Anteprime Essen 2023 - Nucleum

Giocare a Barrage come fosse Concordia sul tabellone di Brass.

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Nucleum

Questa anteprima si basa solo sulla lettura del regolamento e non deriva da alcuna prova del gioco.

Nucleum è il nuovo gioco di David Turczi e Simone Luciani, in uscita ad Essen di quest’anno per Board&Dice, nel quale un gruppo di imprenditori su incarico del re dovranno sviluppare e dare energia a un gruppo di città del centro Europa.

Il gioco è un eurogame da 1 a 4 giocatori dedicato a un pubblico esperto: non sorprenderà che la modalità solitario è stata curata da Turczi in persona.

Come si gioca

Durante la partita, i giocatori creeranno miniere, collegamenti ferroviari, turbine per centrali, costruiranno edifici nelle città e daranno loro energia.

Il tabellone comune mostra una serie di aree (minerarie, civili, centrali elettriche) connesse da spazi per tratte ferroviarie. Nelle zone minerarie si costruiranno miniere di uranio, in quelle civili edifici e le centrali verranno dotate di nuclei e turbine.

La meccanica principale ricorda molto quella di Concordia, solo che i giocatori non giocheranno carte ma tessere: i turni si susseguono finché il giocatore non ne esegue uno di ripristino che gli permette di recuperare le tessere giocate e innesca alcune rendite. Le rendite derivano da tracciati su una plancia personale, che avanzano con alcune ricompense durante il gioco e forniscono monete, punti vittoria e lavoratori. Attenzione che i lavoratori non si piazzano per fare azioni! Servono per definire la proprietà delle tratte ferroviarie: se non avete un lavoratore per contrassegnarla non potrete costruirne una.

Le tessere vengono distribuite in maniera casualmente controllata a inizio partita, inoltre i giocatori possono acquistarne con un’azione apposita. Ogni turno corrisponde a mettere giù una tessera.

Le tessere sono di forma allungata e mostrano due azioni, possono essere giocate sulla propria plancia o sul tabellone comune. Se giocate sulla plancia permettono di svolgere entrambe le azioni, risolvere contratti, e verranno recuperate con un’azione di ripristino. Se giocate sul tabellone, le tessere formeranno le linee di comunicazione tra le città. In questo caso, l’azione viene svolta solo quando il colore del suo bordo combacia con quello della tessera o città a fianco dello spazio in cui la si pone (quindi può avvenire anche in futuro, se lo spazio a fianco è vuoto). Queste tessere non vengono mai recuperate.

Le azioni permettono di avanzare nelle rendite della propria plancia, acquisire risorse e contratti, costruire miniere e strutture, ripristinare la plancia attivando le rendite, attivare la produzione di energia a partire da carbone, uranio o altre fonti. I contratti, ottenuti da un mercato comune oltre a un primo iniziale, di fatto consistono in piccoli obiettivi (ad es. possiedi due turbine) e offrono remunerazioni in tecnologie, punti vittoria e talvolta monete. La produzione di energia permette di alimentare le proprie costruzioni, che vengono girate sul lato attivo (similmente a Brass); si svolge nelle centrali, che sono spazi della mappa e non strutture dei giocatori. Una centrale produce energia a partire da carbone ma soprattutto uranio, che vanno trasportati su linee ferroviarie complete, inoltre per usare uranio le centrali devono avere un “nucleum”, che i giocatori ottengono da un tracciato milestone che si attiva durante l’azione di ripristino attraverso i token “achievement”; questi ultimi possono essere ottenuti da varie fonti durante i turni di gioco. A ogni azione di ripristino il giocatore conta quanti ne ha e posiziona un suo segnalino in una posizione sul tracciato uguale o inferiore al numero totale. A seconda della sezione del tracciato in cui si piazza il segnalino, si attiverà per sé uno obiettivo di fine partita che fornirà punti vittoria (tendenzialmente più remunerativo quanto più alta è la posizione), e se si è anche i primi ad aver piazzato in tale sezione si potrà anche scegliere in che centrale tra quelle della mappa piazzare un “nucleum”, da quel momento in poi quella centrale potrà consumare anche uranio.
Inoltre, se una sezione conterrà segnalini di tutti i giocatori, si innescherà una mini-fase di scoring detta “giorno del re” (i giocatori hanno quindi un certo controllo su quando farle avvenire).

