L'Estemporaneo - Recensione di Dragonbond: Lords of Vaala

Drago o generale? Ecco il gioco da tavolo ambientato nell'universo di Dragonbond

Giochi collegati: 
Dragonbond: Lords of Vaala
Voto recensore:
6,5

Dragonbond: Lords of Vaala è un gioco strategico asimmetrico da 1 a 4 giocatori che con l’espansione può arrivare fino a 6. Il gioco è stato finanziato grazie a una campagna Kickstarter con 2467 sostenitori per un totale di 229.305$, raccolti il 26 agosto 2021 con previsione di consegna (ottimistica) per giugno 2022. A oggi è stato consegnato dividendo la spedizione in due "wave", con il gioco base arrivato circa un mese fa.
Il gioco è presente in diverse lingue tra cui anche il nostro idioma e uno degli autori è proprio un italiano, Alessio Cavatore, mentre l’editore è la Draco Studios.

Il gioco

Si tratta di uno strategico asimmetrico che sfrutta un’ampia e ricca ambientazione, quella di Dragonbond.

Sono presenti quattro ruoli/personaggi da scegliere: il generale di Allarian Elyse, il generale di Tyverian Adrael e i draghi Nagasha e Ferellon.

Giocare come Generale ti permette di creare e migliorare il tuo esercito, per conquistare e controllare le regioni sulla mappa di gioco. Giocare come Drago ti permette invece di girare per la mappa per attaccare e saccheggiare le regioni, non avendo però il controllo di nessuna zona. Ogni personaggio dispone di una plancia di gioco e di due set di carte specifiche, uno di carte azione e un altro di carte abilità/potenziamenti utilizzabili durante la partita consumando punti potere.

La partita può terminare in tre modi:

  • un giocatore colleziona dieci token potere;
  • il mazzo eventi è vuoto;
  • un giocatore viene eliminato.

Un aspetto importante del gioco è il legame draconico che può avvenire quando un Drago e un Generale non legati si trovano nella stessa regione: tramite il risultato di un tiro di dadi può formarsi la squadra generale-drago. Da quel momento in poi i due personaggi concorrono per la vittoria assieme e sbloccano rispettivamente un'abilità speciale individuale.

Il combattimento avviene con il lancio dei dadi in base alla forza del Drago o alla forza dell’esercito del Generale.

Come si gioca

Dragonbond: Lords of Vaala è diviso in tre fasi:

  1. fase di pianificazione;
  2. fase azioni;
  3. fase di pulizia e fine turno.
Nella fase di pianificazione viene creato il mazzo azioni per il turno corrente: innanzitutto viene pescato un evento iniziale a faccia in giù e poi, partendo dal primo giocatore e andando in senso orario, ogni giocatore posiziona una carta azione; si continua a turno a piazzare carte a faccia in giù finché un giocatore decide di passare. A quel punto viene interrotto il giro di carte e gli viene assegnato il token primo giocatore. Infine verrà aggiunta al mazzo una ulteriore carta evento.

Nella fase azione si gira il mazzo di carte a faccia in su e si risolvono le carte partendo dal primo evento per poi passare alle carte azione dei giocatori, per concludere infine con un evento finale. Le carte azione hanno uno o più simboli chiamati "glifi", che sono riassunti nella propria plancia personaggio e specificano il tipo di azione che rappresentano: dal movimento, all’attacco, al reclutamento ecc. Quando viene scoperta la propria carta il giocatore svolge tutte le azioni dei glifi partendo dall’alto, ovviamente nessuna è obbligatoria. Quando si conquista un territorio si ottengono i relativi token potere presenti: questi, oltre a essere necessari per vincere la partita, possono essere consumati (rimangono per il conteggio finale) per utilizzare delle carte speciali che forniscono abilità o potenziamenti.

Quando tutte le carte azione dei giocatori e gli eventi sono stati eseguiti si passa alla fase di pulizia. Qui come prima cosa si verifica se il mazzo eventi è vuoto per il fine partita; se si procede col gioco, i giocatori riprendono in mano le loro carte azione e viene assegnata la carta regione corrispondente a chi ne detiene il controllo. Queste carte si possono utilizzare come carte azione e agiscono però solo sulla regione indicata. Può succedere quindi che chi ha giocato la carta non sia lo stesso giocatore che ne svolge l’azione. Infine, viene ripulito il mercato delle carte esercito con delle nuove pescate dal mazzo.

Materiali e grafica (7.5)

Nulla da obbiettare sui componenti e sulla grafica: miniature ben fatte e di discreta grandezza, cartone di giusto spessore per i token, carte di buona fattura. Inserto che tiene tutto il materiale, comprese le carte imbustate. Il massimo sarebbe stato avere anche la plancia dual layer. Ho molto apprezzato anche il playmat che, come il tabellone di gioco, è a due facce con la stessa mappa disegnata in maniera differente. La traduzione in italiano è buona, qualche errore di stampa sul regolamento.

