Sir_Alric_Farrow
Iniziato
Love Love Love!
5 anni con i Goblins!
1 anno con i Goblins!
Like a Ninja
First reaction SHOCK!
Il potente Sir Alric è amareggiato.
Anche stavolta quell'arena (un po' spoglia) e quei gladiatori probabilmente non gli arriveranno a casa. Dalle mura del suo maniero Sir Alric la vede grigia anche per codesta campagna.
Sir Alric a questo gioco è interessato.
Non per la campagna, la pagina kickstarter o altro. Anzi, fosse stato per quelle...
Sir Alric ha avuto modo di provarlo a suo tempo, in un'epoca in cui si poteva girare liberi per il regno e i regni, senza peste nera a confinarci nei nostri castelli. Due sole partite non fanno primavera.
Ma tutta la questione della programmazione del turno con la creazione della mano di carte e il movimento, tutto un prevedere, intuire, adattarsi, sembravano funzionare una meraviglia. Aggiunti alla faccenda dei gettoni per colpire e delle basette funzionali, c'è da dare una bella pacca sulle spalle alla famiglia che lo ha concepito.
Non è un gioco che se lo prendi ti ci chiudi per settimane e giochi solo a quello, secondo me. Non è nemmeno un Unmatched, che ci giochi con chiunque e senza troppo impegno. A livello di profondità a Sir Alric ha ricordato, pur nell'estrema diversità delle meccaniche, i duelli di Battlecon.
Se mi fosse arrivato a casa, dopo una campagna apparentemente molto diversa da quelle che abbiamo visto, è il tipo di gioco da tirare fuori quando ti è venuto a trovare un fratello di spada, un signor giocatore, uno preparato, ma magari non si ha il tempo di intavolare gioconi alla Rebellion o Guerra dell'Anello. E allora tiri fuori perle tipo Battlecon. O tipo questo, un gioco per combattenti tosti e seri. Apparentemente, almeno.
Perché per dire non vi so dire del bilanciamento, Sir Alric ha fatto solo due partite. E quello conta tanto, perché i gettoni le carte e tutto il resto fanno girare praticamente l'intera ruota del mulino. Non dico un bilanciamento di ogni singolo gladio alla mage knight, ma comunque serve che tutto sia testato bene.
I gladiatori che ho visto in azione erano ben diversificati - e in ogni caso in quella dimostrazione non era possibile provare tutti i ruoli proposti dal kickstarter attuale.
Però la questione del preparo mano, poi cominciamo ad agire rende maledettamente bene quel discorso che citano i dannati combattenti d'Oriente, di quando i guerrieri si fissano per un istante all'inizio dello scontro e lì sono le menti e gli animi che si fronteggiano, prima che comincino a farlo i corpi. Osservare il tipo di gladiatore che hai davanti, conoscere il giocatore che stai affrontando, le posizioni, le tue possibilità... tutto contribuisce a rendere emozionante il turno.
70 sacchi d'oro. E' un gioco caro. Siamo nella fascia dei quasi gioconi (anche se ormai gli scalini del tempio son da rinominare, qualche statua andrà spostata), non di quelli che mi fanno fare un duello o due ogni tanto. Però un duello di qualità.
Sir Alric li avrebbe pagati non tanto sperando in stretch goals e possibili traguardi, quanto per le meccaniche di base. Anche a se a me i tabelloni fitti fitti di esagoni piccoli non piacciono proprio. Comunque Sir Alric ha provato un'infinità di giochi di combattimento. Ogni giorno. Ogni giorno Sir Alric ha bisogno di abbattere qualcuno o qualcosa. La combinazione dei tanti elementi rendono questo Arena Colossei diverso dai soliti modi di combattere... ed è un'alchimia che mi sembrò funzionare su campo. A me la forza di questo gioco sembra proprio quell'insieme di idee applicate a quelle basette, quei token, quelle carte. Un po' come, con le dovute proporzioni, Gloomhaven e Pandemic Legacy mi sono piaciuti più per le meccaniche che per il vestito.
