Lo annovero nel "tanto e fumo e poco arrosto", insomma. Ben analizzato.
Questa anteprima è basata sulla sola lettura delle regole e non ha quindi valore di recensione.
Stefan Feld si presenta tronfio a questa Essen con ben due titoli: Carpe Diem (Alea) e Forum Trajanum (Huch). Quest'ultimo si rivolge ad un pubblico di gamer, che amano il piazzamento tessere, e avrà una durata stimata di circa 30 minuti a giocatore, non è dato sapere se si considera anche il setup. Vedrete ora perché.
Il Gioco
Una partita dura tre periodi, ciascuno composto da tre round; alla fine di ogni periodo si calcolano vari punti: per le gru da cantiere, per la Colonia, per i messaggeri piazzati nel Foro e per aver soddisfatto gli incarichi di Traiano.
All’inizio di ogni periodo si erige una parte di colonna che, oltre ad essere scenica, indica anche quanti punti si faranno con una specifica azione. Dopodiché si rivela una carta via che ci indica da quale riga e da quale colonna della nostra plancia possiamo prelevare una tessera colonia. Delle due tessere così pescate una la conserveremo e una la passeremo al giocatore alla nostra sinistra e, al nostro turno, sceglieremo quale delle due utilizzare per, nell'ordine:
- Prendere risorse, che possono essere architetti, lavoratori, assistenti, tribuni e monete oppure cittadini che posizionati sulla nostra plancia ci forniscono bonus e moltiplicatori per i punti vittoria.
- Eseguire un’azione di costruzione. Spendendo architetti, si costruiscono edifici grigi che danno punti vittoria o avanzamenti nei tre corrispondenti tracciati sul tabellone centrale (e fornendo bonus vari). Gli edifici colorati si realizzano, invece, spendendo lavoratori dello stesso colore (gli assistenti permettono di cambiare colore ai lavoratori) e permettono di mandare uno dei propri cittadini su uno spazio delle tessere mosaico sul tabellone comune. Se un'area viene completata, fornirà risorse bonus. Si possono costruire anche tessere doppie spendendo gli architetti e lavoratori necessari.
Quando è stato giocato tutto il mazzetto di carte Via, l’era finisce e si deve pagare una moneta per ciascuna riga in cui c’è almeno un cittadino altrimenti questi diventano inattivi e si perde il loro bonus.
Dopo aver pagato i cittadini, si ottengono punti per:
- Gru da cantiere, ottieni punti (decrescenti man mano che i periodi avanzano) per gli edifici dello stesso colore delle gru rivelate sulla plancia personale;
- Colonia, per ciascuna riga si ottengono punti per gli edifici grigi diversi raddoppiati o triplicati in base al numero di cittadini attivi in quella riga;
- Foro, ottieni punti per i messaggeri adiacenti o sopra le aquile prestampate, inoltre fai punti per il gruppo di messaggeri adiacenti più grande moltiplicato per la posizione della tessera scorrevole del prestigio;
- Incarichi di Traiano, sempre in base alla posizione della tessera scorrevole del prestigio e alla carta incarico rivelata, ottieni punti per i due obiettivi presenti, uno per la costruzione e uno per la raccolta di risorse. Se si risolvono entrambi, si ottengono punti doppi.
Il gioco termina dopo 12 round e chi ha più punti vince, in caso di parità chi ha più cittadini attivi e in caso di ulteriore parità chi ha più risorse avanzate.
Prime Impressioni
La lettura di questo regolamento, non ha giovato alle nostre perplessità. Questo Forum Trajanum ha tanta roba, ma nulla di davvero interessante. Ci sono bonus che si incastrano e piovono un po’ da tutte le parti, punti che si fanno con questo e con quello e una meccanica di fondo che ci è parsa perlopiù insipida: il piccolo draft di tessere era ben più interessante nel suo Notre Dame, nel quale sapevi che prima o poi quella determinata carta ti sarebbe arrivata in mano; qui invece è tutto molto più tattico e “casuale” data la disposizione randomica delle tessere ad inizio partita unita all’uscita casuale delle carte via. Sì, ci sono gli obiettivi rivelati ad inizio partita che permettono una mini pianificazione strategica e fanno sì che ciascuno punti più o meno alle stesse cose e che non passi la tessera più utile; ma anche ad interazione siamo ben lontani da quella amabilmente indiretta che disseminava nei suoi titoli. L’ambientazione non è pervenuta e la scalabilità sembra buona; ma tutto questo insieme di bonus,, che consentono di fare qualcosa che normalmente non si può fare, di regoline e regolette ha reso difficoltoso leggere il regolamento e crediamo renda molto più lunghe dei 30 minuti a giocatore le prime partite. Lo proveremo, come lo scorso anno abbiamo provato Merlin, ma di sicuro non è tra i giochi da comprare o per cui faremo la fila. Speriamo in Carpe Diem, mentre scriviamo le regole non sono ancora disponibili.