Ambientazione (7)

Il gioco è ambientato nell’universo di Dragonbond, è presente un background del personaggio e molti riferimenti all’ambientazione. Nulla da segnalare, pare ben realizzato.

Regolamento (2)

Voto di incoraggiamento, erano anni che non trovavo un regolamento così pessimo. Organizzato malissimo, per individuare alcuni passaggi chiave occorre spulciare il regolamento a fondo cercando in paragrafi che parlano di altro. Per chiarire alcuni dubbi sono dovuto ricorrere al forum di BGG. La prima partita è stata un trauma, sempre con il regolamento in mano scorrendo da una pagina all’altra cercando le informazioni necessarie per svolgere la partita, compresi i riferimenti grafici per la preparazione della partita che però mancano. L'unica nota positiva è la traduzione che pare decente e non da traduttore automatico.

Conclusione

Il gioco ha buone potenzialità, la pianificazione delle azioni con le carte funziona molto bene per il tipo di gioco, carina la meccanica del legame draconico che trasforma il gioco in un possibile 2vs2. Interessante l’utilizzo dei punti potere per le carte vaala e l’asimmetria dei personaggi. L’alea è molto forte, soprattutto nel combattimento dove non ci sono (assurdo) sistemi di rilancio o manipolazione dei dadi, per cui un paio di combattimenti sfortunati ti possono tagliare fuori dalla partita. Credo che questo aspetto sia abbastanza grave soprattutto se si gioca anche contro l’evento, favorendo l’avversario. Giocato in meno di quattro giocatori un personaggio viene gestito dal gioco, aspetto che può non piacere a tutti. In quattro al tavolo funziona meglio.

Non ho sufficienti partite per dare un giudizio obbiettivo, ma l'impressione che ho avuto è che i ruoli Generale e Drago siano molto differenti. Fare il Drago è risultato più noioso perché non si ha il controllo dei territori, lo sviluppo dell’esercito e la costruzione delle città. Usare il personaggio Drago significa unicamente girare per la mappa a picchiare e distruggere per acquisire potere. Rischia inoltre di diventare, in caso di legame draconico, un supporto al Generale più che un protagonista della partita. È un peccato che non siano stati pensati alcuni accorgimenti per renderlo un gioco strategico davvero completo. Mi riservo comunque di provarlo nuovamente, soprattutto con le espansioni che arriveranno nella seconda wave.

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Commenti

Contento di non averlo pledgiato 

"Mi riservo comunque di provarlo nuovamente, soprattutto con le espansioni che arriveranno nella seconda wave."... quali sono? sai cosa apporterebbero al gameplay?

Grazie per l'articolo,

il titolo dovrebbe arrivare anche a me, non vedo l'ora di farlo girare così vedo se si può "aggiustare" in alcuni punti

Bel giochino, il mio voto è 7, non si discosta poi molto da quello di questa buona recensione e dalle sue osservazioni. Metto i miei due cents di seguito.

Possiedo la copia inglese del gioco, non vado (quasi) mai a impantanarmi in traduzioni italiane rischiose (soprattutto se il gioco è semplice), e io non trovo il regolamento da voto 2, per esempio. Darei piena sufficienza. Non è favoloso, ma c'è scritto tutto, ed è breve. Unico neo, tendono a "complicare le cose semplici", organizzandolo come uno di quei regolamenti che ti devono dire mille cose, quando potevano dirle davvero con meno complicanze. Ma capisci come giocare. Non so se l'ITA è fatto peggio.

Superato questo: il gioco poi com'è?  Allora, prima di tutto bisogna sapere a cosa si va incontro. Non tutti i giochi che escono mirano ad essere il prossimo super-mega capolavoro. Esistono ancora gli entry level, esistono ancora i giochi brevi, esistono ancora i giochi semplici. Questo personalmente l'ho preso per poterlo portare in ludoteca come peso light. Se lo avessi preso perchè "voglio un altro 4x oltre a Clash of Cultures" allora avrei avuto per le mani una ciofeca, per esempio. Quindi ricalibrate le aspettative. Io informandomi avevo voglia di un gioco di programmazione (ne ho pochi, ed è un genere un po' raro), volevo un gioco da 1 oretta perchè stesse come opzione da ludoteca per fine serate, che si spiegasse in 10 minuti, e fosse comunque un po' originale, e gradevole da vedere. Ha rispettato tutte le mie necessità. Si fa giocare, è simpatico. Se cercate un capolavoro però, non è questo. E' un gioco di territorio/combattimento, a programmazione (deve piacere questa meccanica, è portante) a forte interazione, che dura 1 oretta, coi suoi colpi di scena e un po' di alea. Prendetelo solo se queste caratteristiche vi solleticano.

