Assolutamente si, era un pò per il meme un pò per il discorso che facevo dopo sulla scomparsa dell'interazione diretta nei giochi german.E' interazione diretta espressa in due sfumature molto, molto diverse.
Assolutamente si, era un pò per il meme un pò per il discorso che facevo dopo sulla scomparsa dell'interazione diretta nei giochi german.E' interazione diretta espressa in due sfumature molto, molto diverse.
Se non vi piace Vanuatu potete sempre giocare ai bellissimi e capolavorissimi Ark Nova e Wingspan, quelli si che sono gioconi.
Si scherza, ma Vanuatu è come uno straordinario dipinto di un'epoca che (ahimè) fu, quando l'interazione diretta non era il male assoluto nei german (Hansa Teutonica anyone?).
Sai, alla fine ognuno ha le sue preferenze anche all'interno di generi simili. Io non ho mai sviluppato affetto per Bus, nonostante gli riconosca certi guizzi di genialità, e nonostante proponga in pratica tutte le meccaniche che più amo nei giochi da tavolo.Mi fa sorridere che quando si parla di Vanuatu, tutti puntino il dito sui gusti dei giocatori, che non apprezzano (più) l'interattività.
Mi fa sorridere, perché io gioco e giocavo a giochi molto più interattivi di Vanuatu, non solo german, reputo Vanuatu un gioco sufficiente e nulla di più - tra l'altro apprezzo solamente la meccanica centrale, la parte più interattiva, se vogliamo.
Apprezzo giochi come Tramways, Bus e Spyrium, Hansa Teutonica e compagnia. Gioco ai Pax, Root, TI e Repubic of Rome... giochi profondamente dipendenti dalle mosse dei giocatori al tavolo, altro che wingspan o Ark Nova.
Eppure Venuatu ha un arco di gioco nullo. Sì, la parte dei Vatu è simpatica, ma è un gioco in cui si fanno potenzialmente le stesse cose dall'inizio alla fine, senza senso reale di progressione. Inoltre alcuni layer strategici del gioco ricordo fossero abbastanza slegati tra loro.
La parte dei personaggi - che poi è un bonus assimilabile a giochi usciti anche prima - rende il gioco, tra l'altro, molto meno teso e più aperto. Anche la storia delle tesserine turista non mi andava molto a genio, rispetto al complesso.
Dopodiché, non ho detto che sia un gioco orribile o fatto male. Ho detto solo che rispetto all'opinione media della Tana, per me risulta sopravvalutato - e ho argomentato andando ben oltre la storia dell'interattività.
Tendo a giocare molto ai miei giochi (tranquillamente oltre le 30 partite) e questo dopo 5/6 partite, non avevo più voglia di rigiocarlo.
Non basta un gioco un po' più interattivo della attuale media, per farne un buon gioco.
Non pretendo di avere nessuna verità in tasca: è un forum di giochi e parlo di giochi - in quei pochi thread in cui ancora lo si può fare.
EDIT: corretti un paio di typo.
In sostanza "nonostante sia altamente interattivo, non lo ritengo un gran gioco, per vari motivi".Mi fa sorridere che quando si parla di Vanuatu, tutti puntino il dito sui gusti dei giocatori, che non apprezzano (più) l'interattività.
Mi fa sorridere, perché io gioco e giocavo a giochi molto più interattivi di Vanuatu, non solo german, reputo Vanuatu un gioco sufficiente e nulla di più - tra l'altro apprezzo solamente la meccanica centrale, la parte più interattiva, se vogliamo.
Apprezzo giochi come Tramways, Bus e Spyrium, Hansa Teutonica e compagnia. Gioco ai Pax, Rotto, TI e Repubic of Rome... giochi profondamente dipendenti dalle mosse dei giocatori al tavolo, altro che wingspan o Ark Nova.
E questo è un altro discorso. Alcune cose proprio non ti convincono in Vanuatu. La cosa è più che legittima, e anche io non apprezzo l'assenza di un forte "arco narrativo" nel gioco, coi connaturati rischi di ripetitività annessi.Eppure Venuatu ha un arco di gioco nullo. Sì, la parte dei Vatu è simpatica, ma è un gioco in cui si fanno potenzialmente le stesse cose dall'inizio alla fine, senza senso reale di progressione. Inoltre alcuni layer strategici del gioco ricordo fossero abbastanza slegati tra loro.
La parte dei personaggi - che poi è un bonus assimilabile a giochi usciti anche prima - rende il gioco, tra l'altro, molto meno teso e più aperto. Anche la storia delle tesserine turista non mi andava molto a genio, rispetto al complesso.
Dopodiché, non ho detto che sia un gioco orribile o fatto male. Ho detto solo che rispetto all'opinione media della Tana, per me risulta sopravvalutato - e ho argomentato andando ben oltre la storia dell'interattività.
Tendo a giocare molto ai miei giochi (tranquillamente oltre le 30 partite) e questo dopo 5/6 partite, non avevo più voglia di rigiocarlo.
Non basta un gioco un po' più interattivo della attuale media, per farne un buon gioco.
Addirittura?Non pretendo di avere nessuna verità in tasta: è un forum di giochi e parlo di giochi - in quei pochi thread in cui ancora lo si può fare.
