First Rat: la recensione

traico7

Riusciranno questi "carinissimi" ratti a raggiungere la tanto agognata luna di formaggio?

Giochi collegati: 
First Rat
Voto recensore:
7,8

Introduzione

First Rat è un gioco di Gabriele Ausiello e Virginio Gigli, uno dei quattro Acchittocca (se non li conoscete, andate a leggere questo articolo). Nel gioco vestiremo i panni di puffettosi e coccolosi (insomma...) ratti di una discarica che attratti dalla leggenda di una luna fatta interamente di formaggio, decidono di costruirsi un razzo per andare nello spazio e raggiungerla.

Di fatto, nel gioco, muoveremo i nostri ratti lungo il tracciato della discarica, raccogliendo risorse e acquisendo potenziamenti che ci porteranno al conteggio dei punti vittoria.

Perché sì, sebbene questo possa inizialmente sembrare un race game in stile “chi arriva per primo in fondo vince”, ci si rende subito conto dalla lettura del regolamento che non è così.
Di fatto però di corsa ce n’è parecchia perché chi prima arriverà, meglio alloggerà. Ma ci arriveremo per gradi.

Il gioco

La meccanica principale di First Rat si basa tutta sul movimento dei propri ratti. Difatti al nostro turno dovremo scegliere se muovere un solo ratto da 1 a 5 spazi (senza vincoli) oppure muovere due o più ratti da 1 a 3 spazi ognuno, col vincolo, però, di dover terminare il movimento di ognuno essi su caselle dello stesso colore. Se finiremo in spazi con ratti avversari, saremo costretti a pagar loro un formaggio.

Gli spazi azione dove termineremo il movimento ci permetteranno di ottenere una tra queste quattro cose:

  • le classiche risorse (tra quattro diverse);
  • l’avanzamento nel tracciato lampadina che aumenterà le nostre rendite future;
  • l’avanzamento nella traccia della Tana dove avremo la possibilità di scegliere tra zaini (potenziamenti fissi), nursery (nuovi ratti in discarica) o banalmente punti vittoria;
  • formaggio (la moneta del gioco).

Se termineremo il nostro turno in uno dei tre negozi della discarica, potremo acquistare altri potenziamenti fissi o moltiplicatori di punti vittoria di fine partita. Ma non preoccupatevi, se arriverete al negozio senza formaggio non ci sarà problema, potrete tranquillamente rubare quel che vi serve. Come unica penalità “scapperete” fino all’inizio del percorso.

Nel corso della partita, quando soddisferete determinate condizioni, posizionerete i vostri cubetti nelle varie tracce punti vittoria disseminate sul tabellone. Ed è proprio qui che “chi prima arriva meglio alloggia”, perché i punti saranno a scalare premiando chi è arrivato per primo.

Una di queste tracce sarà, ovviamente, costruire la varie parti del razzo consegnando le relative risorse raccolte in discarica. Ci saranno poi le tracce delle lampadine, della tana, delle scorte di cibo e, ovviamente, quella a fine discarica. I ratti che vi arriveranno saranno promossi a Rattonauti e saranno i fortunati a volare fino alla luna di formaggio.

Quando un giocatore arriva in fondo alla discarica con tutti e quattro i suoi ratti oppure finisce tutti i suoi cubetti, la partita termina.
Si sommano i punti vittoria dei vari tracciati, i moltiplicatori ottenuti al negozio del corvo più qualche “punto della serva” (punticini). Chi ne ha di più sarà il vincitore e sarà ricordato come la famiglia di ratti che avrà contribuito maggiormente alla riuscita del progetto.

Commento

First Rat è un gioco dal peso medio/leggero che mette al tavolo fino a cinque giocatori senza avere problemi di downtime ma, nel contempo, senza essere eccessivamente semplice.

Ed è proprio da questo aspetto che voglio partire nell’analisi. Rarissimamente, nella mia esperienza ludica, mi sono ritrovato davanti ad un gioco competitivo da cinque giocatori che non soffrisse di downtime ma che, contemporaneamente, non fosse un semplice Party Game.

In First Rat il proprio turno è super rapido e lo si può pensare col larghissimo anticipo. L’unica cosa che potrebbe succedere è che un giocatore prima di voi finisca nello stesso spazio azione dove volevate andare, ma la discriminante sarà solamente di dovergli pagare un formaggio che, raramente, vi creerà un problema, anche nel massimo numero di giocatori.

Ovviamente al calare dei giocatori questo aspetto interattivo verrà leggermente a mancare, ma di fatto non è mai l’aspetto principale del gioco. La vera interazione qui è sui tracciati dei punti vittoria dove metterci un turno in più, può tranquillamente significare perdere la posizione che vi dava il maggior numero di punti vittoria.
Spesso la differenza di traduce in “soli” 1 o 2 punti, ma potrebbero essere proprio quelli che vi faranno perdere.

