Undaunted: Normandy - Tutti contro Tutti Magnifico 2020

Undaunted: Normandy - Tutti contro Tutti - Magnifico 2020

Come da qualche anno a questa parte, approfondiamo i titoli finalisti del Magnifico, riportando le opinioni dei Goblin che hanno gentilmente risposto al nostro appello. Oggi è il turno di Undaunted: Normandy di Trevor Benjamin, David Thompson.

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Undaunted: Normandy

Le note problematiche occorse in questa prima parte di anno, hanno reso difficile il ritrovarsi a giocare insieme nonché causato il rinvio/annullamento di molte fiere di settore. Tutto ciò ha contribuito a rendere particolarmente difficile trovare opinioni basate su molteplici partite. Quindi, in questa serie di approfondimenti,  abbiamo deciso di dare spazio a chi ha giocato anche solo una volta ai titoli in esame e a chi li ha provati in modalità solitaria.
Le opinioni che seguono sono state raccolte in parte prima, in parte successivamente all'assegnazione del premio.
Gli interventi sono elencati in ordine di ricezione.

In Undaunted: Normandy, due giocatori si fronteggeranno in vari scenari che hanno come sfondo le battaglie tra alleati e tedeschi all'indomani dello storico sbarco del Giugno 1944. Un deck-building che ha nelle intenzioni quello di porsi come soglia di ingresso al vasto mondo dei wargames. Vediamo cosa ne pensano alcuni Goblin e se sono d'accordo con la decisione della Giuria del Magnifico di includerlo nella Selezione dei candidati al premio.

Cosa ti ha spinto a provare questo gioco?

[vincyus] Ho quasi tutti i titoli della Osprey Games in collezione, quando ho sentito di un light wargame unito al deck-building, non potevo farmelo scappare.

[Najve] Ho provato questo gioco, senza dubbio per il tema Seconda Guerra Mondiale, che affascina sempre, ma principalmente dopo aver letto in merito, in quanto questo gioco riuniva al movimento su mappa, l'utilizzo del sistema deck-building, che, come poi si è verificato, può introdurre tanti a questa tipologia di wargame.
Inoltre, novità, interessanti e assolutamente degne di nota, risultano l'inserimento de:
- l'inceppamento del mazzo, allorquando si deve acquisire una carta "Nebbia di Guerra", durante le esplorazioni o se lanciate nel proprio deck da azioni di rallentamento dal parte del nemico; il tutto unito all'azione di "liberazione" di queste carte inutili dal proprio mazzo, possibile soltanto con gli "Esploratori": bisogna giocare con astuzia, è una abilità che in certi scenari da un "boost" enorme;
- la manovra di richiamo delle nuove truppe sul terreno, effettuata per singoli plotoni e specialità, a seconda del livello gerarchico della carta che si possiede, il che permette non solo di dispiegare sul terreno una nuova truppa, ma anche di acquisire carte di truppe già piazzate, che permettono ad esse più possibilità di azione e più "punti vita" (poiché ad ogni colpo subito perderemo una carta di quella unità... finché, non avendone più nel mazzo... la perderemo!). Tuttavia, il gioco tattico si esprime al meglio, consentendo al giocatore anche di "far accovacciare le truppe", una sorta di "riposo strategico": potendo, durante il proprio turno, eliminare dal mazzo e riporre nella riserva carte di una qualsiasi unità che si detiene in mano, permettendo di salvarla, qualora fosse sotto il fuoco nemico, per poi riattivarla, successivamente, quando sarà libera di agire e non a rischio.

Undaunted: Normandy - Partita in corso
Undaunted: Normandy - Partita in corso
[TigreTN] Il tema e la voglia di giocare un titolo che potesse avvicinarmi in maniera soft ai wargames; la meccanica di deck building (adoro 'Pochi Acri di Neve').

[jedgoshi] Preso a scatola chiuso in concomitanza con le nomination, dopo averne letto bene.

[Sinclair] Sicuramente l'hype che si era generato mi aveva molto incuriosito. Conosco poi i lavori di Thompson da Pavlov's House e Castle Itter, e mi piace molto il suo approccio fortemente evocativo dal punto di vista storico ma anche molto innovativo (e un po' spregiudicato, che non guasta!) per le meccaniche. Ero quindi curioso di vedere come se la sarebbe cavata una meccanica tipicamente euro come il deckbuilding in un ambiente classicamente wargamistico come la simulazione tattica a livello di plotone... e non sono stato affatto deluso, considerati i risultati e le nuove suggestioni che questo titolo ha prodotto! Anche la facile reperibilità e la bella veste grafica, garantite da Osprey (nome di fronte al quale nessun appassionato di storia militare può restare indifferente) hanno contribuito alla mia scelta.

