Road to Magnifico: Undaunted Normandy

Undaunted Normandy Magnifico 2020

Quali sono i giochi scelti per il Magnifico 2020? E soprattutto, perché? Questa rubrica ve lo spiega

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Undaunted: Normandy

di Trevor Benjamin, David Thompson (I)
Edito da Osprey Games. Prossima edizione italiana: Ghenos Games
Giocatori: 2
Durata: 45-60 minuti
Target: giocatori occasionali/abituali
Meccaniche: deck-building, tiro dadi

In breve

Due schieramenti opposti prendono le parti di americani e tedeschi in scontri tattici della Seconda Guarra Mondiale. Dopo aver composto la mappa di uno degli scenari proposti e schierato le unità di partenza, ogni giocatore pesca quattro carte dal suo mazzo iniziale, ne gioca una per il valore di iniziativa e le altre per attivare una delle azioni stampatevi sopra. Queste permettono di muovere o sparare con l'unità indicata, ma anche di conquistare un obiettivo, o, ancora più importante, di richiamare nuove carte nel proprio mazzo, assieme alla pedina corrispondente alla nuova unità arruolata nello scontro. 
Le carte rappresentano infatti sia la vostra forza di comando, che le ferite di ogni singola unità: quando un attacco vi colpisce, dovrete infatti perdere per sempre dal mazzo una delle carte corrispondenti all'unità colpita.

Peculiarità

Undaunted: Normandy - partita
Undaunted: Normandy - partita
Undaunted Normandy ha il grande merito di portare il gioco di guerra alla portata di tutti, sia come soglia d'ingresso, che come meccaniche. Il regolamento è semplice e subito assimilabile, gli scenari introducono progressivamente le nuove unità, non esistono lunghe e articolate tabelle di riferimento, ma tutto è scritto sulle carte e sui terreni di gioco, la durata per preparare uno scenario e per giocarlo non supera praticamente mai l'ora. 
Oltre a questo, rappresenta un sistema facilmente integrabile ed espandibile, che già nella prossima scatola, Undaunted: North Africa, introduce i carri armati come nuova unità.

Twist di gioco

L'utilizzo delle carte con la doppia funzione di motore e risorsa costituisce il principale twist di Undaunted Normandy. Ogni carta può essere utilizzata solo per una delle azioni stampate. Inoltre ogni pedina, in campo, ha una dotazione di carte nel mazzo iniziale del giocatore, ma il numero di queste carte può essere aumentato, per fare in modo che quella specifica pedina si attivi più volte. Non solo: altre pedine possono essere richiamate sul campo di battaglia, aggiungendone ex novo le relative carte, dalla riserva al mazzo. E ancora, quando una tua pedina viene bersagliata e colpita, non segnerai ferite a lei direttamente, ma inizierai a togliere le relative carte dal tuo mazzo, diminuendo così l'incisività che tale unità avrà sul campo.
Un secondo, piccolo twist sta nella gestione della nebbia di guerra, che aumenta all'avanzare della battaglia, quando il contatto col nemico scombussola i tuoi piani e può essere limitata utilizzando gli scout in ricognizione: anche qui, il semplice inserimento di carte “vuote” nel mazzo è un espediente comodo ed efficace, che non aggiunge inutili sovrastrutture al regolamento.

Perché la giuria lo ha selezionato

La giuria è da sempre alla ricerca di wargames che possano essere giocati e apprezzati non tanto dai grognard addetti al settore, quanto da chi abitualmente non si avvicina a questa nicchia, ma è comunque un giocatore. Undaunted Normandy è il perfetto gioco ponte, che usa meccaniche note al giocatore comune senza appesantirle, ma al contempo introduce alcuni concetti tipici dei wargames, come le distanze, la gestione delle truppe, il combattimento a suon di dadi. Nella sue simulazione semplice ma efficace, può costituire il primo passo per chi desidera approfondire questo mondo.
Undaunted: Normandy - unità
Undaunted: Normandy - unità

Commenti

Bravo Agza, "Undaunted Normandy", (che che ne dicano) NON ripeto NON è un wargame, un gioco ponte si , un WG no!

