Anteprime Essen 2021: Ark Nova

Vi piacciono i parchi zoologici e pensate che siano utili per la protezione degli animali e la conservazione degli animali a rischio? Per me ni ad entrambe le risposte, ma seguo sempre con attenzione le uscite della Feurland, per questo mi sono interessato anche a questo Ark Nova, in cui dobbiamo appunto costruire un moderno zoo.

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Ark Nova

A differenza dei soliti titoli della Feurland il neo-autore Mathias Wigge sembra aver fatto di tutto per far emergere il tema, per quanto insolito, in questo Ark Nova (1-4 giocatori per 90-150 minuti di gioco dichiarati).

Riassunto di gioco

Ark Nova plancia

Eurogame corposo, da buona tradizione della Feurland, preferisco dare una descrizione del flusso di gioco senza entrare in tutti i dettagli, purtroppo non ho trovato dei vidotutorial per potervi aiutare, ma sicuramente ne usciranno.

Ogni giocatore ha una plancia dove costruire il proprio zoo su una mappa esagonata. Da prassi consolidata si può scegliere tra le plance uguali per tutti o utilizzare quelle asimmetriche che hanno anche poteri speciali.

Il tabellone centrale riporta un display per le carte e un doppio contatore. Si, doppio, perché ogni giocatore ha due indicatori: l'appeal e la conservazione. L’appeal è determinato da quanti animali diversi si hanno nel proprio zoo e determina anche quanto si guadagni nelle fasi di income (più appeal = più biglietti venduti, semplice e funzionale); la conservazione stabilisce quanto il nostro zoo ha investito per la conservazione delle specie. Questi due indicatori determinano insieme il punteggio finale e attivano il fine partita. La conservazione gira in senso orario, l’appeal in senso antiorario, quando gli indicatori di un giocatore si incrociano si attiva il fine partita, si valutano le carte scoring finale e si determina il vincitore valutando chi ha il maggiore gap tra i due indicatori  appeal-conservazione.

Vediamo la struttura di gioco: si gioca un round unico senza mai cambiare il primo giocatore, fino ad attivare le condizioni di fine partita. Ad ogni turno di gioco un giocatore può svolgere un’unica azione, con un interessante meccanismo di selezione basato su carte. Sotto la propria plancia ci sono degli slot per collocare le carte e dei moltiplicatori che vanno da 1X a 5X, che rappresentano l’intensità con cui si può svolgere l’azione. Il giocatore sceglie una carta, esegue l’azione e sposta la carta nella prima posizione della plancia, facendo scivolare le altre carte. Praticamente, se si vogliono eseguire azioni con alta intensità bisogna “caricare” le rispettive carte per più turni. Metteteci che le carte possono anche essere migliorate al lato avanzato nel corso della partita, che si possono raccogliere dei segnalini per potenziare le azioni (rinunciando a svolgerne una) e avete un’idea dell’ampio spettro strategico che il gioco propone. Ogni azione fa avanzare una comune traccia che quando arriva al suo massimo attiva il “break”, ovvero una fase amministrativa che interrompe il gioco in cui, tra le altre cose, i giocatori scartano le carte in eccesso e guadagnano soldi in base al loro “appeal”.

Vediamo le azioni:

  • Cards - Permette di prendere carte zoo, si possono pescare dal mazzo, oppure, potenziando l’azione dal display di carte visibili scegliendo quelle che sono al livello minimo della nostra “reputazione” (un altro indicatore sul display). Le carte zoo sono il cuore del gioco e sono di tre tipi: animali (permettono di introdurre nuovi animali nello zoo), sponsor (permettono di fare azioni speciali, come acquisire specialisti o costruire edifici unici), Conservation project cards (sono i programmi di conservazione delle specie animali, che permettono di avanzare nella track della conservazione).
  • Build - Permette di costruire, pagando soldi, i recinti per gli animali e altre strutture speciali; si realizza piazzando tessere di particolari geometrie, rispettando il vincolo che ogni tessera nuova deve toccare almeno una delle precedenti (penso sia importante ottimizzare il “tetris”). Entra in gioco anche la mappa dello zoo (che, ricordiamo, può essere differente) dato che sono presenti degli esagoni “acqua” e “roccia” e alcune specie animali richiedono che il loro recinto sia adiacente a questi elementi.
  • Animals - Permette di giocare le carte zoo che rappresentano animali. Anche per questa azione bisogna pagare e rispettare dei requisiti, come avere una recinzione libera di grandezza adeguata, ma possono esserci altri vincoli legati alla categoria di animale, al continente, ai progetti avviati dal nostro zoo, ecc. Oltre che aumentare l’appeal le carte spesso danno bonus e azioni speciali, indicate con testo.
  • Association - Permette  giocare carte conservazione o di interagire con la plancia Association, dove si possono completare task che rappresentano le collaborazioni del nostro zoo con le università o con altri giardini zoologici. Molte carte animale richiedono questi prerequisiti per poter essere giocate.
  • Sponsor - Permette di giocare le carte sponsor o, in alternativa, prendere soldi. Anche le carte sponsor hanno svariati effetti indicati con testo…

Prime impressioni

Un gioco decisamente “ricco”, anche se come struttura di gioco è poi abbastanza lineare, ma ci sono tante cose da fare e sotto-giochi da gestire, fidatevi che non ho raccontato tutto, tipo i bonus disseminati sui vari tracciati.

I più esperti avranno già individuato come alcune meccaniche siano prese da altri giochi:

  • il sistema di selezione azioni che si potenziano se non si utilizzano per più turni è preso da Civilization: a New Dawn della Fantasy Flight;
  • Il doppio tracciato che si incrocia è simile a quello utilizzato in Raja of the Ganges.

Ma veniamo a quella che è la similitudine più forte, che viene, forse, più che dalle singole meccaniche, dal feeeling del gioco (almeno quello che trasmettono il regolamento e la descrizione). Tutte quelle carte con testo e poteri da attivare in combo e in sinergia con quello che si realizza sulla plancia non possono che richiamare Terraforming Mars. Penso però che mentre il tema della terraformazione di Marte può aver fatto da traino al successo del gioco di Fryxelius, risulti assai meno accattivante costruire giardini zoologici, almeno per la maggior parte dei giocatori.

Aspettative per me in definitiva? Diciamo che prima di leggere il regolamento erano più alte. Un po’ come Crystal Palace c’è tanta roba, forse troppa. Manca l’interazione, dato che si compete per poche cose e anche le plance, a differenza di quanto accade per Terraforming Mars, sono individuali, a meno che le carte non introducano qualche sorpresa. Certo, potrebbe essere il gioco adatto a chi ama coltivare il proprio orticello, o giardino zoologico, come dir si voglia…In definitiva: resta uno dei titoli da tenere sotto radar per questa Essen, in particolare per chi ama titoli corposi e con bassa interazione.

Ark Nova carte

Commenti

Questo titolo lo avevo visto sul sito della Capstone qualche mese fa mentre cercavo informazioni su Imperial Steam, mi ero ripromesso di leggere il regolamento più avanti, ma non l'ho mai fatto. Grazie per l'anteprima, mi ha fatto guadagnare un po' di tempo, mi sa che lo stralcio subito dalla lista dei giochi da seguire. Sembra un titolo non particolarmente ispirato (o forse solo poco originale) e fin troppo pesante, anche se bisognerebbe capire cosa offre in cambio del tempo e dalla fatica spesi per giocarlo.

PS Su Crystal Palace non concordo, a mio parere non ha nulla di eccessivo.

Le carte con le foto non mi piaciono mai in un gioco.

@Tullaris straquoto che più quotanza non si può

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