Titolo | Voto gioco | Commento | Data commento | |
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Imperial 2030 | 9,0 | Le differenze con il predecessore sono piccole limature che introducono grandi differenze a livello di gioco. Personalmente le apprezzo e l'unica che a volte non uso è quella che prevede il bonus di tassazione pieno e non dipendente dal miglioramento apportato. Il mio unico dubbio riguarda l'ultilità tattica della Russia, utile coprimario per la crescita - o l'affossamento - di altre nazioni ma destinata a non essere mai protagonista. | 01/12/2017 | |
Clans of Caledonia | 9,0 | Le meccaniche sono solide e legate perfettamente l'una all'altra; facili da spiegare ed apprendere, permettono una competizione equilibrata anche tra giocatori con diversi livelli di esperienza. Ogni mossa va ragionata in base al beneficio immediato e pesata nella strategia a lungo termine, ma l'esperienza di gioco non è appesantita dalla necessità di controllare ventordici variabili e ricordare millanta regolette prima di ogni singola azione. Sicuramente prende a mani basse da altri giochi - primo tra tutti Terra Mystica - ma nonostante il mio scarso amore per i plagi il risultato finale è tale da non farmene in alcun modo percepire il peso. I materiali sono eccellenti e funzionali, per un meraviglioso colpo d'occhio quanto viene intavolato. Bello, bello, bello. | 31/12/2017 | |
Alchemists | 9,0 | Componenti eccellenti, grafica curata e di gran effetto e ambientazione perfettamente integrata con ogni meccanica del gioco. | 07/01/2018 | |
Dogs of War | 8,5 | Meccaniche semplici ed immediate per un'esperienza di gioco tutt'altro che banale e partite combattute fino all'ultima azione. La componentistica molto accattivante e la facilità di spiegazione delle meccaniche permette di farlo provare anche a giocatori inesperti, ma in questo caso consiglio almeno una partita di rodaggio prima di cominciare con le cattiverie... Le partite migliori sono quelle a quattro giocatori, in cinque si soffre un po' per il sovraffollamento e in tre... beh, in tre credo che la cosa migliore sia adottare la regola opzionale e ridurre il numero di casate e campi di battaglia. | 11/12/2017 | |
Dead of Winter: A Crossroads Game | 7,5 | Diversamente da altri titoli, Dead of Winter non porta i giocatori a divenire efficienti macchine di distruzione spappola non morti, anzi... | 23/12/2017 | |
Robinson Crusoe: Adventures on the Cursed Island | 7,5 | Le meccaniche di gioco non sono difficili, ma chi ci si approccia per la prima volta avrà bisogno di qualche turno per prendere dimestichezza e rendere il tutto sufficientemente scorrevole. | 02/01/2018 | |
Bruges | 7,0 | Un gioco semplice e divertente in cui è possibile strutturare una strategia se la sorte non rema troppo contro. Il caso la fa un po' troppo da padrone per i miei gusti, ma lo trovo un titolo eccellente per lastricare il percorso dei neofiti verso sistemi più impegnativi. | 01/12/2017 | |
Strada Romana | 7,0 | Un sistema semplice ed elegante, facile da spiegare e da giocare con un po' di fortuna e parecchia strategia. Può dare l'impressione che l'interazione sia scarsa, ma perdere di vista le mosse degli avversari e mancare nel mettergli i bastoni tra le ruote è il miglior sistema per perdere. Un unico appunto per i materiali - ottimi in generale - perché il triangolo rosso che indica la direzione del carro non sempre è visibile a colpo d'occhio e quando cominciano gli ingorghi è facile fare confusione. Una tessera di forma differente avrebbe aiutato. | 01/12/2017 | |
Queendomino | 7,0 | Evoluzione di Kingdomino che ne mantiene le meccaniche di posizionamento tessere e le espande con gestione di denaro, costruzione di edifici e maggioranze. Si spiega in pochi minuti, si gioca in pochi minuti e permette di riunire allo stesso tavolo giocatori esperti e alle prime armi. Un eccellente titolo introduttivo e più in generale un titolo che merita di essere giocato, a patto di non aspettarsi raffinatezze strategiche o macchiavelliche sfide di ingegno. I materiali? Una meraviglia. | 11/12/2017 | |
Seasons | 7,0 | Bella la grafica, ottimi i materiali e delle meccaniche di gioco molto semplici. | 23/12/2017 | |
7 Wonders | 7,0 | Facile da spiegare, veloce da giocare e scorrevole con ogni numero di giocatori, con una minima variazione della durata. Aggiornamento: Il sistema per il gioco a due non mi convince molto e se proprio non potete fare a meno di giocare a 7 Wonders in due... meglio rivolgersi a 7 Wonders Duel. | 23/12/2017 | |
Deus | 6,5 | Il gioco ha una meccanica molto semplice e offre una buona variabilità di gioco visto il gran numero di combinazioni possibili tra le carte e i diversi metodi per accumulare punti a seconda dei templi che decideremo di edificare. Tutto questo però è asservito alla pesca delle carte e dalle scelte che ci permettono e/o ci impongono. Tirare fuori il meglio da una serie di pesche sfortunate può essere una sfida e portare comunque a risultti soddisfacenti, ma difficilmente si potrà competere con un giocatore a cui la sorte avrà riservato i suoi frutti migliori. Lo trovo una valida alternativa per tutte le occasioni in cui non si voglia dimenticare la strategia me nemmeno darle il ruolo dominante della serata. | 11/12/2017 | |
Love Letter | 6,5 | Pochissime regole per un gioco molto veloce e senza troppe pretese. | 23/12/2017 | |
Hive | 6,5 | Bellissimi i componenti, facile da trasportare e può essere giocato senza troppe difficoltà anche in spiaggia o su un prato. | 08/01/2018 | |
Sea of Clouds | 6,0 | Le meccaniche sono semplici e si spiegano in pochi minuti, dopo qualche partita si prende confidenza con le carte disponibili e il gioco diventa abbastanza spedito. Giusto un pizzico di strategia e parecchia fortuna che può portare a finali a sorpresa. Per il tipo di esperienza di gioco che offre trovo che le partite durino un po' più del dovuto... un paio di round in meno sarebbero stati l'ideale. I materiali sono discreti e dopo i primi turni, quando ogni giocatore ha in tavola una manciata di carte il colpo d'occhio è piacevole. | 11/12/2017 | |
Port Royal | 6,0 | Un gioco in cui la fortuna la fa da padrona, in cui solo chi sa osare può sperare di vincere. | 23/12/2017 | |
Dojo Kun | 6,0 | Un gioco retto e sorretto dalla propria ambientazione e dall'ironia con cui ripropone personaggi televisivi e videoludici degli ultimi decenni; andando oltre si sbatte contro la dicotomia del piazzamento lavoratori preparatorio al 'tira dai e spera' del torneo. Sebbene ci siano anche altre fonti di punti, è senza dubbio il torneo a fare la maggior parte della vittoria e non esiste strategia che possa opporsi al colpo di cu.. a un lancio particolarmente fortunato. Insomma, un gioco che può divertire - soprattutto gli amanti del genere e i nostalgici - ma che non va confuso con uno strategico e che per essere così fortemente legato al caso risulta essere più lungo e macchinoso del necessario. P.s. Pur non avendo giocato molte partite mi è capitato più volte che uno scontro si concludesse in parità, con la necessità di essere ripetuto e il conseguente aumento dei tempi morti. | 19/02/2018 |