I tre migliori giochi da tavolo di... Ignacy Trzewiczek

Ignacy e la Portal Games sono il faro che ha permesso al gioco da tavolo di espandersi in Polonia, facendola diventare una delle nazioni più importante a livello europeo.

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La biografia apocrifa del signor Darcy

Ignacy Trzewiczek nasce nel 1976 in Polonia, Paese che in quell’anno deve fronteggiare una violenta ondata di scioperi, proteste e repressioni tra regime e opposizione del quale per fortuna si comincia a intravedere la fine grazie appunto alla nascita di un autore di giochi ibridi.

In gioventù Trzewiczek si distingue come autore di avventure per giochi di ruolo. Molto nota quella di un giovane uomo che cresce in un territorio devastasto da guerre, invasioni di eserciti neri guidati da fanatici della magia runica, oppressioni subite da armate dell’oscuro est, ripercussioni per ideologie vecchie di millenni e divisioni territorial…ah no, scusate, questa è una sua autobiografia.

Nel 2009 fonda la Portal Games, editore che subito si distingue per l’originalità dei suoi titoli, spesso sviluppati dallo stesso Trzewiczek come il celebrato Stronghold, sorta di tower defense in cui l’autore deve evitare tutte le battute del cazzo sul suo cognome.

L’anno successivo esce Pret-a-porter, titolo che porta la moda nei giochi da tavolo molti anni prima dell’interessamento di Chiara Ferragni.

Segue 51st State, gioco ad ambientazione post-apocalittica che però non ottiene il risultato sperato. Anche perché in Polonia il post-apocalittico è praticamente la forma di governo.

Il 2012 è l’anno del bellissimo Robinson Crusoe, in cui i giocatori indossano i panni di naufraghi alle prese con le infinite rogne e sfortune che si riversano loro contro: la carenza di cibo, il maltempo, gli animali feroci, le espansioni su kickstarter.

Nel 2014 esce Imperial Settlers, che ripropone le meccaniche dell’oppressivo di 51st State e però in una veste molto più rassicurante. Dando purtroppo un precedente a chi negli anni successivi inneggerà alla famiglia tradizionale.

Nel 2017 è il turno di First Martians, che si inserisce in un filone – quello dei giochi sul pianeta rosso – che allora non aveva ancora rotto i coglioni.

L’anno successivo esce Detective: A Modern Crime Board Game, apprezzatissimo titolo che riesce a unire con grande efficacia felici elementi di deduzione e sapiente utilizzo della tecnologia. L’esatto contrario di Immuni e del Cashback, insomma.

Nei suoi giochi Ignacy Trzewiczek cerca sempre di coniugare elementi dei giochi tedeschi e di quelli americani, riuscendo a dare vita a titoli estremamente coinvolgenti, molto ricchi anche nei materiali e stimolanti per chi vi prende parte, ma che non possono prescindere da un’attenta pianificazione. Altrimenti fanno la fine della Superlega.

La carriera di Ignacy Trzewiczek non è poi così estesa, se si pensa che il nostro ha iniziato a pubblicare nel 2009, quindi neanche una dozzina d'anni fa, praticamente autoproducendosi e fondando quella che sarebbe poi stata una delle case editrici con i progetti più interessanti del decennio successivo: la Portal Games.

Stronghold, il suo primo gioco edito, è un tower defense che si gioca uno contro uno, caratterizzato da una forte asimmetria e da un gameplay pieno di bluff e lettura dell'avversario, in cui ogni mossa spesa a proprio favore dà al nemico la possibilità di replicare altrettanto efficacemente, grazie alla spesa della principale risorse del gioco: i punti tempo.

Il gioco si fa subito notare per originalità e cura, ma quello che affligge la casa editrice fin dai suoi esordi sono i regolamenti, spesso poco chiari e disorganici: un autore ha chiaro in testa il proprio gioco ma non è detto che riesca a comunicarlo efficacemente al pubblico. 
Questo problema riguarderà la Portal ancora per qualche anno, fino al momento in cui nello staff verrà assunta una figura professionale per la scrittura delle regole, con un sensibile miglioramento dei risultati. 