Certo che però hanno ragione i tanti goblin che hanno scritto prima di me, Sir Alric ha letto un sacco di cose giustissime e guerrasante. Se non lo avesse provato e avesse dovuto basarsi sulla pagina del kickstarter, Sir Alric non avrebbe mai mai mai pensato nemmeno per un attimo di dare nemmeno 50 sacchi d'oro per quella cosa lì.
Prezzo, confronto con altri progetti, mancanza di effetto wow, tabellone triste, livelli di stretch goals visibili e posti a cifre che fanno rischiare di perdere la credibilità (se pensi di poter arrivare lì, come posso credere al resto di cui mi dici di essere convinto?), necessità di far appassionare soprattutto il pubblico oltre oceano... perché se vai su kickstarter vai in guerra, le guerre le combattono gli eserciti e gli eserciti di codeste guerre sono i backers. E quelli lì, quelli con lo stendardo a stelle e strisce, sono quelli che possono scendere in campo davvero in tanti e fare la differenza tra numero e macchine d'assedio.
Sir Alric potrebbe continuare, ma rischierebbe di essere ripetitivo: c'è tanto da imparare e su cui riflettere in alcuni interventi delle ultime dieci pagine.
Sir Alric con i giochi fa altro. Se li gode, ne prova un'infinità, li testa, ogni tanto ne scrive, spesso commenta, si informa, e quasi sempre apprende qualcosa di nuovo. In una classifica di cose care, li mette più o meno tra i boccali di sidro e l'allenamento, sotto Lady Farrow e poco sopra i viaggi. Ma gioca ogni giorno, ogni giorno, fosse anche un solitario col gioco di carte preferito. Prima di venire sul forum ho dovuto imporre la mia potenza in un Exceed giocato via sfere di cristallo, era mezzanotte e non avevo ancora giocato a nulla. Perché non bisogna mai smettere di abbattere qualche nemico, mai di apprendere e misurarsi.
Però se Sir Alric con i giochi facesse altro, se li creasse, e se scendesse in campo sul terreno di kickstarter, tra le tante cose da fare, Sir Alric cercherebbe in ogni modo, già in fase di organizzazione preliminare, di farsi una bella chiacchierata con gente del calibro di Azy01 e Badger28, e anche con qualcun altro. Di certi interventi ho condiviso pure i sospiri.
Anche stavolta quell'arena (un po' spoglia) e quei gladiatori probabilmente non gli arriveranno a casa. Dalle mura del suo maniero Sir Alric la vede grigia anche per codesta campagna.
Sir Alric a questo gioco è interessato.
Non per la campagna, la pagina kickstarter o altro. Anzi, fosse stato per quelle...
Sir Alric ha avuto modo di provarlo a suo tempo, in un'epoca in cui si poteva girare liberi per il regno e i regni, senza peste nera a confinarci nei nostri castelli. Due sole partite non fanno primavera.
Ma tutta la questione della programmazione del turno con la creazione della mano di carte e il movimento, tutto un prevedere, intuire, adattarsi, sembravano funzionare una meraviglia. Aggiunti alla faccenda dei gettoni per colpire e delle basette funzionali, c'è da dare una bella pacca sulle spalle alla famiglia che lo ha concepito.
Non è un gioco che se lo prendi ti ci chiudi per settimane e giochi solo a quello, secondo me. Non è nemmeno un Unmatched, che ci giochi con chiunque e senza troppo impegno. A livello di profondità a Sir Alric ha ricordato, pur nell'estrema diversità delle meccaniche, i duelli di Battlecon.
Se mi fosse arrivato a casa, dopo una campagna apparentemente molto diversa da quelle che abbiamo visto, è il tipo di gioco da tirare fuori quando ti è venuto a trovare un fratello di spada, un signor giocatore, uno preparato, ma magari non si ha il tempo di intavolare gioconi alla Rebellion o Guerra dell'Anello. E allora tiri fuori perle tipo Battlecon. O tipo questo, un gioco per combattenti tosti e seri. Apparentemente, almeno.
Perché per dire non vi so dire del bilanciamento, Sir Alric ha fatto solo due partite. E quello conta tanto, perché i gettoni le carte e tutto il resto fanno girare praticamente l'intera ruota del mulino. Non dico un bilanciamento di ogni singolo gladio alla mage knight, ma comunque serve che tutto sia testato bene.