Il dover scegliere ogni turno quanti ratti muovere col vincolo di farli finire tutti nello stesso spazio lo eleva anche ad un gioco non banale. Che nella sua estrema semplicità ti obbliga a pensare la tua mossa migliore.

Qualcuno eccessivamente matematico potrebbe lamentare il fatto che il gioco abbia palesemente un pattern migliore di tutti gli altri. Questa possibile affermazione la contesto dicendo che il pattern migliore va trovato in base anche a cosa fanno gli avversari. Ma se comunque questa persona non fosse sufficientemente convinta, basterà girare il tabellone sull’altro lato.

Qui troveremo una plancia modulare dove ad ogni partita andremo a mettere le tessere degli spazi azione in maniera casuale (non del tutto casuale, sono divise in 5 “aree”); e se ancora non dovesse bastare, si possono mettere casualmente anche le tracce dei vari punteggi, dando così maggior o minor valore ad alcune rispetto ad altre. Non affermo che questo donerà longevità al gioco perchè, di fatto, a livello di approccio non cambierà nulla. Però obbligherà comunque i giocatori ad individuare i percorsi migliori per giungere alla vittoria.

First Rat, come avrete intuito, è un gioco prettamente tattico, anche se strizza l’occhio alla componente strategica dovendo, possibilmente, guardare qualche turno avanti nei movimenti che vorrete fare.

L’ambientazione trasuda da tutte le parti, complice anche i ratti sagomati e i disegni del tabellone che, se vogliamo fargli una critica, forse è eccessivamente scuro.

Un’ultima menzione speciale va a quattro delle dieci riviste che potrete ottenere nella tana dei ratti. Queste prevedono delle sagome di ratti celebri che andrete ad incastrare in uno dei vostri ratti facendolo così diventare un SUPER RATTO!

Questi quattro ratti celebri sono (cito il regolamento per comodità):

  • Neil Ratstrong, lui è assolutamente certo che darà il primo morso alla Luna di Formaggio.
  • Lola Rat è sempre di fretta. Corri, Lola, corri!
  • Arnold Rattenegger, per lui la Luna di Formaggio è solo un piccolo passo sulla strada per diventare Mr. Rattiverse!
  • Ratwoman, che ruba tutto ciò che non è inchiodato e, ehm, non si guarda mai indietro!

Conclusioni

Nel caso non si fosse capito, reputo First Rat un piccolo gioellino nella sua categoria. Non mi ha mai deluso ed è piaciuto praticamente a tutti coloro a cui l’ho fatto giocare. Purtroppo la sua reperibilità in Italia non è semplicissima e non è stato localizzato da nessuna casa editrice. Ma dopotutto che vi interessa? È totalmente indipendente e io vi ho tradotto sia manuale che compendio e potere scaricarli gratuitamente qui in Tana.

Chiudo dicendo che è prevista anche una modalità in solitario che però non ho mai avuto modo di provare. In questa modalità andrete a sfidare Greg il Robot Ratto, un ratto super scorretto che violerà la maggior parte delle regole pur di farvi perdere. Purtroppo, come detto, non posso darvi un giudizio su questa modalità ma posso dirvi che può essere modulata nella difficoltà partendo da facile per arrivare a impossibiile.

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Commenti

Anche per me è una piccola perla ludica, e non ho problemi a dargli un voto più alto di quello di traico7. Non gioco spesso a titoli così leggeri, ma questo è un prodotto molto profondo per essere quasi un introduttivo. Insomma, si spiega facilmente, ha uno svolgimento del turno rapido, ma offre un discreto numero di possibilità e scelte significative. Personalmente sono riuscito a proporlo con successo sia come introduttivo che come titolo leggero per giocatori abituati a "cinghiali".

Il solitario è molto valido, semplice da gestire e sfidante al livello più alto, non si tratta solo di battere il bot ma devi nel contempo raggiungere determinati obiettivi.

Concordo in pieno con il giudizio di Traico. Il tempo intorno al tavolo è volato ed ha lasciato un senso di sfida che chiedeva di giocarlo ancora. 

"Perché sì" vuole l'accento sul sì!

Non conoscevo il gioco, è interessante... Mumble mumble...

Gioco molto carino e meno banale di quanto non sembri, occorre stare attenti perché se qualcuno corre a chiudere e non lo si ostacola vince facilmente

Mi sembra di capire che, tra questo e Wistar, i ratti siano il tema che tira quest'anno.

Bene ma non benissimo. :/

Giocone nel suo segmento, peccato per la distribuzione pessima.

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