Carpe Diem: anteprima Essen 2018

Carpe Diem
alea

Anteprima del secondo titolo presentato da Stefan Feld, sempre "ambientato" nell'antica Roma, sempre un piazzamento tessere, ma questa volta dedicato ad un target diverso. Risulterà interessante?

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Carpe Diem

Questa anteprima si basa sulla sola visione di una videospiegazione e non ha alcun modo valore di recensione.

Stefan Feld rinnova la sua ormai strettissima collaborazione con la casa editrice tedesca Alea con un nuovo titolo per la Big Box series: Carpe Diem, un piazzamento tessere per 2-4 giocatori, anche occasionali, della durata massima di sessanta minuti. Con la Alea, Stefanone ha pubblicato alcuni dei suoi titoli più noti e amati: chissà che questa ritrovata collaborazione non porti nuovamente a qualcosa di buono.

Carpe Diem componenti
Carpe Diem componenti
Attenzione: come specificato sopra abbiamo visto soltanto un video in inglese con una spiegazione del gioco, non ci prendiamo la responsabilità se quanto riportato non dovesse corrispondere al regolamento. Il titolo però è già in commercio: se qualcuno lo avesse già acquistato e volesse integrare, ben venga!

Il gioco

In Carpe Diem ciascun giocatore ha una propria plancia personale su cui posizionare le tessere che verranno prese dal tabellone centrale. Nel tabellone centrale i giocatori posizionano il proprio omino in una delle sette zone in cui trovano posto quattro tessere.

Al proprio turno i giocatori devono spostare il proprio omino in uno dei due spazi opposti a quello in cui si trova (seguendo le linee sul tabellone) e raccogliere una tessera da quello spazio. Se lo spazio di arrivo è vuoto, l'omino prosegue lungo un altro spazio, anche quello da cui è partito, fino a quando non può raccogliere una tessera. La tessera va piazzata sulla propria plancia, partendo dallo spazio contrassegnato come iniziale e poi posizionandole sempre adiacenti a tessere già piazzate, rispettando i confini dettati dagli edifici e dai prati disegnati (sì, proprio come quasi tutti i piazzamento tessere da Carcassonne in avanti).

Carpe Diem tessere
Carpe Diem tessere
Se piazzando la tessera si completa uno dei vari tipi di edifici se ne ottiene il bonus corrispondente, che possono essere risorse, monete (una risorsa jolly), pane (che viene utilizzato per muoversi liberamente sul tabellone e completare nuovamente un obiettivo), nuove tessere, avanzamento sul tracciato dell'iniziativa e obiettivi personali.

Quando da uno degli spazi sono state prese tessere pari al numero di giocatori si scartano le restanti; quando non ci sono più tessere, si passa alla fase di punteggio intermedia, in cui completare gli obiettivi. In questa fase parte prima chi è più avanzato sul tracciato dell'iniziativa, posizionando uno dei propri dischi tra due carte obiettivo pubblico e ottenendo punti per ciascuna carte, se si riesce a soddisfarla o perdendone quattro se non si riesce. Questo spazio è però bloccato per tutti i giocatori per tutto il resto della partita e verrà attivato solo in questo momento. 

Alla fine della partita (dopo quattro round) si assegnano ancora punti per le risorse avanzate, per l'avanzamento sul tracciato dell'iniziativa, per gli obiettivi personali, per le tessere piazzate sulla propria plancia (ogni plancia fornisce punti per gli edifici di un determinato tipo posizionati in specifiche righe e colonne) e per i camini all'interno delle proprie ville. Le ville sono l'unico tipo di tessera che non dà bonus in partita, ma solo punti a fine partita tanto più estesa è la nostra villa. 

Prime impressioni

Lo ammettiamo: da fanboy di Feld questo titolo ci ha incuriosito. Non ci troviamo di fronte ad un giocone, né per l'impegno richiesto, né per la particolari meccaniche che proprone, ma sembra essere un gioco ben limato e che ben si inserisce nella sua produzione. Un titolo sicuramente semplice e per giocatori occasionali, ma che offre una bella sfida senza risultare troppo pesante.