Nel corso del gioco, sono diverse le strutture che i giocatori potranno costruire:
  • le turbine nelle centrali aumentano la loro capacità di utilizzare uranio, altrimenti molto limitata, ma attenzione: possono essere usate da chiunque in cambio di un obolo (tipo le condotte di Barrage);
  • le miniere nelle zone minerarie permettono di estrarre uranio.
  • le costruzioni (residenze, fabbriche, laboratori) nelle città, danno importanti ricompense quando il proprietario fornisce loro energia girandole sul lato attivo.

I giocatori inoltre disporranno di una serie di otto tecnologie, attivabili in sequenza attraverso effetti in partita. Ogni giocatore ne possiede un set definito anche nell’ordine di attivazione, ciò fornisce una moderata asimmetria al gioco. Le tecnologie forniscono benefici immediati, abilità passive, mentre l’ottava è uno obiettivo di fine partita aggiuntivo.

Importante è il concetto di network, oltre che per alcuni obiettivi, anche perché limita il piazzamento di edifici, turbine e miniere. Fanno parte del network luoghi dove si hanno già edifici e quelli adiacenti a tratte ferroviarie di cui si possiede almeno una tessera (segnalata attraverso il meeple lavoratore). Le tratte ferroviarie si possono costruire ovunque a proprio piacimento, le strutture solo in luoghi già appartenenti al proprio network. Da ciò deriva la necessità di piazzare le tessere come tratte anche a costo di privarsene per il futuro.

I turni si susseguono tra i giocatori finché non si innescano due delle cinque condizioni di fine partita.

Considerazioni

Ci sono davvero tanti elementi in questo Nucleum. L’impianto davvero ricorda Barrage, non c’è qui un tracciato energia, ma le produzioni devono essere sufficienti ad attivare i propri edifici piazzati, che danno ricompense tanto migliori quanta più energia richiedono, e in questo, a dispetto del nome, sono molto più simili loro ai contratti di Barrage rispetto ai contratti di Nucleum veri e propri. C’è una gestione delle materie prime, che si muovono su percorsi prestabiliti. Ci sono delle tecnologie. C’è una dimensione topologica, che però è in mano ai giocatori: non avremo più gocce d’acqua che scorrono dalle sorgenti, ma si creeranno zone più connesse, e quindi tra le quali è più facile trasportare materie prime ed energia, e zone più isolate e con meno possibilità di sviluppo. Senza contare che aggiungere nuovi nuclei diventa sempre più difficile, quindi si potranno vedere corse al tracciato achievement per poter decidere dove piazzare i nuclei più a buon mercato. Questa abbondanza di elementi di gioco e meccaniche potrebbe forse peccare in eleganza (basti pensare che ciò che costituisce l’ossatura di Concordia qui non è che una piccola frazione del totale) ma sembra ben amalgamata. Ciò si ripercuote anche nelle molteplici fonti di punti vittoria che arrivano da rendite, contratti, tecnologie, tracciato achievement, edifici con energia, scoring intermedi in fase rendita e chi più ne ha più ne metta. Siamo comunque certi che gli autori abbiano saputo bilanciare bene tutti gli elementi in modo da non rendere una strada superflua rispetto alle altre.

Tra le meccaniche non si trovano grandi innovazioni, se non quel tracciato achievement collegato a nuclei, obiettivi di fine partita e attivazione di scoring intermedi. La scelta di puntarci, e anche quella non scontata sul settore in cui mettere il token, può offrire scelte significative. Altra meccanica interessante è il doppio uso delle tessere, che porterà i giocatori a decidere quando è il caso di rinunciare a uno per rafforzare la propria presenza su mappa. Ad ogni modo, il mix tra le meccaniche al crocevia di tante ispirazioni risulta davvero interessante.