Stronghold ha comunque un ottimo successo di critica e pubblico, tanto che il gioco verrà poi ampliato con un'espansione stand alone (Stronghold: Undead, 2010), ripubblicato in una seconda edizione modificata (Stronghold: 2nd edition, 2015) che cambia alcune cose tra cui una strategia ritenuta troppo forte, e infine edito nella sua versione definitiva tramite una campagna Kickstarter (Stronghold: Undead, second edition, 2021).

Nel 2010 Trzewiczek crea un gestionale dedicato al mondo della moda, Pret-a-Porter, che ha un discreto successo, più per il tema che per le meccaniche.
Poi mette la firma su un gioco di carte asimmetrico in cui ogni giocatore gestisce una fazione post-apocalittica, aumentando le proprie costruzioni, le proprie risorse e attaccando gli altri: The 51st State.
Il tema post-apocalittico non ha gran presa sul grande pubblico, ma le meccaniche sono valide e nel 2014 lo stesso gioco cambia veste grafica e tematica, diventando Imperial Settlers, con un aspetto decisamente più puccioso, un tema più conosciuto e confortevole, più varietà di popoli e fazioni.
Ciò consente al gioco di fare il grande salto verso il pubblico casual e dà vita a numerose espansioni negli anni successivi, di cui l'ultima, Rise of the Empres, nel 2020, introduce anche un sistema a campagna.

Facendo un passo indietro, nel 2012 esce probabilmente il suo gioco di maggior successo: Robinson Crusoe: Adventures in the Cursed Island
Questo gioco racchiude tutti gli stilemi del Trzewiczek-pensiero:

  • Propensione alla simulazione: Ignacy non rinuncia mai a fornire particolari ai suoi giochi che rispecchino non tanto la realtà, quanto quelle parti simulative che secondo lui sono essenziali per creare una forte immersione. 
  • Il sottile equilibrio tra pianificazione e fortuna. Trzewiczek permette al giocatore di essere artefice del proprio destino, ma inserisce sempre un elemento casuale a monte, che ne limiti le scelte, o a valle, che lo costringa in qualche modo a rischiare.
  • Interazione mai assente: si capisce che l'autore non gioca con i guanti e non vuole che al tavolo ognuno faccia la propria partita, questo sia nei suoi collaborativi che, a maggior ragione, nei competitivi.

Del resto tutte queste cose ce le dice anche lui nell'intervista che gli facemmo nell'ormai lontano 2014: “io amo i giochi american per la loro ambientazione e, allo stesso tempo, non mi piacciono per via dello loro regole abbastanza semplici e alle volte troppo casuali. D’altro canto mi piacciono le regole eleganti dei giochi german, ma odio l’ambientazione noiosa che non è mai inerente alle meccaniche di gioco. Ecco perché mi sforzo di fondere questi due mondi  usando ambientazioni ricche e coinvolgenti e allo stesso tempo costruirle su meccaniche interessanti e solide. Credo che sempre più giochi di questo tipo verranno pubblicati in futuro”. 
I giochi ibridi, dunque, quel genere ora tanto in voga, di cui Trzewickzek è stato un sicuro precursore e pioniere.

Il successo di Robinson Crusoe è così grande da meritare uno spin-off nel 2017: First Martians, ambientato su Marte, si avvale dell'utilizzo di un'app, laddove Robinson funziona benissimo anche solo con componenti fisiche.