Carpe Diem setup
Carpe Diem setup
Siamo dalle parti di Notre Dame come profondità: per Carpe Diem è richiesta un po' di pianificazione a lungo termine, ma anche versatilità e una buona dose di attenzione al gioco degli altri. L'interazione è squisitamente indiretta nella scelta delle tessere, ma anche il soffiare la giusta coppia di obiettivi a un avversario farà arrabbiare i fumantini.

Siamo chiaramente di fronte ad un titolo da "insalata di punti" - espressione che odiamo, ma che qui rende bene l'idea. Tutto fornisce potenzialmente punti vittoria, perché può essere usato per un obiettivo, tramite il posizionamento in plancia o perché mi fa avanzare sul tracciato dell'iniziativa. Ma, come Feld ci ha insegnato, solo chi saprà ottimizzare meglio questo motore sarà il vincitore.

Carpe Diem è quindi inaspettatamente entrato nella nostra lista dei desideri - a differenza di Forum Trajanum; ma solo perché a noi piacciono molto i giochi veloci, facilmente spendibili e con una buona dose di interazione. 

 

Commenti

Molto interessante. Peccato sia solo da 4

anche io per ora ho visto solo un video tutorial, e anche io ne ho tratto le stesse conclusioni, se forum trajanum lo passo senza rimpianti,  su questo un pensierino ce lo sto facendo

"Un titolo sicuramente semplice e per giocatori occasionali ma che offre una bella sfida senza risultare troppo pesante. Siamo dalle parti di Notre Dame come profondità, nel quale è richiesta un po' di pianificazione a lungo termine ma anche versatilità e una buona dose di attenzione al gioco degli altri."

Copio e incollo questa vostra impressione e mi sento di confermarla. Ho 3 partite all'attivo e posso dire che finalmente si rivede un buon Feld. Poche regole, ma ben congeniate. Più tattico sicuramente, ma una strategia a lungo termine alla fine si può fare, basta stare attenti alle plance avversarie e alle tessere in gioco in quel turno. Per esempio io sono riuscito a programmare un obiettivo già dal primo turno riuscendolo poi a completare al conteggio del quarto e ultimo round. Durata contenuta e piacevole sensazione al tavolo. 

Nota negativissima la componentistica, ma stiamo parlando di Alea/Ravensburger, quindi più di tanto non ci si poteva attendere. Il retro delle tessere sono di 2 verdi diversi, uno chiaro e l'altro scuro, ma ovviamente sono poco riconoscibili (Burgung docet), i disegni sono minimal, ma minimal il giusto; viste le produzioni che stanno uscendo in questi ultimi anni, vedere una grafica del genere fa un po rebrezzo. I punti vittoria sono delle carte..... PERCHÈ???!!!! Anche le plance e il tabellone sono un po meh!!! Molto carini invece i vege e animeeple. Insomma, a prescindere dalla componenstistica e dalla grafica, gioco promosso. Non siamo ai livelli di Notre Dame o Burgund o similari, ma sicuramente siamo un passo nettamente avanti alle ultime sue produzioni.
 

Molto interessante questo "pesci mortim"...

Può essere il giusto titolo per far giocare volentieri Laura

Questo Carpe Diem è un must have. Senza se e senza ma.

Non concordo con Kagliostro riguardo la qualità dei materiali: vogliamo che i giochi costino il giusto o li vogliamo super cari e pieni di paccottiglia inutile ai fini delle meccaniche?

 vogliamo che i giochi costino il giusto o li vogliamo super cari e pieni di paccottiglia inutile ai fini delle meccaniche?

ehhhhhh qui si entra nel "filosofico"

per Tizio è giusto un prezzo, per Caio un altro ancora.. io ad esempio preferirei costasse anche 20 euro in più ma che avesse materiali fighi

e non è che io sia ricco; preferisco rinunciare a spendere 20 euro per qualcos'altro. per dire, io non fumo, sai quanti 20 euro in più ho da spendere rispetto a un giocatore fumatore che invece i 20 euro per i materiali in più non li spenderebbe?

