sono d'accordo che oggi come oggi esistono un sacco di giochi esteticamente e contenutisticamente migliori di HQ sotto praticamente ogni aspetto: passiamo da meccaniche raffinatissime a miniature che potrebbero finire in un museo delle miniature di plastica se mai ne esistesse uno eppure, almeno a parer mio -forse perchè l'ho vissuto ai tempi dell'uscita- HQ ha mantenuto inalterato nell'arco degli anni un velo di magia, quel velo che da piccoli ci faceva fantasticare su mondi fantasy, orchi e barbari, maghi e stregoni, nani e goblin. Immaginavamo grandi imprese davanti al tabellone pieno zeppo di elementi 3d, scenicamente suggestivi (almeno per quei tempi) che avevano ben poca concorrenza e quindi risaltavano subito come un prodotto di qualità superiore rispetto al contesto. Quante volte vedevamo lo spot televisivo che ci trascinava letteralmente nel gioco attraverso lo schermo, per poi andare nel negozio di giocattoli, trovare la scatola di HQ sullo scaffale dedicato, girarla sul retro per vedere l'immagine del gioco presentato al tavolo: wow! dicevamo quasi increduli che quello spot non fosse solo tv ma davvero un gioco così fastoso e subito leggevamo i contenuti della scatola, la copertina.... "entusiasmanti avventure nel mondo della magia" wow! nuovamente... questo gioco lo vorrei proprio per natale!
Una volta aperta la scatola, si cominciava a staccare tutte le miniature, a montare il mobilio (senza bisogno di brugola) e via di lettura delle regole, delle carte, delle missioni.
So che potrebbe sembrare un banale tuffo nel passato o semplice nostalgia, ma quel gioco così semplice, legnoso su certi aspetti rispetto a tutte le attuali produzioni più blasonate, riusciva a fare qualcosa di unico, riuniva amici o parenti in un unico dungeon, tutti a combattere e a destreggiarsi tra quei corridoi e quelle stanze al meglio dei propri punti forza e punti mente, completamente assorbiti in quell'avventuroso mondo della magia e raramente, almeno a quei tempi, un gioco da tavolo riusciva a fare ciò in modo così efficace. Forse proprio la semplicità del gioco lo rendeva avvicinabile e apprezzabile praticamente da chiunque lo provasse, riuscendo a mantenere alto l'interesse dei giocatori, missione dopo missione.
La vera perla poi era il materiale a fine libretto necessario a missioni autorealizzate, un modo come un altro per dire che hero quest vive finchè ci sono persone che hanno voglia di farlo vivere creando missioni una dopo l'altra. Non conosco nessuno dei miei amici o conoscenti che abbia posseduto la sola scatola base senza poi prendere le espansioni e nemmeno che non abbia mai usato i materiali di fondo per creare almeno una missione.
E' un discorso di parte il mio? Probabilmente sì e con questo non dico sia migliore di altri giochi e nemmeno che sia l'unico da giocare, dico solo che è riuscito a ritagliarsi così bene un posto nel cuore degli appassionati che, nonostante l'evoluzione ludica e gli approcci ai giochi più o meno moderni, difficilmente verrà dimenticato o messo in disparte; un po' come certe canzoni o film o qualsiasi altro elemento che, pur non essendo i migliori del proprio ambito, per una serie di motivi emozionano le persone a tal punto da diventare parte integrante della loro percorso di vita.