Undaunted - North Africa

Bgg

Come evolvere un eccellente wargame senza perdere lo spirito originale, ma introducendo alcune sensibili variazioni.

Voto recensore:
8,9

Eccoci qua col secondo capitolo della serie Undaunted, gioco ormai famoso e che con Normandy ha ottenuto un grande successo tra il pubblico per rapidità, semplicità e, nonostante ciò, anche una buona dose di strategia.

Il secondo capitolo ci trasporta nel nord dell'Africa del 1940 e ci vedrà vestire i panni delle armate italiane o delle truppe del Long Range Desert Group inglese. Le basi del gioco restano similari al primo, ma ci sono alcune peculiarità di questo nuovo capitolo, che andremo a vedere, e che lo rendono forse ancora più appetibile del precedente anche per gli appassionati di wargame che avevano mosso alcune critiche rispetto all'assenza di asimmetria tra gli schieramenti e quindi anche una bassa aderenza storica.

I materiali

Materiali di gioco
La scatola di Undaunted North Africa si presenta praticamente identica a Normandy e vi troveremo: 
  • due mazzi di carte che formeranno il nostro mazzo di gioco (uno italiano e uno inglese); 
  • 22 tessere deserto doppia faccia per costruire i vari scenari;
  • i segnalini controllo esplorazione di entrambe le fazioni; 
  • quattro dadi a dieci facce;
  • i segnalini punti obbiettivo.

Fin qui sembrerebbe una copia del titolo principale, solo con differente ambientazione, ma le differenze ci sono; infatti troveremo: 

  • sei veicoli (tre per esercito) caratterizzati con rispettivo combat counter;
  • segnalini danno veicolo,
  • sei edifici;
  • combat counters dei due eserciti con unità differenti (e quindi niente più monotonia, spesso contestata in Normandy).

Gli schieramenti

In North Africa, il Long Range Desert Group è più dinamico, da assalto toccata e fuga e prevede tre veicoli leggeri più cecchino, sabotatore, scout, ingegnere, mitragliere anticarro, sergente e staff. Non vi sono per gli inglesi i Team A, B e C che erano presenti in Normandy, tutti i soldati sono disponibili come il mortaio o il cecchino di Normandy; ogni combact counter rappresenta una singola unità.

L' Esercito Italiano invece prevede un Team A simile in composizione a quelli del precedente capitolo con scout, fuciliere, mitragliere e in aggiunta anticarro; oltre a questi avremo anche un Team T di carristi con guidatore, mitragliere ed equipaggio. In questo gruppi vi è anche una seconda novità di questo gioco: delle abilità speciali possedute dai personaggi e attivabili sui veicoli.

Lo svolgimento del gioco è fondamentalmente identico al suo predecessore, ossia deck building, con carte utilizzabili per eseguire azioni.


Le novità introdotte riguardano i veicoli, che hanno permesso l'aggiunta delle seguenti azioni:

  • guidare che ci permette di spostarci nelle tessere che lo consentono (alcune sono inaccessibili ai veicoli);
  • riparare per togliere danni ai nostri veicoli (hanno tutti una vita di cinque punti e un totale di tre per la soppressione);
  • sorvegliare per esplorare territori;
  • anticarro per poter attaccare i veicoli; 
  • demolizione per attaccare veicoli o edifici.

Gameplay

Come premessa, dobbiamo sottolineare che in Undaunted North Africa ogni combat counter conta come una singola unità e, rispetto a Normandy, se viene eliminato non può più rientrare in gioco; quindi effettuare un buon deck-building per evitare di vedersi eliminare in un attimo delle unità è fondamentale (la vita nel deserto era più dura, niente rinforzi). I veicoli garantiscono poi una maggiore mobilità: spostare tre unità insieme è molto più dinamico che muoverne una alla volta e ciò rende gli scontri più di movimento e meno di posizione come poteva succedere in alcune mappe del primo titolo dove barricarsi dietro una buona copertura poteva darci enormi vantaggi. Le coperture, poi, nel deserto sono veramente poche, dato che molte tessere forniscono difesa zero e quindi è importante proprio lo spostamento sui veicoli, che inoltre riparano dai colpi i soldati.

Altra novità introdotta è la possibilità di dichiarare il controllo di una zona anche se c'è la presenza di un soldato nemico se e solo se questo non ha già un segnalino controllo su quella zona. La presenza dei veicoli fa sì che gli attacchi non possano essere diretti contro un soldato all'interno del veicolo, ma devono essere diretti contro il veicolo stesso. Una volta danneggiato il veicolo, si può dare infliggere un danno anche a un soldato al suo interno a scelta dell'attaccante (oltre al danno del veicolo). Quando il veicolo raggiunge i tre danni va girato sul lato soppresso e se raggiunge i cinque danni viene eliminato dal gioco.

Nuovi obbiettivi

In North Africa cambiano anche le condizioni di vittoria, non più  limitate all'uccisione di tutti i nemici o alla conquista di 3-4-5 punti controllo. Ora ci sono delle missioni di fuga dove far uscire dalla mappa i vostri segnalini e delle missioni che vi chiederanno di uccidere determinate unità avversarie. Come in Normandy resta la possibilità di effettuare le missioni in modalità campagna e segnare tutti i risultati negli appositi fogli.

Conclusioni

Le cinque partite all'attivo non mi permettono un giudizio approfondito, tanto che ho preferito sottolineare le differenze e le novità introdotto in North Africa rispetto al capostipite. Tuttavia mi consentono in ogni caso di apprezzarne pregi e difetti e di consigliare caldamente questo secondo capitolo di Undaunted.

Pro:
  • Semplicità immediatezza e rapidità di spiegazione;
  • bello da vedersi sul tavolo e rapido nel setting;
  • finalmente asimmetria tra i due eserciti in campo;
  • finalmente i veicoli;
  • personalizzazione coi nomi dei soldati sulle carte.
Contro:
  • Presenza di (tanti) dadi (quindi se non è serata cambiate gioco);
  • sì, c'è l'asimmetria trai soldati, ma i veicoli escluso il carro medio italiano sono praticamente uguali;
  • perchè questi sei veicoli e solo due possono far danno ai soldati?
  • le abilità speciali potevano essere implementate anche sui singoli combattenti inglesi.
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Commenti

Unico difetto riscontrato è che alcuni scenari sono un po' sbilanciati... per tutto il resto un ottimo acquisto. 

Uao che votone. In molti commenti ho riscontrato che e' molto piu' difficile vincere con gl iitaliani che con gli inglesi, pero' questa serie mi ispira davvero. Poi amo i deck building.

Ciao, io ho un dubbio sull'esploratore. Se questo dovesse morirmi nelle prime fasi di gioco senza che io sia riuscito a esplorare tutte le tessere dove si trovano le strutture chiave per vincere ( sia che vadano demolite o controllate a seconda della fazione), devo dedurre di aver perso automaticamente non potendo poi muoverci sopra le altre unità?

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