Nella wiki la modifica che cita le compilation risale al 2014, quindi direi intorno a quella data. Quando è stata aggiunta la scheda per la seconda edizione di Vanuatu (nel 2016) era comprensiva dell'informazione che era una compilation.Ok, grazie, non sapevo di questa possibilità, è recente?
La parte dei personaggi - che poi è un bonus assimilabile a giochi usciti anche prima - rende il gioco, tra l'altro, molto meno teso e più aperto.
Nella wiki l'aggiunta risale al 2014, quindi direi intorno a quella data. Quando la seconda edizione di Vanuatu è stata aggiunta (2016) era già presente l'informazione che era una compilation.
Una compilation è un oggetto che contiene diversi giochi e/o espansioni, ad esempio tutte le Big Box di Carcassonne sono compilation, così come i Puerto Rico del 2011 e 2020. Per scelta degli amministratori una compilation non entra nel ranking, forse per evitare di trovarsi più giochi in classifica quando la differenza si riduce alla presenza o meno delle espansioni.Probabilmente però è qualcosa che non si usa tanto, intendo di fare una scheda diversa ma assimilata all'edizione precedente (non so se ho ben capito il funzionamento, soprattutto nella questione voti).
In teoria una riedizione con diversa veste grafica finisce dentro la scheda del gioco originale, come nuova versione nella pagina relativa. Una riedizione con contenuti nuovi avrà una sua scheda separata, ma se i contenuti nuovi sono disponibili anche come espansione separata, mentre il gioco base è rimasto lo stesso, allora la scheda sarà una compilation. Poi ci possono sempre essere casi particolari ed eccezioni, che gli amministratori possono decidere di correggere o meno, in passato hanno sia separato schede in più di una, che riunificato schede separate in una sola.Immagino che se fai una riedizione, o vuoi completa autonomia per migliorare la media voto o, se l'eventuali differenze te lo consentono, lo inserisci sotto la precedente e sfrutti la fama del gioco, anche con l'auspicio di dare nuova visibilità al titolo.
Concordo con te e ritengo Vanuatu un gran gioco.apprezzo il tuo intervento molto tecnico, però forse non ti ricordi bene il gioco perché questa considerazione qua la trovo proprio sbagliata. se tu prendi il personaggio che ti potenzia una certa azione e poi non riesci a fare quella azione (perché gli altri ti bloccano) sono bestemmie forti, ti va in vacca potenzialmente tutto il round. quindi non la trovo una cosa che rende il gioco più aperto, anzi.
sul discorso della progressione nell'arco della partita un po' hai ragione. del resto c'è molta tattica dovuta alle aste nel gioco. però comunque il tabellone si allarga e diventa difficile poi spostarsi con le barche, quindi lì un po' di strategia c'è dai.
Eh direi proprio di sì, dato che gli "ospiti" dei tuoi palazzi tendono a rendere più potenti le tue azioni... La progressione, se riesci a giocarci bene, c'è.Concordo con te e ritengo Vanuatu un gran gioco.
Tra parentesi il concetto di "progressione" o mancanza di essa non è necessariamente un difetto. Lo è se il contesto / ambientazione fosse intrinsecamente "progressivo" ma mancasse.. ad esempio.
...in In The Year of the Dragon secondo voi si può DAVVERO parlare di progressione, ad esempio?? Poi è questione di definizioni
apprezzo il tuo intervento molto tecnico, però forse non ti ricordi bene il gioco perché questa considerazione qua la trovo proprio sbagliata. se tu prendi il personaggio che ti potenzia una certa azione e poi non riesci a fare quella azione (perché gli altri ti bloccano) sono bestemmie forti, ti va in vacca potenzialmente tutto il round. quindi non la trovo una cosa che rende il gioco più aperto, anzi.
sul discorso della progressione nell'arco della partita un po' hai ragione. del resto c'è molta tattica dovuta alle aste nel gioco. però comunque il tabellone si allarga e diventa difficile poi spostarsi con le barche, quindi lì un po' di strategia c'è dai.
Sono sulla tua stessa linea. C'è un guizzo di genio nell'interazione cattiva della selezione azioni, ma il resto potrebbe essere più profondo, più strategico, più intrigante. Lo trovo un po' monco, con un pezzo che non è all'altezza dell'altro. A me è piaciuto, non mi ha fatto innamorare ma lo rigiocherei volentieri, ma lo metto sotto ad altri titoli che riescono a generare tensione in tutte le loro fasi e nei quali ogni mossa è significativa e profonda.Sì, però in questa discussione le critiche sono arrivate anche da chi gioca german solidi, lineari e senza fronzoli, insomma in pieno vecchio stile e oltretutto apprezza l'interazione.
Io mi trovo un po' nel mezzo, non mi strappo i capelli per giocare a Vanuatu ma non lo toglierei mai dalla collezione.
A mio parere la meccanica centrale è così affascinante da nobilitare tutto il resto.
Oppure si chiamerebbe Specie Dominanti. Allora sì che raggiungerebbe la perfezione.avesse una strategia così stringente, come un Le Havre per capirci, l'interazione diretta così invasiva e determinante rendere tutto ingiocabile.