5-6 aprile 2025, Bologna Fiere: l'inizio di una nuova era

FrancescoSpagnolo, TdG

Nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino e neppure in fiera!

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Ciao a tutti e bentornati. 
In questo nuovo frammento, vi porto il racconto dell'esperienza vissuta durante la Play.

L'organizzazione ha, giustamente, valutato le dimensioni dell'evento, sempre più in crescita, e si è diretta verso la Fiera di Bologna, dove si è tenuta un'incredibile e, al momento, irripetibile edizione.

Ho partecipato alla Fiera nei giorni di sabato e domenica, per la terza volta, e ho vissuto due intensissimi giorni di giochi, incontri (Antoine Bauza!), eventi, sorprese che hanno sconfitto ogni stanchezza per le lunghe camminate nei padiglioni.

La prima novità è stata proprio la dimensione della struttura, dedicata, per l'occasione, al gioco da tavolo, al gioco di ruolo e di carte collezionabili.
Ho visitato principalmente il padiglione dei giochi da tavolo, con alcune deviazioni verso l'attiguo padiglione dove si trovava la Tana dei Goblin, altre associazioni ludiche e i giochi scientifici.

Ho fatto un giro rapido nel padiglione dei giochi di ruolo e ho trascurato quello delle carte collezionabili che, credo, abbia avuto, comunque, minore affluenza rispetto agli altri.

La prima impressione è che questa nuova location abbia tutte le potenzialità per trasformare Play in un evento che attragga editori stranieri. Ci sono, infatti, altri spazi liberi dove poter allocare stand, editori e visitatori.
Il notevole spazio a disposizione ha permesso di vivere la fiera in modo più disteso e tranquillo. Nessuna calca negli stand, anche se la giornata di sabato è stata molto caotica, come sempre. 

Gli editori più importanti sono stati piazzati nel centro; quelli minori, o altre realtà come Weega e Crowdfunding, lateralmente, attorno le mura del padiglione 20.
Molti tavoli disponibili con poche prenotazioni. In ogni caso, il padiglione della Tana era talmente vasto da consentire, con una buona organizzazione, di sedersi serenamente a giocare.

Il mio obiettivo era duplice, provare tante novità e superare il mio precedente record di giochi provati in fiera. Alla fine ho raggiunto entrambi.
Vi racconterò cosa ho provato, cosa mi ha impressionato, cosa ho comprato e cosa potrei comprare.

Sabato

Giochi Uniti

Fishing di Friedmann Freese. Un trick taking, semplice e geniale che unisce la meccanica di presa al deck building. Originale, immediato, economico (amore a prima vista e acquisto obbligato), (voto: 7,5, tendente all'8); 

Virtus!, set collection e maggioranze, a tema "le virtù", modalità di punteggio originale ma molto articolato che richiede tanta pianificazione. Sufficienza sulla fiducia (voto 6).

DV/Ghenos 

Frantic, variante del classico Uno, con qualche carta evento per dare variabilitàsenza voto.

Jungo, variante semplificata ma non banale di Scout (voto 6,5).

Rival Cities di Andreas Steding (autore di Kogge e Hansa Teutonica). Sfida tra due giocatori per la supremazia del distretto di Altona. Selezione azioni con rondella, un tiro alla fune, con quattro condizioni diverse di fine partita. Un piccolo gestionale che promette bene; potrebbe entrare nella mia collezione. (Al momento voto 7,5).

Message in a Bottle e Tilt, giochi di parole che sfruttano meccaniche conosciute ma aggiungono il fattore tempismo e colpo d'occhio; party game divertenti e frenetici (voto 6,5 a entrambi).

Cranio Creations

13 Foglie: gioco di carte semplice, intuitivo (devi giocare tante carte quanto quelle che si trovano all'estrema destra o sinistra della fila per terra), puoi creare delle belle cattiverie ma mi è sembrato poco vario (voto 6-).

Devir

The Lie: gioco di carte che riprende la meccanica di Scout, richiedendo di giocare carte prendendole esattamente dalla posizione in cui si trovano nella mano, che non andrà mescolata, cui si aggiungono elementi di bluff e push your luck; prono all'alea e confusionario (voto 6-).