Il 2018 è l'anno del suo ultimo grande successo: Detective: A Modern Crime Board Game. Ispirato dal famoso Sherlock Holmes Consulting Detective (1982), Trzewiczeck trasporta le indagini nella modernità, sia come meccaniche, sia come storia, sia e per i mezzi utilizzati (ampio l'uso dell'app, con molteplici riferimenti a fatti reali, incluse ricerche per approfondire che rimandano a pagine di Wikipedia). 
Non manca di ingaggiare uno scrittore professionista per costruire una storia e un'indagine non solo valida dal punto di vista delle trama, ma anche della forma artistica.
Ne viene fuori un piccolo gioiello investigativo, dotato già di espansioni presenti e future.

Un sicuro pallino dell'autore è infatti quello che abbiamo ritrovato in un certo senso anche in Mac Gerdts: il perfezionamento continuo dei suoi giochi passati. Non pare davvero il tipo da dimenticare un gioco fatto e passare al successivo con leggerezza: le continue espansioni, riedizioni e la ricerca del design ideale per i suoi giochi lo spingono sempre a una revisione continua, alla ricerca dell'eccellenza.

Vediamole, allora, le sue tre eccellenze:

Stronghold: Undead, second edition

Con questa si spera ultima versione, Trzewiczek trova la quadra del cerchio e la perfezione nel suo sistema d'assedio, che è il punto di riferimento per chiunque voglia provare il genere.
I due eserciti si fronteggiano in una danza di botta e risposta, di colpi su colpi, scandita con equilibrio matematico e ondate di attacchi, potenziamenti, fallimenti e piani a lungo termine. Un gioco asimmetrico in cui i ruoli speculari sono l'uno l'opposto dell'altro come l'attacco e la difesa, l'iniziativa e la reazione, la vita e la morte... anzi la non-morte.
> recensione

Perché dovreste giocarlo

Semplicemente perché ad oggi è il miglior tower defense in circolazione e la migliore riproduzione dello scontro tra assediante e assediato, almeno in termini fantasy. 
Meccanicamente è stato rifinito attraverso quattro edizioni, in uno sviluppo che in pratica abbraccia un arco di dodici anni. 
Tematicamente cattura l'essenza dell'urgenza per l'attaccante e della precarietà per il difensore, unendole assieme tramite il filo rosso dell'incertezza sulle mosse avversarie.

Perché potrebbe non fare al caso vostro

È un gioco per due con un elevato grado di complessità: richiede preferibilmente un compagno di giochi fisso e un approfondimento di qualche partita di seguito per comprenderne bene tutte le sfumature. 
Qualcuno potrebbe anche non apprezzarne la natura matematica di alcuni passaggi e l'incertezza veicolata principalmente tramite le informazioni nascoste, invece che col classico tiro di dado, qui assente. Del resto, anche questo è un ibrido.

Robinson Crusoe: Adventures in the Cursed Island

Un gruppo di naufraghi (ma è giocabile anche in solo, con l'aiuto di Venerdì e di un fedele cane) vivrà una serie di avventure in un'isola sperduta. Per la verità ogni avventura è a sé stante, con trama e meccaniche diverse, ma in comune hanno le regole base, tra cui spicca la gestione dei personaggi: si possono fare molte azioni accettando di rischiarne la riuscita e la propria salute, oppure poche andando a risultato sicuro, ma ovviamente rallentando la propria corsa verso l'obiettivo finale. Una nuova edizione del gioco verrà lanciata su Kickstarter nel corso del 2021.
> recensione

Perché dovreste giocarlo

Due possono essere le molle che spingono a provare questo gioco: 
Intanto capire se siete adatti ai giochi ibridi. Qui potete davvero “farvi una cultura” e comprendere cosa siano, ma soprattutto cosa significhi farli bene, che non è scontato. 
In secondo luogo perché è un collaborativo puro che non manca di essere vario e sfidante, rappresentando uno dei punti di riferimento del genere, assieme a Spirit Island e Aeon's End (per questo livello di complessità).

Perché potrebbe non fare al caso vostro

Come quasi tutti i collaborativi puri, anche Robinson Crusoe può risentire del giocatore alpha, specie se qualcuno è alla prima partita e altri son invece già esperti. Potreste poi rimanere scottati da alcune regole facilmente fraintendibili o dimenticabili, anche in virtù del fatto che ogni scenario ne introduce di specifiche. Insomma, è un gioco per esperti e non lo consiglierei mai a occasionali o famiglie.

