Complici le giornate di festa in più ho giocato tanto, anche se prevalentemente a giochi semplici.
Cominciamo giovedì, il figlio grande mi butta giù dal letto chiedendomi di giocare a
Takenoko. Il gioco non mi fa impazzire, ma a lui piace e lo tengo prevalentemente per questo. Partita a due aspettando che si svegli anche il piccolo, comincia bene ma poi si distrae e si agita, quindi nel finale lo supero e chiudo il gioco. Vinco comunque solo di due punti, giusto il favore dell’imperatore!
Venerdì è il turno del piccolo, che mi chiede il gioco dei nani contro il drago. Anche se non è adeguato alla sua età, come faccio a digli di no per
Drako!? Così lo intavoliamo e lui gioca con le carte scoperte e qualche piccolo suggerimento. Prende i nani, a me rimane il drago che è più difficile da giocare, così so già che giocando “morbido” e con qualche aiuto nella scelta delle carte riesce a vincere lui. Grandi festeggiamenti in casa, e poi tutti indossiamo le nostre magliette dei draghi!
Venerdì sera in associazione, ad un tavolo hanno apparecchiato Brass: Birmingham, ma non è questo il giorno per me! Il tavolo è già tutto pieno, ci sono dei ragazzi nuovi poco esperti, e così si trasforma in una serata filler. Non la mia preferita, ma la compagnia è simpatica e ci si diverte tutti insieme.
Iniziamo in 5 a
Draftosaurus, arrivo secondo a parimerito sia sul lato estivo che su quello invernale.
Si aggiungono altre due persone e intavoliamo
6... le prendi!, rapido e immediato la partita scorre ridendo e scherzando, e mi caricano di carte (arrivo penultimo). Si aggiunge l’ottavo giocatore e facciamo una seconda partita, e anche qui prendo un sacco di punti, sempre penultimo. Questi giochi non fanno per me.
Il nuovo arrivato tira fuori
Stay Away!, mai provato, sembra interessante. Distribuiamo le carte e sono subito io La Cosa. Molto interessante, ora ci divertiamo. Ma il gioco non decolla. Sono ultimo di mano, quando tocca a me pesco un Panic e non faccio niente, il turno torna e me dopo un altro giro e non pesco nessun Infetto, poi alcuni scambi di posto e non riesco a concludere nulla. Dopo circa 30 minuti riesco finalmente a pescare un Infetto e comincio a giocare, in mezzo a pochi ragionamenti basati su pochi fatti. Infetto un secondo giocatore e mi sposto di posto, sperando finalmente di riuscire a concludere qualcosa. Ma il nuovo vicino mi spara con il lanciafiamme, così, giusto per togliersi un dubbio.
E niente, gioco finito senza che sia realmente cominciato. Non so, potenzialità interessanti, ma secondo me scricchiola un po’ su alcune cose. Da riprovare.
Chiudiamo la serata con
Nome in Codice: Vietato ai Minori. A me i giochi di parole non piacciono, a partire da Scarabeo a seguire, e questo non fa eccezione. L’aggiunta delle parolacce, poi, per me è più un aspetto negativo che altro. Certo, si ride di qualche stupidaggine, ma non mi ha lasciato molto. Se fino ad ora l’avevo schivato, un motivo c’era.
Chiudiamo sabato sera con il gruppo solito di amici, e concludiamo una partita a
D&D eliminando il Signore dei Ghoul che si era risvegliato nella regione. La promessa è di riusccire a giocare di più di ruolo!