Conan: espansione Stygia

Conan: copertina di Stygia
monolith

Le lande di Stygia ricalcano l'antico Egitto, con i suoi misteri, i suoi riti e soprattutto i suoi scorpioni. Conan affronta quattro nuove avventure tra un porto fluviale e un dungeon.

Giochi collegati: 
Conan: StygiaConan
Voto recensore:
8,0

La scatola di Stygia era quella che aspettavo con più aspettative, un po' per l'ambientazione, un po' per il nuovo personaggio – l'assassino Ikhmet – che è un pochino il ruolo che mi ritaglio in qualsiasi rpg, un po' perché un paio di scenari sono firmati da Bruno Cathala.
Ci sono alti e bassi in questa espansione, che contiene un paio di mappe nuove, un nuovo cattivone (Thot-Amon), assassini, guardie eterne, un nuovo personaggio che si trova in tre delle quattro nuove avventure e, soprattutt,o una manata di scorpioni giganti assieme alla madre di tutti gli scorpioni.

Gli scorpioni giganti introducono pure una nuova meccanica: non fanno ferite come gli altri nemici, ma somministrano veleno. I segnalini veleno si accumulano sugli spazi Attacco e Movimento della scheda giocatore, riducendo il numero di pietre massimo spendibile in un turno in ciascuno dei due. Se entrambi gli spazi sono saturi, il personaggio muore. Trovando pozioni nei vari bauli è possibile svuotare uno di questi spazi, altrimenti la caratteristica "immunità al veleno" ne fa eliminare uno a turno... ma purtroppo solo Ikhmet, tra tutti gli eroi, è immune.

Gli scenari sono pensati per 5/4 – 5/4 – 4 – 4 giocatori e durano circa 30-45 minuti.
Per una panoramica sulle regole del gioco base vi rimando alla sua recensione

Il Dungeon

Questa è la mappa più stretta e claustrofobica di tutto Conan. È divisa in due piani e ci sono diversi pozzi da cui si accede al piano sopra/sottostante, spendendo due punti movimento aggiuntivi. Inoltre, una serie di passaggi segreti collegano le varie stanze sul medesimo piano, anche qui spendendo punti movimento aggiuntivi (tranne l'Overlord e Ikhmet, che li conoscono bene). 
In entrambi gli scenari proposti, Conan non è presente (abbiamo Ikhmet, Shevatas e Hadratus), perché tenuto prigioniero e lo scopo sarà proprio scoprire l'ubicazione del suo nascondiglio per liberarlo. 

Conan Stygia: mappa dungeon
Il dungeon

The Lost King

I compagni devono scovare la madre degli scorpioni al piano inferiore del labirinto ed ucciderla. L'Overlord nasconde il pozzo aperto per cambiare livello tra i sei disponibili sulla mappa. Assassini e guardie eterne fanno ostruzionismo e bersagliano i nostri eroi, potendo sfruttare i passaggi senza troppa difficoltà. Nella prima partita i buoni non arrivano nemmeno a vederla, la grossa bestia, nella seconda si giunge allo scontro ma quando ormai è troppo tardi e vengono fatti a pezzi. 
Nel complesso uno scenario tosto, che con un po' di esperienza penso possa rivelarsi ben equilibrato. Non essendoci Conan, il ruolo di damage dealer (il tizio che picchia più forte ndR) è relegato a Shevatas, per l'occasione munito di ascia a due mani, ma naturalmente non funziona altrettanto bene.

Defeat or Die

Stessa ambientazione ma lo scopo è raggiungere Thot-Amon a piano inferiore, ucciderlo, recuperare la mappa e portarla fuori dall'uscita. I pozzi qui sono tutti aperti ma consumano comunque movimento. È uno scenario molto strategico ed ha dato vita a due delle partite migliori che io abbia mai giocato a questo gioco. Nella prima gli eroi sbagliano impostazione: occorre infatti presidiare i passaggi segreti, per evitare la fuga di Thot-Amon in giro per la mappa. Può farlo agilmente Hadratus, che ha la magia “passamuri”, nel sud della mappa, mentre gli altri due si spingono a nord, a caccia del sacerdote. La seconda ha proprio questo andamento e si assiste anche ad un passaggio della mappa tra Hadratus e Shevatas stile rugby, braccati dagli inseguitori, con il ladro che varca la soglia proprio all'ultimo turno con l'ultima gemma fatica. 