Troppo aleatorio e si finisce per sparare a vanvera che tanto magari grazie al dado ti va dritta.

Provato con tre gruppi con gusti diversi: bocciato da tutti e tre. Lo avrei tenuto, ma senza nessuno con cui giocarlo non avrebbe avuto senso.

kukri scrive:

Bravo Agza, "Undaunted Normandy", (che che ne dicano) NON ripeto NON è un wargame, un gioco ponte si , un WG no!

In realtà lo è, non è l'esagono a fare il wargame, ma l'ambientazione. 

sontuosopiero scrive:

 

kukri scrive:

 

Bravo Agza, "Undaunted Normandy", (che che ne dicano) NON ripeto NON è un wargame, un gioco ponte si , un WG no!

 

 

In realtà lo è, non è l'esagono a fare il wargame, ma l'ambientazione. 

'mo si scatena l'inferno

decidere se Undaunted è un wargame è un wargame tra wargamers

...e se il vero intento di creare un wargame non si fosse concretizzato nel gioco stesso ma nel wargame tra wargamers per stabilire se il gioco sia un wargame, tutto ciò farebbe del gioco stesso un wargame retroattivamente? E se la risposta è sì, la conseguente fine del wargame tra wargamers per decretarne l'appartenzenza al genere wargame, non farebbe venir meno le condizioni sopradescritte che farebbero di questo gioco un wargame?

Wargameception

Trovo Undaunted un bel gioco, l'ho giocato con mio figlio, con tanti amici wargamers e financo con quel mostro sacro di Nando Ferrari (che per la cronaca l'ha definito un bel gioco leggero).

Le critiche feroci che riceveva da parte della comunità dei wargamers mi hanno condizionato e infatti non l'ho comprato subito appena uscito per questo motivo. 

Solo grazie ai ragazzi del Dunwich Buyers Club l'ho provato ad una manifestazione e il giorno dopo l'ho comprato, e ho giocato tutti gli scenari, lo trovo molto ben fatto e devo dire che rende molto bene il deteriorarsi della catena di comando e l'esposizione al fuoco nelle piccole unità. Può essere giocato e "letto" a più livelli. 

Il regolamento è semplice ma la profondità di gioco è notevole, perché coniuga il deckbuilding con il movimento di pezzi su plancia e il tiro di dado, sono tre livelli di gioco che si intrecciano e ne fanno un'esperienza interessante e piacevole.

Trovo sterile la polemica wargame sì/no e le critiche legate al fatto sconvolge alcuni assiomi del wargame classico tattico (linee di vista, protezione dei terreni). A mio avviso il disegnatore ha seguito l'idea che aveva in mente ed è riuscito a realizzarla. L'esperienza complessiva è positiva e gradevole. Inutile soffermarsi sui particolari che non collimano con la propria visione di wargame tattico 2GM.

In definitiva: provatelo con la mente aperta, non ve ne pentirete.   

PS: se qualcuno ve ne parla male, chiedetegli quante partite ha fatto con un avversario in carne ed ossa. E' stupefacente verificare come in questo caso (così come in tanti altri) le persone sputano sentenze dopo aver solo letto il regolamento oppure "piazzato" il gioco e mosso qualche pezzo in solitario . I giochi per due sono fatti per essere giocati in due, non da soli. 

 

Tranquillo, sono abituato ad essere crocefisso... :-)

cosarara scrive:
PS: se qualcuno ve ne parla male, chiedetegli quante partite ha fatto con un avversario in carne ed ossa. E' stupefacente verificare come in questo caso (così come in tanti altri) le persone sputano sentenze dopo aver solo letto il regolamento oppure "piazzato" il gioco e mosso qualche pezzo in solitario . I giochi per due sono fatti per essere giocati in due, non da soli. 

Ogni riferimento a persone o podcast realmente accaduti è puramente casuale.

giocatevi la campagna (in 2 ovvio, meglio specificare) e alla fine piangerete come me sui morti che vi siete lasciati dietro... e la cosa peggiore è che avrete pure vinto!

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