Detective: A Modern Crime Board Game

Nei panni di moderni investigatori, dovrete indagare su un omicidio la cui storia vi porterà molto più lontano nello spazio e nel tempo di quando immaginiate. 
Avrete a disposizione l'aiuto della scientifica, della psicologia forense, un intero database con fatti storici, archivi, dossier. Avrete campo libero nella vostra indagine, col rischio però di infilarvi in qualche vicolo cieco o di subire troppo stress lavorativo, visto il delicato caso che avete per le mani. 
È un collaborativo puro in cui occorre pazienza, dedizione, propensione al dialogo, fantasia e la voglia di leggere, notare i particolari, prendere appunti e collegare gli indizi. Insomma sarete degli investigatori, davvero.
Sono cinque sessioni collegate da un'unica storia, cosa che ne fa una sorta di lungo gioco in più episodi.

Perché dovreste giocarlo

Se vi sono piaciuti titoli simili nel tema e nelle modalità di gioco, questo certamente diventerà uno dei vostri preferiti per la cura messa in tutti i suoi elementi, soprattutto per la sensazione verosimile che trasmette in ogni sua parte, dal testo scritto alle meccaniche.

Perché potrebbe non fare al caso vostro

Ci sono diversi scogli che potrebbero rendervi indigesta l'esperienza con Detective. 
Occorre aver voglia di confrontarsi con un gioco in un certo senso “creativo”: non ti dice cosa fare, lo sai a grandi linee, ma sei tu che devi spingerti in una direzione e ragionare costantemente su cosa concentrarsi e cosa invece lasciare indietro. 
Bisogna essere capaci di giocare in gruppo in modo collaborativo, partecipando ma non prevaricando.
Vi deve piacere leggere lunghi paragrafi di storia, prendere appunti ed essere infine disposti ad investire lunghe sessioni di gioco, preferibilmente ravvicinate nel tempo.

Ludografia essenziale: 

2009 Stronghold
2010 Prêt-à-Porter (con Piotr Haraszczak)
2010 51st State
2011 The New Era
2012 Robinson Crusoe: Adventures on the Cursed Island
2014 Imperial Settlers
2016 51st State: Master Set
2017 First Martians: Adventures on the Red Planet
2018 Detective: A Modern Crime Board Game
2019 Imperial Settlers: Empires of the North
2021 Stronghold Undead, 2nd edition

Stronghold Undead 2: Agzaroth e Ignacy

Commenti

Buon articolo, ho colto l'occasione per approfondire l'argomento delicato sugli ibridi ! (comunque se clicco sulla recensione di Stronghold Undead non trova la pagina) 

Grazie per questi utilissimi articoli. <3

 

ho appena preso la versione retail di stronghold undead, ma lo store dice che sono in attesa del rilascio (quindi ho fatto praticamente un preordine): qualcuno sa per caso quando uscirà?

Tre giochi ottimi, quelli scelti, e sufficientemente diversi. Io ho amato molto anche 51th State e Pret-a-Porter è un buon titolo anche se non eccelle (volendo parlare dei titoli non selezionati). 

ho consumato Robinson Crusoe , mi mancano un paio di avventure da finire...

biografia apocrifa del Signor Darcy arrivata in extremis :D

Preordinato ora Robinson Crusoe nella campagna Gamefound. Non vedo l'ora!

Come sempre articolo molto utile!

Preso lunedì First Martians, non vedo l'ora di provarlo, ma devo prima fare l'unboxing per la rubrica. 😅

Ho un legame particolare con Detective, perché giocato durante la prima quarantena a distanza. E riuscito nell'arduo compito di far pensare ad altro ed ha alleggerito un pò il peso della chiusura forzata. 

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