Ieri ho finito (per la quinta volta di seguito) The zombies. Se dovessi ridurre il tutto in due parole direi "bellissimo" e "coinvolgente". Avevo fatto il preorder quindi, oltre al libro-game vero e proprio, mi è arrivato anche il prequel.
The zombies si presenta come un volume da 723 paragrafi (più 120 per il prequel), all'interno dei quali potremo vivere le storie di ben tre personaggi. Esatto, tre personaggi, per i quali, all'inizio della lettura, dovremo scegliere la professione: civile, poliziotto e l'immancabile medico. Ogni personaggio ha il proprio background quindi spesso si potrà accedere a determinati paragrafi solo se si è scelta o meno una determinata professione. Certo, alcuni paragrafi e luoghi da raggiungere sono comuni a tutti, ma la professione scelta e gli eventuali incontri precedentemente avvenuti possono far cambiare gli avvenimenti che vi accadono. Le storie sono tutte ben scritte e molto coinvolgenti con alcune scelte di carattere morale (si potrebbe anche impersonare un personaggio vigliacco ed egoista volendo... ma mi domando chi mai lo farà) e con alcuni punti di salvataggio sparsi nella storia (durante la prima lettura tirerete realmente un sospiro di sollievo sapendo di essere arrivati in un luogo sicuro).
I finali sono nove (ne ho letti cinque, uno dei quali veramente inaspettato) e c'è un punteggio che permette di valutare la partita. Un finale in particolare (curiosamente quello in cui ho ottenuto il miglior punteggio) mi ha lasciato un pò di inquietudine (alcune delle parole dette da un personaggio mi hanno ricordato uno sconvolgente passaggio del primo videogioco Telltale dedicato a The walking dead).
Da un punto di vista di meccaniche non c'è niente di particolare: non ci sono enigmi da risolvere ma solo alcuni minigiochi, nella maggior parte dei quali bisogna tirare un dado. Solo nel prequel ci sono alcuni enigmi, prevalentemente all'interno delle schede cliniche dei pazienti, twist che fa ancor di più calare nella parte (nel prequel il protagonista è un medico). Il meccanismo di gioco è basato sostanzialmente su una serie di parole da appuntare che andranno ad influenzare lo sviluppo della storia. Nei combattimenti, e nella varie prove, l'alea è presente (basti pensare che un lancio di dado con risultato "1" è un fallimento automatico mentre di contro un "6" è un successo automatico) ma, se ben armati (arma da fuoco + arma bianca), non l'ho trovata snervante (vero, Autolico?). Infatti, se non diversamente indicato dal testo, si può inizialmente effettuare un attacco a distanza (attenzione che in questo caso col il risultato di 1 si esauriscono le munizioni oltre a non centrare il bersaglio) per poi, in caso di fallimento, passare al combattimento corpo a corpo, senza subire danni nella transizione. I combattimenti comunque non mi sono sembrati eccessivamente punitivi (certo non bisogna cercarseli) tantè che le poche volte che sono morto non è stato per mano degli zombie... e poi un pò di (s)fortuna ci stà in un'apocalisse zombie.
Come ordine di lettura vi consiglio di iniziare con il civile o il poliziotto e, nel caso lo abbiate, leggere il prequel solo prima della run con l'ultimo personaggio, il medico. Nel prequel ci sono infatti degli approfondimenti relativi alla comparsa degli zombie di cui civile e poliziotto (e in teoria il lettore) dovrebbero essere totalmente all'oscuro.
Alla fine quindi se vi piacciono gli zombie, volete un racconto coinvolgente e altamente rigiocabile è il libro-game che fa per voi... Se invece volete enigmi bruciacervello non ne troverete ma dategli comunque una possibilità: verrete trascinati in un incubo estremamente realistico.
P.S.: per la presenza di alcune situazioni abbastanza truculente lo consiglierei ad un pubblico maturo. Poi se i vostri figli vedono tranquillamente i film di Romero e The walking dead allora no problem.