Il Porto 

In questa mappa, abbastanza classica ed in linea con le precedenti uscite, è riprodotta un'area portuale con diverse baracche ed una fettina di mare/fiume (?) sul lato sud, che sarà molto importante nel secondo scenario. La figata è che è direttamente collegabile a quella del gioco base con raffigurate due navi affiancate, a creare il più grande scenario per Conan mai visto.

Conan Stygia: mappa porto
Il porto

The Fifth Plague of Stygia

Questo è lo scenario costruito affiancando due mappe, come vi dicevo sopra. In realtà della seconda si usa solo una nave, su cui sono piazzati 9 segnalini: due di essi sono gli emissari che l'Overlord deve uccidere per vincere (i numeri 1 e 2). Gli emissari sono posizionati sulla nave coperti e casualmente, per cui nessuno sa chi siano quelli giusti. Conan (finalmente liberato), Hadratus (stavolta con teletrasporto) e Shevatas, devono invece uccidere Thot-Amon, che si trova all'angolo nord-ovest del tabellone. Ora il punto è: gli emissari hanno 1 di vita e di armatura. Anche se il cattivo ha un serpente gigante che parte direttamente sulla nave, ci mette un sacco di tempo ad ammazzarli tutti, pur facendo arrivare gli assassini dall'edificio accanto. Ma già tra i primo e il secondo turno, Conan e compagni hanno la possibilità di raggiungere lo stregone e farlo fuori, con un po' di fortuna (ma neanche tanta). Quindi o il cattivo ha una grandissima botta di fortuna e già alla sua prima attivazione, spendendo tutto per gli assassini, trova i due emissari nascosti e li uccide, oppure i buoni vincono a mani basse. In ogni caso lo scenario difficilmente va oltre il secondo round. In pratica ci vuole di più a prepararlo che a giocarlo. Assieme a quello di Atali di Nordheim, questo mi è parso lo scenario più “rotto” tra le tre espansioni.

The Curse of the Scorpion

Per fortuna ci pensa questo scenario a chiudere in bellezza l'espansione Stygia e a dare dignità alla mappa del porto. Conan, Shevatas e Ikhmet devono frugare tra otto bauli sparsi tra gli edifici per trovare tre artefatti. Poi li devono scaraventare in mare (possono lanciarli, buttarli dalla banchina, addirittura tuffarsi direttamente in mare trasportandoli). Come tutti gli scenari in cui ci sono cose nascoste, va un po' a fortuna, ma anche quando i buoni hanno trovato praticamente subito gli oggetti, la vittoria è arrivata solo per il rotto della cuffia, con il sacrificio di Shevatas che si lancia in mare con l'ultima gemma fatica e con tutto il carico, (e affoga pure, non avendo “nuotare” come abilità). Notate che Shevatas, se porta tutti gli artefatti, perde l'elusività. In altre due partite giocate, ha vinto l'Overlord. 

In conclusione

A livello di gameplay, Stygia si posiziona globalmente a metà strada tra le tre espansioni di Conan, tra Khitai (la migliore) e Nordheim (la peggiore). Nel complesso un'ambientazione molto suggestiva e ben resa, sia dai setting che dai nemici. Thot-Amon si rivela un po' carne da macello, poco incisivo come nemico, ma assassini e Guardia Eterna fanno il loro sporco lavoro, senza contare gli scorpioni grossi o piccoli che siano. Gli scenari sono tra i più belli mai giocati, con la sola pecca del terzo, francamente una delusione, a fronte della splendida super-mappa. Direi anzi che, mentre quelli di Khitai mi sono sembrati belli ma forse lievemente più pro-Overlord (non che sia male), questi sono parecchio bilanciati e molto tesi fino all'ultimo.

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Commenti

Conan e' risultato veramente un grande acquisto (per quanto VERAMENTE dispendioso!!) e tutto il materiale a disposizione l'ha reso il mio gioco "customizzabile" definitivo (almeno per il momento ehehe). Come ambientazione e missioni preferisco Stygia a Khitai (purtroppo Nordheim resta indietro su tutti i fronti, boss incluso) nonostante la mia prova sul campo non sia ancora arrivata ed abbia solamente aperto le scatole, letto e fantasticato ^_^' Questo weekend si comincia con Nordheim e per un po posso sospendere la creazione di scenari fai-da-te

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