solo quando è interessante vedere i due esiti. Come lo si stabilisce? Se Tutti sono a favore di NON farla, non si fa. Se ce n'è anche solo uno, al tavolo per cui la prova in quel momento serve, allora si fa come da regolamento. Quindi per tutte le prove impossibili non si tira, si dice solo: "lo sai che è impossibile... lo fai lo stesso?", così per quelle automatiche (o per le quali l'insuccesso rovinerebbe il pathos), non tiriamo: il personaggio descrive quello che fa, e lo fa. E questo ci permette di focalizzarci sempre sui dettagli che vogliamo noi, e automaticamente impedisce che si procurino morti "senza pathos" (secondo i nostri gusti! Per esempio per noi venire uccisi dopo 5 minuti di gioco da un'imboscata di coboldi è una bella morte, perché il gioco è gioco, non è un film )
Personalmente, ho sempre inteso le Prove come il momento in cui tutti dipendiamo da cosa dice il dado: c'è da accettare quel che sancisce. Altrimenti che lo abbiamo tirato a fare???
Questa da noi è prassi comune e assodata da chissà quanto (prima che giungessi io nel gruppo, sicuramente, perché ho iniziato unendomi ad un gruppo di D&D con già qualche anno di gioco sulle spalle), e ti assicuro che non ho mai visto simili problemi al tavolo
provala!
Scusa, ma se il tiro di dado ti rovina la scena ad effetto.... perché tirare?
La regola (veramente d'Oro) nel nostro gruppo è sempre stata: la Prova si fa solo quando è interessante vedere i due esiti. Come lo si stabilisce? Se Tutti sono a favore di NON farla, non si fa. Se ce n'è anche solo uno, al tavolo per cui la prova in quel momento serve, allora si fa come da regolamento. Quindi per tutte le prove impossibili non si tira, si dice solo: "lo sai che è impossibile... lo fai lo stesso?", così per quelle automatiche (o per le quali l'insuccesso rovinerebbe il pathos), non tiriamo: il personaggio descrive quello che fa, e lo fa. E questo ci permette di focalizzarci sempre sui dettagli che vogliamo noi, e automaticamente impedisce che si procurino morti "senza pathos" (secondo i nostri gusti! Per esempio per noi venire uccisi dopo 5 minuti di gioco da un'imboscata di coboldi è una bella morte, perché il gioco è gioco, non è un film )
Personalmente, ho sempre inteso le Prove come il momento in cui tutti dipendiamo da cosa dice il dado: c'è da accettare quel che sancisce. Altrimenti che lo abbiamo tirato a fare???
Questa da noi è prassi comune e assodata da chissà quanto (prima che giungessi io nel gruppo, sicuramente, perché ho iniziato unendomi ad un gruppo di D&D con già qualche anno di gioco sulle spalle), e ti assicuro che non ho mai visto simili problemi al tavolo
provala!