L’impressione è comunque che il giudizio complessivo dipenderà soprattutto dall’efficacia dell’interazione che si genererà in mappa tra gli spazi per la costruzione del network, dove i giocatori potranno scalpitare per escludersi a vicenda dalle zone più remunerative.

Commenti

L'interesse c'è... Grazie per l'ottima anteprima!

Bell'analisi. Condivido tutto, soprattutto la curiosità di vedere se le dinamiche che si creano giocandoci, possano essere il reale elemento di novità e di forza di questo gioco in cui le citazioni sono numerose. 

 

Visti i miei gusti, spero sia 99% Barrage 1% Brass, e 99% Luciani 1% Turczi :)

Dalla lettura del regolamento le basi per un eurogame eccellente ci sono; resta da vedere se sarà soddisfacente, cattivo e interattivo quanto sembra.

(speriamo abbiano scelto la palette di colori tenendo conto di noi daltonici!)

Molto curioso di provarlo anche per i titoli citati 

MarioRossi scrive:

Visti i miei gusti, spero sia 99% Barrage 1% Brass, e 99% Luciani 1% Turczi :)

A me il gioco dà già l'impressione di essere essenzialmente Barrage, non Brass: i dodicimila modi in cui si ottengono punti sono la cosa più lontana da come Wallace ha finalizzato il suo gioco. È vero, ci sono degli elementi di Brass, ma questo è un titolo Luciani-Turczi, le sensazioni saranno quelle tipiche del loro design, suppongo. 

Concordo, è un'anteprima molto ben fatta!. Sull'influenza di Brass e Barrage, c'è, e secondo me è ben ripartita, anche se alla fine ha una sua anima e non si sovrappone a nessuno dei due. Unica cosa che mi ha stupito è che non abbia colpito la meccanica delle tessere domino, che, secondo me è la novità più interessante del gioco (almeno quella che ha colpito me fin dall'inizio).  Rispetto a Concordia, per esempio, dove tu prendi un tot di nuove carte, qui hai un flusso molto più abbondante di tessere, perchè molte ne perdi per la creazione del network. Anche il feeling di dover matchare i colori rende interessante la scelta di cosa scegliere, cosa perdere e dove piazzarlo.

Continuo a tenere il mio interesse alto!

Messaggio doppio

magobaol77 scrive:

Concordo, è un'anteprima molto ben fatta!. Sull'influenza di Brass e Barrage, c'è, e secondo me è ben ripartita, anche se alla fine ha una sua anima e non si sovrappone a nessuno dei due. Unica cosa che mi ha stupito è che non abbia colpito la meccanica delle tessere domino, che, secondo me è la novità più interessante del gioco (almeno quella che ha colpito me fin dall'inizio).  Rispetto a Concordia, per esempio, dove tu prendi un tot di nuove carte, qui hai un flusso molto più abbondante di tessere, perchè molte ne perdi per la creazione del network. Anche il feeling di dover matchare i colori rende interessante la scelta di cosa scegliere, cosa perdere e dove piazzarlo.

Grazie molte per i complimenti! Un onore riceverli dall'autore!

Ammetto che ho avuto un po' di indecisione sul meccanismo del "domino" delle azioni, più che altro perché dalla sola lettura del regolamento non mi è stato possibile capire l'economia delle azioni e quanto abbondante fosse il flusso di nuove tessere. Chiaramente, più il rapporto tessere giocate su tabellone/tessere giocate su plancia è alto, tanto più sarà importante questo aspetto come anche la corrispondenza tra i colori. La mia percezione è che fosse soprattutto importante il tempismo del piazzamento sul tabellone, onde sgomitare per il network senza trovarsi privati di tessere importanti. Ma si tratta solo di impressioni, quindi è possibilissimo che mi sia sbagliato.

Turczi instapass per me. Uno a cui piace impilare meccaniche piuttosto che confezionare giochi coesivi.

vogliamo l'intervista a luciani!

È già Essen.

E io no.

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