Titolo | Voto gioco![]() | Commento | Data commento | |
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The Great Zimbabwe | 9,0 | Gioco che implementa molte meccaniche: pick up and delivery, aste, piazzamento tessere, scelta poteri variabili, costruzione. Il tutto contenuto in poche regole, perfettamente coerenti tra loro, per un risultato tattico-strategico ai massimi livelli. Ambientazione e logica del gioco rese in maniera magistrale proprio dall'amalgama delle meccaniche, partendo dall'originale asta per l'ordine di turno passando per la scelta degli attori del gioco (artigiani, specialisti e dei) per arrivare alla parte logistica di trasporto, cuore del gioco e sicuramente l'aspetto più complesso. Alta interazione e alta variabilità. Titolo impegnativo e profondo, sebbene condensato in un paio d'ore di gioco. Da approcciare in 3-4 giocatori per osare i 5 solo quando tutti al tavolo hanno più partite alle spalle. | 27/05/2017 | |
Puerto Rico | 9,0 | Nessun commento | 22/12/2013 | |
Hyperborea | 8,5 | Gan bel gioco! Ottima amalgama tra american game e german. Del primo stile c'è la parte di esplorazione e battaglie (che il gioco non fa mai diventare eccessive, così da non poter certo essere definito un wargame). Del secondo c'è la meccanica di gestione delle azioni e pianificazione (a combinazione di colore dei cubetti corrisponde una determinata azione). Pescare i cubetti tre alla volta dal sacchetto è un fattore meno fortunoso di quel che sembra. La propria dotazione di cubetti è sempre nota, per cui lasciando in "standby" l'azione che serve, prima o poi la si completa. Inoltre i cubetti nel sacchetto non sono mai tantissimi, aumentando mano a mano che si avanza col gioco. In due gira bene. A tavolo pieno credo diventi un gioco da un pomeriggio intero, con tempi morti piuttosto lunghi. Grande variabilità e quindi alta rigiocabilità. Voto 8.5 | 12/11/2014 | |
Cry Havoc | 8,5 | Gioco asimmetrico di conquista territorio e battaglie, con meccanica di azioni guidate dalle carte (card driven). Si inserisce nel filone degli ibridi (Scythe, Hyperborea, ecc.) sbilanciandosi più dal lato american, con una massiccia dose di battaglie nell'intero arco della partita. L'originalità è la caratteristica che maggiormente ho apprezzato del titolo. Innanzitutto la meccanica di risoluzione delle battaglie, ingegnosa e con il giusto bilanciamento tra determinismo e incertezza. Belle inoltre tutte le modalità per ottenere punti vittoria: dall'attivazione, ai punti rosicchiati nelle battaglie (anche perdendo il controllo del territorio), fino all'aggiunta del cristallo nei territori contesi che fa aumentare la ricchezza in mappa via via che la partita avanza. Potrebbero scoraggiare solo il costo e un regolamento scritto non in maniera impeccabile, che obbliga a ricorrere alle faq. Qualche dubbio solo sulla longevità. | 27/05/2017 | |
Stone Age | 8,0 | Nessun commento | 16/08/2013 | |
Carcassonne: 10 Year Special Edition | 8,0 | Nessun commento | 27/05/2017 | |
Targi | 8,0 | BELLO! | 27/12/2013 | |
Ethnos | 8,0 | Divertente, semplice e davvero ben congegnato. Il tutto condensato in circa 60 minuti di partita. Si tratta di un gioco di controllo territorio mediante costruzione set di carte uguali per razza o colore. Ci sono ben 12 razze ognuna con abilità particolari. A inizio partita se ne sorteggiano solo 6, per questo la variabilità è assicurata lasciando tanta voglia di rigiocarlo per scoprire nuove combinazioni e possibilità. Le razze in gioco cambiano di molto gli approcci strategici e il risultato è che il gioco "cambia regolamento" di partita in partita, pur mantenendo la solita semplice struttura di base. Bella la suddivisione nelle tre ere, con i premi per le maggioranze via via più inclusivi e i dischi influenza nei territori che rimangono rendendo necessari set di carte sempre più numerosi. Aspetto che trasmette un certo senso si crescita. Mi sbilancio con un 8 dopo una prima prova su strada, ripromettendomi di rivedere il voto a seguito di altre partite (che sicuramente a breve ci saranno). | 01/11/2017 | |
Strasbourg | 8,0 | Strasbourg rientra tra i giochi di aste che mi sento di consigliare ai non amanti della meccanica, perchè quì l'asta viene integrata in una maniera unica. Una partita dura 5 round ognuno diviso in 9 fasi, le prime 7 sono sempre aste dove si cerca di aggiudicarsi il diritto a svolgere l'azione. Quì c'è una prima particolarità: non viene messo all'asta un elemento da collezionare (tessere, carte, ecc.) o l'ordine di turno, ma il diritto a svolgere o meno un azione. Le ultime 2 fasi sono la risoluzione della prima asta del round. Sebbene il gioco proceda scandito da un susseguirsi di asta-risoluzione asta, l'autore ha introdotto delle piccole variazioni, che sommate rendono sempre dinamica la struttura di gioco, altrimenti molto schematica. Il gioco ha una componente sia tattica che strategia. La parte strategiaca è data dalla scelta degli obiettivi di inizio partita e dalla giusta lettura dell'uscita casuale delle tessere che scandiscono l'ordine delle aste nei cinque round. La parte tattica è ovviamente data dal comportamento dei giocatori al tavolo, sia nelle offerte per le aste che nelle scelte alla loro risoluzione. | 25/04/2018 | |