I gladiatori che ho visto in azione erano ben diversificati - e in ogni caso in quella dimostrazione non era possibile provare tutti i ruoli proposti dal kickstarter attuale.
Però la questione del preparo mano, poi cominciamo ad agire rende maledettamente bene quel discorso che citano i dannati combattenti d'Oriente, di quando i guerrieri si fissano per un istante all'inizio dello scontro e lì sono le menti e gli animi che si fronteggiano, prima che comincino a farlo i corpi. Osservare il tipo di gladiatore che hai davanti, conoscere il giocatore che stai affrontando, le posizioni, le tue possibilità... tutto contribuisce a rendere emozionante il turno.
70 sacchi d'oro. E' un gioco caro. Siamo nella fascia dei quasi gioconi (anche se ormai gli scalini del tempio son da rinominare, qualche statua andrà spostata), non di quelli che mi fanno fare un duello o due ogni tanto. Però un duello di qualità.
Sir Alric li avrebbe pagati non tanto sperando in stretch goals e possibili traguardi, quanto per le meccaniche di base. Anche a se a me i tabelloni fitti fitti di esagoni piccoli non piacciono proprio. Comunque Sir Alric ha provato un'infinità di giochi di combattimento. Ogni giorno. Ogni giorno Sir Alric ha bisogno di abbattere qualcuno o qualcosa. La combinazione dei tanti elementi rendono questo Arena Colossei diverso dai soliti modi di combattere... ed è un'alchimia che mi sembrò funzionare su campo. A me la forza di questo gioco sembra proprio quell'insieme di idee applicate a quelle basette, quei token, quelle carte. Un po' come, con le dovute proporzioni, Gloomhaven e Pandemic Legacy mi sono piaciuti più per le meccaniche che per il vestito.
Certo che però hanno ragione i tanti goblin che hanno scritto prima di me, Sir Alric ha letto un sacco di cose giustissime e guerrasante. Se non lo avesse provato e avesse dovuto basarsi sulla pagina del kickstarter, Sir Alric non avrebbe mai mai mai pensato nemmeno per un attimo di dare nemmeno 50 sacchi d'oro per quella cosa lì.
Prezzo, confronto con altri progetti, mancanza di effetto wow, tabellone triste, livelli di stretch goals visibili e posti a cifre che fanno rischiare di perdere la credibilità (se pensi di poter arrivare lì, come posso credere al resto di cui mi dici di essere convinto?), necessità di far appassionare soprattutto il pubblico oltre oceano... perché se vai su kickstarter vai in guerra, le guerre le combattono gli eserciti e gli eserciti di codeste guerre sono i backers. E quelli lì, quelli con lo stendardo a stelle e strisce, sono quelli che possono scendere in campo davvero in tanti e fare la differenza tra numero e macchine d'assedio.
Sir Alric potrebbe continuare, ma rischierebbe di essere ripetitivo: c'è tanto da imparare e su cui riflettere in alcuni interventi delle ultime dieci pagine.
Sir Alric con i giochi fa altro. Se li gode, ne prova un'infinità, li testa, ogni tanto ne scrive, spesso commenta, si informa, e quasi sempre apprende qualcosa di nuovo. In una classifica di cose care, li mette più o meno tra i boccali di sidro e l'allenamento, sotto Lady Farrow e poco sopra i viaggi. Ma gioca ogni giorno, ogni giorno, fosse anche un solitario col gioco di carte preferito. Prima di venire sul forum ho dovuto imporre la mia potenza in un Exceed giocato via sfere di cristallo, era mezzanotte e non avevo ancora giocato a nulla. Perché non bisogna mai smettere di abbattere qualche nemico, mai di apprendere e misurarsi.
Però se Sir Alric con i giochi facesse altro, se li creasse, e se scendesse in campo sul terreno di kickstarter, tra le tante cose da fare, Sir Alric cercherebbe in ogni modo, già in fase di organizzazione preliminare, di farsi una bella chiacchierata con gente del calibro di Azy01 e Badger28, e anche con qualcun altro. Di certi interventi ho condiviso pure i sospiri.