Pendragon

Pyramidopeso medio leggero, ispirato al celebre Kingdomino; piazzamento tessere che vengono scelte da un mercato comune per creare aree del medesimo colore e che si potranno attivare piazzando un token gioiello. È divertente costruire la piramide partendo dal primo piano e salendo in modo sfalsato sino alla cima. Adatto a tutti, colorato; potrebbe avere un pubblico di famiglie e giovanissimi. (voto 6,5).

Compile, una versione ipertecnologica di Animali da Guerra che nulla aggiunge alla meccanica assai più elegantemente implementata nell'altro gioco (voto 5,5).

Asmodee

Hutan: piazzamento tessere con ambientazione naturalista che utilizza carte azione raffiguranti i colori delle medesime tessere per creare il bioma in cui piantare alberi e attirare animali che, a loro volta, fertilizzeranno il terreno. Colorato, veloce, semplice, un family adatto a tutti (voto 6,5).

Yas Games! 

You Can't Say "Uhm", una versione scorretta di TabooFirst to Worst, due party game semplici, immediati e divertenti (voto 6 a entrambi).

Little Rocket Games

Treetopia nel quale dovremmo salvare gli alberi dall'estinzione strappandoli dall'ambiente tossico e portarli all'interno dell'armonia della foresta. Un classico puzzle game nel quale vanno combinati gli effetti delle carte tra loro per ottenere punti vittoria finali. Simpatico ma passabile (voto 6).

Domenica

Dopo una serata in giro per la bellissima Bologna, si riparte!

DV/Ghenos

Civolution: gioco di civilizzazione del celebre autore Stefan Feld, che utilizza la meccanica dei Castelli della Borgogna (piazzamento dadi sui relativi spazi) per la selezione delle innumerevoli azioni di gioco, potendo optare tra espansione, produzione, costruzione di edifici, sviluppo nei tracciati, risoluzioni di obiettivi, di effetti di carte ed eventi di fine round. Un gioco molto corposo e vasto, già dalla spiegazione iniziale, ma anche estremamente vario, divertente, pieno di strategie, infinito nella sua ampia variabilità. Più tattico che strategico, non piacerà di certo ai pianificatori seriali. Il gioco, al di là di tutti i potenziali difetti (ergonomia eccessiva, scarsa interazione, lunghezza, spiegazione complessa), mi ha dato l'impressione di essere davvero soddisfacente (8,5 tendente al 9); 

E-Mission: cooperativo in cui dovremmo salvare il mondo dalla crisi energetica, ben fatto per componenti, tema e meccaniche. Una pianificazione organizzata del turno, l'utilizzo delle carte nella propria area di gioco per sfruttarne gli effetti o potenziarne altri; le crisi e le sfide ambientali. Il gioco eccelle sotto molti punti di vista, sebbene richieda attenzione e coordinazione tra i giocatori per la presenza di tante carte e simboli diversi. Progetto ambizioso e ben costruito (voto 7,5); 

General Orders: War World II: wargame per due giocatori, dagli autori di Undaunted; veloce, semplice, con una bella interazione; più light dei suoi predecessori, ne ho gradita una partita ma non se fa per me (voto 6,5).

Giochi Uniti

Rebel Princesstrick taking al contrario, nel quale occorre sfuggire dalle prese pericolose piene di principi, vogliosi di matrimonio che, a fine partita, porteranno punti negativi; poteri asimmetrici, carte round che cambiano ogni turno delle regole. Un gioco che è già nella mia collezione e che trova spesso il tavolo, ultimamente (voto 7).

Mancalamaro 

Slide: costruzione di un pattern di numeri in una griglia 4x4; selezionata una carta tra quelle scelte dai giocatori, gli stessi, in ordine di turno, dovranno scegliere un numero tra quelli a faccia in su da inserire nella griglia, facendo scivolare una riga o una colonna o parte di essa, così da sfruttare lo spazio vuoto. Alla fine vincerà chi avrà fatto meno punti (sommando i numeri che non saranno eliminati perché adiacenti l'un l'altro nella griglia). Regole semplici ma tanta profondità; potrebbe sembrare a prima vista banale e, invece, si è rivelato sfidante e molto interattivo. Preferibile in pochi giocatori. (Altro acquisto in fieravoto 7).