Ricochet Robots | 8,0 | Nessun commento | 10/08/2013 | |
Citadels | 7,5 | Nessun commento | 27/05/2017 | |
Glen More | 7,5 | Un gestionale snello, con alcune ottime trovate (l'ordine di turno e il sistema di punteggio). Buon rapporto qualità/prezzo (anche se tessere e plancia sono un po' sottili). Consigliato. | 27/05/2017 | |
The Oracle of Delphi | 7,5 | Vario, originale e divertente questo nuovo gioco di Feld. Nella sua produzione mancava un gioco del genere, particolare anche nel panorama generale dell'offerta ludica attuale. Si tratta di un preleva e consegna di peso medio dove vince chi primo completa tutti gli obiettivi. Il taglio è molto tattico, per via dei tiri di dado e delle pescate. Elementi che potrebbero risultare fastidiosi, ma a ben vedere il gioco propone tutte le soluzioni per arginare il caso. Gameplay scorrevole, bassa interazione, alta variabilità sono altre caratteristiche del titolo. Rimanendo neutrali un 7.5, ma se considero che da Essen 2016 è uno tra i titoli che maggiormente mi hanno divertito e che più ho intavolato nell'anno ludico potrei sicuramente alzare a un 8 più personale. | 20/05/2017 | |
Strozzi | 7,5 | Gioco di maggioranze e collezione set oggetti ottenuti mediante asta. L'elemento da sottolineare è proprio l'asta stessa, particolarissima, dove non si puntano denari o punti vittoria, bensì una tra le 3 "tessere di gioco" in dotazione a ogni giocatore. alla fine di ogni round (3 in tutto) si contano le maggioranze e si riprendono le tessere che tornano di nuovo disponibili per le aste del round successivo. Gioco intelligente e rapido, che supporta fino a 6 persone. Lo consiglio in particolare a chi non ama le aste, perchè Knizia in questo titolo ha saputo reinterpretare la meccanica in maniera assolutamente inconsueta e originale. | 27/05/2017 | |
Zagor: Odissea Americana | 7,5 | Del gioco si notano da subito l'attenzione degli attori nel realizzare un prodotto di qualità. L'editore con la cura nella produzione e gli autori attenti a un game design non banale e aderente all'ambientazione. Il gioco risulta molto piacevole, semplice da imparare e con delle ottime idee. Prima tra tutti l'uso comune dei due personaggi principali, ma anche le condizini alternative di fine partita (o di sconfitta collettiva). Interessante e originale l'idea di strutturare il gioco come un semi-collaborativo, nel quale alla fine vince un solo giocatore. Scelta che contribuisce a distinguerlo all'interno dell'attuale offerta di mercato.
| 27/05/2017 | |
Kepler-3042 | 7,5 | Gestionale tra i più stretti a cui abbia mai giocato. 16 turni per 1 azione a turno (con l'aggiunta di azioni bonus costosissime). | 03/06/2017 | |
The Quest for El Dorado | 7,5 | Gioco di corsa che utilizza una meccanica di deckbuilding. E mai i due aspetti sono stati così rigorosamente fusi. Ma il risultato, sebbene minimale, non da luogo a ripetitività o noia. In El Dorado le carte fanno compiere soltanto 2 azioni: movimento e acquisto (se volgiamo secondariamente la pesca di carte). Ogni carta viene acquistata (mai a cuor leggero) solo ai fini del movimento futuro, non ci sono strutture da costruire, luoghi da visitare o altre azioni da fare lungo il percorso. Tutto è legato alla mappa e alle tipologie di terreno che si dovranno superare. Notevole la variabilità degli scenari, con la posizione casuale delle tessere. In El Dorado il deckbuilding è essenziale; a partire dalle sole 4 carte in mano a turno (a differenza delle usuali 5 dei titoli del genere) per passare al mazzo, che non risulta mai intasato e permette quindi di fare una previsione abbastanza accurata sul momento in cui una data carta dovrebbe uscire. Nel gioco c’è inoltre un interessante componente di interazione nell’occupazione delle caselle in prossimità del percorso degli avversari. Per me, dopo una prima prova su strada, promosso. Consigliato a chi piace Knizia e/o i giochi di corsa e/o la meccanica di deckbuilding. Sempre tenendo presente che si tratta di un titolo per famiglie (che può però dare ottime soddisfazioni anche a giocatori più esperti). | 01/07/2017 | |
Carcassonne: Abbey & Mayor | 7,0 | Nessun commento | 10/08/2013 | |
Carcassonne: Expansion 2 – Traders & Builders | 7,0 | Nessun commento | 10/08/2013 | |
Carcassonne: Expansion 1 – Inns & Cathedrals | 7,0 | Nessun commento | 27/05/2017 | |
Goa | 7,0 | Nessun commento | 22/12/2013 | |
Hanabi | 7,0 | Nessun commento | 27/12/2013 | |
Love Letter | 7,0 | Nessun commento | 13/01/2014 | |
Keltis | 7,0 | Nessun commento | 14/08/2013 | |
Carcassonne: The Flying Machines | 6,0 | Nessun commento | 01/10/2013 | |
Carcassonne: The Tower | 5,0 | Espansione che, a mio parere, snatura eccessivamente e soprattutto negativamente il gioco originale. | 01/10/2013 |