Per il drago monotono: Ho giocatori che giocano solo drago perchè si divertono, quindi è davvero molto soggettivo. Se ti piacciono i draghi, il gioco ti permette di impersonarne uno, quindi sei contento ^^

Player count: lo giocherei solo a 4. Nonostante il faceless player funzioni bene (mi è capitato di farne una 2 umani 2 faceless). Il faceless fa "le sue cose" e fa qualche punto anche, e ti contrasta, ma essendo comportamento casuale, secondo me è molto difficile che vinca. Dovrebbe succedere proprio per caso, e se giochi male. Quindi "se la giocano" per la corona gli umani sicuramente, con il faceless che arriva con un punteggio mediano. Non è un bot particolarmente interessante, ma permette per lo meno di mettere il gioco sul tavolo se vuoi. Ma probabilmente "non in 4" io giocherei altro direttamente.

@MickPowa, Il gioco non è brutto eh, forse cercavi qualcosa di diverso?

boskoz scrive:

Bel giochino, il mio voto è 7, non si discosta poi molto da quello di questa buona recensione e dalle sue osservazioni. Metto i miei due cents di seguito.

Possiedo la copia inglese del gioco, non vado (quasi) mai a impantanarmi in traduzioni italiane rischiose (soprattutto se il gioco è semplice), e io non trovo il regolamento da voto 2, per esempio. Darei piena sufficienza. Non è favoloso, ma c'è scritto tutto, ed è breve. Unico neo, tendono a "complicare le cose semplici", organizzandolo come uno di quei regolamenti che ti devono dire mille cose, quando potevano dirle davvero con meno complicanze. Ma capisci come giocare. Non so se l'ITA è fatto peggio.

Superato questo: il gioco poi com'è?  Allora, prima di tutto bisogna sapere a cosa si va incontro. Non tutti i giochi che escono mirano ad essere il prossimo super-mega capolavoro. Esistono ancora gli entry level, esistono ancora i giochi brevi, esistono ancora i giochi semplici. Questo personalmente l'ho preso per poterlo portare in ludoteca come peso light. Se lo avessi preso perchè "voglio un altro 4x oltre a Clash of Cultures" allora avrei avuto per le mani una ciofeca, per esempio. Quindi ricalibrate le aspettative. Io informandomi avevo voglia di un gioco di programmazione (ne ho pochi, ed è un genere un po' raro), volevo un gioco da 1 oretta perchè stesse come opzione da ludoteca per fine serate, che si spiegasse in 10 minuti, e fosse comunque un po' originale, e gradevole da vedere. Ha rispettato tutte le mie necessità. Si fa giocare, è simpatico. Se cercate un capolavoro però, non è questo. E' un gioco di territorio/combattimento, a programmazione (deve piacere questa meccanica, è portante) a forte interazione, che dura 1 oretta, coi suoi colpi di scena e un po' di alea. Prendetelo solo se queste caratteristiche vi solleticano.

Per il drago monotono: Ho giocatori che giocano solo drago perchè si divertono, quindi è davvero molto soggettivo. Se ti piacciono i draghi, il gioco ti permette di impersonarne uno, quindi sei contento ^^

Player count: lo giocherei solo a 4. Nonostante il faceless player funzioni bene (mi è capitato di farne una 2 umani 2 faceless). Il faceless fa "le sue cose" e fa qualche punto anche, e ti contrasta, ma essendo comportamento casuale, secondo me è molto difficile che vinca. Dovrebbe succedere proprio per caso, e se giochi male. Quindi "se la giocano" per la corona gli umani sicuramente, con il faceless che arriva con un punteggio mediano. Non è un bot particolarmente interessante, ma permette per lo meno di mettere il gioco sul tavolo se vuoi. Ma probabilmente "non in 4" io giocherei altro direttamente.

Grazie della tua opinione, fa sempre piacere trovare altre considerazioni. Il voto sul regolamento è ovviamente una provocazione, ma con un fondo di verità. Ho fatto molta fatica sia io e sia chi era al tavolo con me a capire certi passaggi inoltre è organizzato malissimo. Sono d'accordo che può essere un buon titolo come "entry level" ed il fattore programmazione era una caratteristica che mi ha incoraggiato il pledge. Per me rimane un peccato che non abbiano messo una semplice regola per mitigare un po' l'alea dei dadi... Spendi potere per ritirare... Sarebbe già qualcosa.

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