Ho già diverse partite all'attivo e finalmente posso dire che non è più un buco nell'acqua... Ci sono diverse strategie, nella tua plancia, obbiettivi durante la partita e alla fine: 3 cose da tener d'occhio contemporaneamente! E se non fai gli obbiettivi ci sono i negativi... Bisogna fare 2 obbiettivi per turno, altrimenti prendi - 4 per ogni obbiettivo non soddisfatto... Feld is back!

Titolo semplice ma che sembra nascondere un'ottimo rapporto profondità-durata e un buon bilanciamento che si traduce in scelte sempre sofferte e mai banali. Da provare.

La grafica, purtroppo, mi fa ribrezzo....ma non è più di tanto grave.

Non mi sento per niente attirato da questo gestionalino “insalatoso” che, mi par di capire da video e anteprima, sa molto di trito e ritrito...

mah! Gioco sembra interessante con grafica e componenti penosi...poi esce con un altro gioco,spero non penoso, ma con una copertina ed una grafica molto bella ( Menzel ) ....ma farne 1 solo e tutto buono NO?

 

Partendo dal presupposto che il prezzo che uno vorrebbe pagare per un gioco è secondo me ancora molto personale, quindi non mi dilungo su questa questione.

Parlando del gioco, la mia osservazione era inerente al fatto che con qualche accortezza in più si poteva fare un lavoro fatto più a verso e moderno spenddendo praticamente la stessa cifra o al limite qualche euro in più, non sicuramente 20 € in più come dici tu. La grafica? Dai, dei disegni imbarazzanti che lo stesso disegnatore avrebbe fatto meglio con lo stesso prezzo o poco più, li è una scelta della casa editrice. I punti fatti a carte? 2 fustelle coi punti vittoria ti costavano anche meno di tutte quelle carte. Il retro delle tessere? Ma dico io, se per una questione di gioco devi dividere due tipi diversi di tessere, ma che ti costa farle di 2 colori differenti? Tutto qui.

Io comunque il goco l'ho comprato a prescindere dalla grafica e mi piace pure. Per dirti, tra i miei giochi preferiti c'è Burgund che graficamente fa il sangue,ma rimane il fatto che qualche accortezza in più nel 2018 ci si aspetta sempre.

Questo Carpe Diem è un must have. Senza se e senza ma.

Non concordo con Kagliostro riguardo la qualità dei materiali: vogliamo che i giochi costino il giusto o li vogliamo super cari e pieni di paccottiglia inutile ai fini delle meccaniche?

Partendo dal presupposto che il prezzo che uno vorrebbe pagare per un gioco è secondo me ancora molto personale, quindi non mi dilungo su questa questione. Parlando del gioco, la mia osservazione era inerente al fatto che con qualche accortezza in più si poteva fare un lavoro fatto più a verso e moderno spenddendo praticamente la stessa cifra o al limite qualche euro in più, non sicuramente 20 € in più come dici tu. La grafica? Dai, dei disegni imbarazzanti che lo stesso disegnatore avrebbe fatto meglio con lo stesso prezzo o poco più, li è una scelta della casa editrice. I punti fatti a carte? 2 fustelle coi punti vittoria ti costavano anche meno di tutte quelle carte. Il retro delle tessere? Ma dico io, se per una questione di gioco devi dividere due tipi diversi di tessere, ma che ti costa farle di 2 colori differenti? Tutto qui. Io comunque il goco l'ho comprato a prescindere dalla grafica e mi piace pure. Per dirti, tra i miei giochi preferiti c'è Burgund che graficamente fa il sangue,ma rimane il fatto che qualche accortezza in più nel 2018 ci si aspetta sempre.

 

Giocato diverse partite e riscosso ottimo gradimento.

Imho bel gioco.

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