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Ciao a tutti
In questi giorni stavo facendo una riflessione filosofica, e ho deciso di provare a scriverla qui in modo da riflettere insieme a voi
Sono un giocatore di vecchia data, e nel corso degli anni ho visto cambiare il mondo dell'hobby ludico completamente: da quando ho iniziato io ad oggi i cambiamenti sono stati radicali, profondi, giganteschi e diffusi
E in questi giorni stavo riflettendo su una caratteristica in particolare dei giochi da tavolo: la RIGIOCABILITA'
Quando iniziai io, tanti anni fa, la rigiocabilità era una delle caratteristiche più importanti ed apprezzate che un gioco doveva avere
Mi ricordo i primi recensori, nelle loro recensioni, la indicavano sempre come cosa molto importante: se un gioco aveva questa caratteristica i recensori ci tenevano a rimarcarla fra le prime cose in ordine di importanza.
Poi, nel tempo, con l'allargamento della base di pubblico (quindi aumento del numero di giocatori) e la sovrapproduzione di titoli (il numero di giochi pubblicati all'anno è più che raddoppiato) si è verificato il fenomeno dei superacquisti: molte persone hanno cominciato a comprare quantità smodate di giochi, con l'evidente risultato di non riuscire a giocare abbastanza partite ad uno stesso titolo
Negli ultimi 5-6 anni ho visto un numero enorme di persone comprare 8 giochi al mese, fare 2 partite a un paio di essi, fare 1 partita a 4 di essi e lasciare gli altri 2 chiusi nel cellophane... e poi comprare altri 8 giochi il mese dopo (ovviamente i numeretti tipo "8" "2" ecc... li metto io come esempio, per rendere l'idea, ma l'andazzo è quello), alla spasmodica ricerca dell'ultima novità.
Chiaramente in un mondo in cui la moda è questa, la caratteristica della rigiocabilità di un gioco perde di importanza: se tanto ci si fa una sola partita, massimo due, non ha importanza se il gioco in questione è molto rigiocabile.
Al giorno d'oggi ci sono addirittura alcuni recensori che, nelle loro recensioni, neanche la nominano più.
Ora però, nel mondo, è cambiato un fattore importantissimo: l'economia.
Oggi, purtroppo, ci ritroviamo a fare i conti con prezzi cresciuti del 30-40% in ogni cosa: riscaldamento, benzina, bollette, cibi al supermercato, pezzi di ricambio dell'automobile, e anche i giochi sono cresciuti di prezzo.
Fino a un paio di anni fa un german medio peso poteva costare 40-50 euro, oggi può costare 75 euro.
Oggi molte famiglie non arrivano alla fine del mese...
Per cui quello che mi sto chiedendo è: in una situazione in cui sempre più persone hanno pochi soldi in tasca, la rigiocabilità tornerà ad essere una caratteristica importante per un gioco?
Intendo sia importante per un acquirente per decidere se comprarlo o no, sia importante per l'opinione della community e dei recensori.
Nel senso: se un tizio ha pochi soldi in tasca a causa di bollette, benzina e quant'altro, se proprio deve spendere 75 euro per un gioco da tavolo, allora questo tizio deve sperare che a quel gioco ci farà decine di partite, e che con esso coprirà un arco temporale piuttosto lungo
Ed ecco qui che la caratteristica dell'alta rigiocabilità può ritornare ad essere importante
Voi cosa ne pensate?
In questi giorni stavo facendo una riflessione filosofica, e ho deciso di provare a scriverla qui in modo da riflettere insieme a voi
Sono un giocatore di vecchia data, e nel corso degli anni ho visto cambiare il mondo dell'hobby ludico completamente: da quando ho iniziato io ad oggi i cambiamenti sono stati radicali, profondi, giganteschi e diffusi
E in questi giorni stavo riflettendo su una caratteristica in particolare dei giochi da tavolo: la RIGIOCABILITA'
Quando iniziai io, tanti anni fa, la rigiocabilità era una delle caratteristiche più importanti ed apprezzate che un gioco doveva avere
Mi ricordo i primi recensori, nelle loro recensioni, la indicavano sempre come cosa molto importante: se un gioco aveva questa caratteristica i recensori ci tenevano a rimarcarla fra le prime cose in ordine di importanza.
Poi, nel tempo, con l'allargamento della base di pubblico (quindi aumento del numero di giocatori) e la sovrapproduzione di titoli (il numero di giochi pubblicati all'anno è più che raddoppiato) si è verificato il fenomeno dei superacquisti: molte persone hanno cominciato a comprare quantità smodate di giochi, con l'evidente risultato di non riuscire a giocare abbastanza partite ad uno stesso titolo
Negli ultimi 5-6 anni ho visto un numero enorme di persone comprare 8 giochi al mese, fare 2 partite a un paio di essi, fare 1 partita a 4 di essi e lasciare gli altri 2 chiusi nel cellophane... e poi comprare altri 8 giochi il mese dopo (ovviamente i numeretti tipo "8" "2" ecc... li metto io come esempio, per rendere l'idea, ma l'andazzo è quello), alla spasmodica ricerca dell'ultima novità.
Chiaramente in un mondo in cui la moda è questa, la caratteristica della rigiocabilità di un gioco perde di importanza: se tanto ci si fa una sola partita, massimo due, non ha importanza se il gioco in questione è molto rigiocabile.
Al giorno d'oggi ci sono addirittura alcuni recensori che, nelle loro recensioni, neanche la nominano più.
Ora però, nel mondo, è cambiato un fattore importantissimo: l'economia.
Oggi, purtroppo, ci ritroviamo a fare i conti con prezzi cresciuti del 30-40% in ogni cosa: riscaldamento, benzina, bollette, cibi al supermercato, pezzi di ricambio dell'automobile, e anche i giochi sono cresciuti di prezzo.
Fino a un paio di anni fa un german medio peso poteva costare 40-50 euro, oggi può costare 75 euro.
Oggi molte famiglie non arrivano alla fine del mese...
Per cui quello che mi sto chiedendo è: in una situazione in cui sempre più persone hanno pochi soldi in tasca, la rigiocabilità tornerà ad essere una caratteristica importante per un gioco?
Intendo sia importante per un acquirente per decidere se comprarlo o no, sia importante per l'opinione della community e dei recensori.
Nel senso: se un tizio ha pochi soldi in tasca a causa di bollette, benzina e quant'altro, se proprio deve spendere 75 euro per un gioco da tavolo, allora questo tizio deve sperare che a quel gioco ci farà decine di partite, e che con esso coprirà un arco temporale piuttosto lungo
Ed ecco qui che la caratteristica dell'alta rigiocabilità può ritornare ad essere importante
Voi cosa ne pensate?