Asmodee

Happy Mochi: una versione semplificata di Scout nel quale il giocatore dovrà liberarsi dell'intera mano di carte, giocando dalla stessa due carte di valore superiore a quella in gioco o avente due numeri uguali (voto 6).

Domande stupide da fare ai vostri amici: party game divertente senza grandi pretese (voto 6)..

Studio Supernova

Shinjuku (pick up and delivery, peso medio) creazione di reti ferroviarie e negozi per portare i clienti a destinazione in modo da fare punti a fine partita. Il sistema di selezione delle azioni è vincolato dall'uso delle carte di gioco che combaciano con i colori delle aree del tabellone (Tokio). Il gioco è semplice da comprendere ma non così immediato; forse un po' troppo legato all'utilizzo delle carte che, spesso, rendono difficile svolgere le azioni in modo strategico. Da riprovare (voto 6).

Devir

Cities, city building, piazzamento lavoratori, tessere e obiettivi variabili. Il sistema di selezione delle azioni è divertente e interattivo; rende obbligatorio scegliere sempre un diverso ambito (obiettivi, tessere monumento, tessere paesaggio, case e primo giocatore); occorre sempre cercare di occupare lo spazio migliore. La forte interazione sulla plancia di selezione mal si coniuga con la costruzione della città che avviene in solitario. Gli obiettivi diventano spesso velocemente obsoleti e inutilizzabili (voto 6).

Conclusioni

La Fiera si rinnova, dunque, divenendo sempre di più il punto di riferimento del mondo ludico nazionale, con uno sguardo verso il futuro proiettato al mercato estero, in un contesto più consono alle dimensioni del fenomeno ludico in crescita esponenziale e permette di aumentare l'affluenza di pubblico che, da qui in avanti, potrà godere di una struttura e servizi moderni ed efficienti.

Riguardo all'offerta ludica l'ho trovata leggermente sotto tono, con una grande prevalenza di giochi per famiglie, party game, giochi di carte; significativamente inferiore la quantità di giochi di maggiore consistenza, tra cui hanno spiccato di certo Civolution e Hegemony, vincitore della scorsa edizione del Goblin Magnifico che, per ragioni di tempo, non ho potuto provare, purtroppo. 

Ho gradito anche Rival Cities, Fishing, Rebel Princess e Slide, vera sorpresa personale. 

Il bottino è di due giochi, appena citati, Fishing e Slide (Rebel Princess era già in collezione). 

Gli altri due giochi sopra indicati, Civolution e Rival Cities sono nel mirino della mia attenzione e potrebbero, a breve, entrare in collezione.

Comunque vada, l'esperienza è sempre magica; una sorta di bolla nella quale ci si trova insieme per giocare e divertirsi, dove il tempo si ferma e la stanchezza non esiste.

Un mondo magio che ogni anno si rinnova.

Arrivederci Play, grazie di tutto!

 

 

Commenti

Bel report bravo!

Senza Scout non ci sarebbero stati una decina di giochi a questa Play.

Bel report.

Finalmente qualcuno che parla di Fishing!😅

Bel report!

Una curiosità: il tuo voto a Scout?

Compile l'ho provato anche io e devo dire che l'ho trovato a volte un po' macchinoso ma soprattutto lungo per il tipo di esperienza che offre.

Curiosissimo di provare Civolution.

lux1000 scrive:

Una curiosità: il tuo voto a Scout?

Compile l'ho provato anche io e devo dire che l'ho trovato a volte un po' macchinoso ma soprattutto lungo per il tipo di esperienza che offre.

Curiosissimo di provare Civolution.

ciao, Scout è il capostipite di molti giochi provati in Fiera.
Lo trovo migliore di quelli provati perché può essere strategico nonostante l'alea della pesca. Infatti, puoi cercare di accumulare carte per creare combinazioni imbattibili, o cercare di finire il mazzo prima degli altri; poi c'è l'azione scout e show che, se utilizzata con tempismo, può essere risolutiva; oltretutto in 4/5 round, riesci a mitigare l'incidenza della fortuna.
Il voto di Scout per me è 7,5.

Neo Tokyo higurashi scrive:

Finalmente qualcuno che parla di Fishing!😅

Bel report!

Grazie, se riesco a provarlo con costanza, mi piacerebbe scriverci un pezzo. 
Stay tuned.

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