[cosarara] Avevo notato Undaunted, ma le notizie che circolavano nella comunità dei wargamers mi hanno fatto passare la voglia di comprarlo, chi ne parlava ne diceva peste e corna, sia a livello di giocabilità che a livello di storicità. Per queste ragioni l'avevo completamente rimosso quando ad una manifestazione di giochi a Lazise (VR) il gioco veniva dimostrato dai ragazzi di Dunwich Buyers Club. L'ho provato con mio figlio e mi è subito piaciuto molto. Il giorno dopo l'avevo già ordinato. Maledetti quei commenti negativi fatti con i paraocchi e con poca cognizione di causa, ben dimostrata dal fatto che molti denigratori del gioco non avevano capito nulla né della scala, né dell'idea che stava dietro Undaunted.

[infernofury1] Essendo appassionato di questo hobby ed informandomi spesso su nuove uscite o sui titoli "caldi", dalle varie impressioni e recensioni, sembrava un titolo imperdibile e così me lo sono fatto prestare.

[Master_Alex] Sono un appassionato di giochi di simulazione storica, sono un wargamer... Nell'ambiente dei "grognard" ne parlavano bene come possibile "introduttivo" per chi mastica poco di giochi di guerra a sfondo storico... e quindi, ho cercato di farci una partita anche io per capire meglio :)

Quali pregi ha e a chi lo consiglieresti?

[vincyus] Ha il pregio di far avvicinare al fantastico mondo dei wargame. Lo riesce a fare con una bellissima meccanica unità al deck-building. È un ottimo introduttivo al genere che merita per l'ottima giocabilità e la buonissima longevità del titolo. Consiglio a chi cerca un wargame light dalla durata breve e con delle regole semplici e intuitive.

[Najve] Gioco snello, al netto di regole e regolette particolari tipiche del war-game, ma in grado di ricreare la forma di gioco su mappa, sia nella gestione delle unità che nelle scelte e nelle strategie di tiro di dado. Il regolamento, comprensivo del libro degli scenari, permette di entrare da subito, con un climax ascendente di apprendimento, nelle modalità di gioco, perfezionando ogni approccio allo scenario di riferimento. Questo gioco, insomma, lo consiglierei a chiunque voglia avvicinarsi al wargame, considerando che con la mia metà, poco incline ai giochi sul tema, è stata sin da subito una lotta armata all'ultimo colpo! Quindi per me tutti gli obiettivi per cui lo ho acquistato sono stati centrati!

[TigreTN] I pregi riscontrati sono la varietà di opzioni che si hanno nel creare il proprio mazzo (creo un mazzo 'fino' che ricircola in fretta o metto sulla mappa varie unità?) e le varie opzioni tattiche che si presentano; la velocità di una partita. Lo consiglierei a chi apprezza il deckbulding, a chi vuole soppesare ogni decisione valutando se è utile alla sua strategia

[jedgoshi] Un deck building da due che mi piace (di solito non li amo molto), sarà la velocità, sarà il tema, devo dire che non ho sbagliato ad acquistarlo.

[Sinclair] Ce ne sono diversi. Sono rimasto colpito innanzitutto dalla capacità di rendere in maniera semplice e intuitiva la progressiva degradazione sia del morale che della capacità di comando e reattività di truppe sottoposte al fuoco nemico... e questo è tutto merito del deck building, che ti pone di fronte a scelte continue e ad una costante lotta tra mantenimento dell'efficienza del mazzo e concentrazione della tua capacità di controllo senza disperderti con troppe carte inutili. Ben strutturata anche l'interazione tra le diverse specializzazioni (fanteria, mitragliatrici, armi di supporto...), con particolare menzione per gli scout che finalmente hanno un ruolo cruciale e non sono più pedine sacrificabili: senza di loro, letteralmente non vai da nessuna parte! Belli anche gli scenari, con un'alta rigiocabilità e un sistema di apprendimento graduale delle regole che rende questo titolo davvero accessibile a tutti, un altro suo grande pregio assieme all'estrema rapidità delle partite (in una sera ne infilate almeno un paio, forse anche di più!). E il sistema a tessere componibili ha già generato una lunga serie di scenari creati dai fan, e si presta ad un sistema di generazione casuale del terreno.
Lo consiglierei dunque senz'altro al suo target di riferimento, ossia chi è incuriosito dal gioco storico ma un po' intimidito dalla sua aura (spesso solo apparente) di grande complessità. Ma anche a quei wargamer esperti che vogliano provare qualcosa di nuovo, con un titolo certo semplice e meno impegnativo di altri, ma non meno stimolante e comunque con una buona resa del'ambientazione.

Undaunted: Normandy - Particolare
Undaunted: Normandy - Particolare
[cosarara] Premetto che l'ho giocato molto e con gli avversari più diversi, da mio figlio di 7 anni a quel peso massimo che è Nando Ferrari; per cui il mio commento è dato da una esperienza approfondita del gioco non da mezza partita, magari fatta in solitario (ma come si fa dico io...) oppure peggio ancora dall'aver semplicemente letto il regolamento.
Il regolamento è semplice ma la profondità di gioco è notevole, perché coniuga il deckbuilding con il movimento di pezzi su plancia e il tiro di dado, sono tre livelli di gioco che si intrecciano e ne fanno un'esperienza notevole.
Da wargamer trovo affascinante il meccanismo di gioco e penso rappresenti meglio di molti altri sistemi di wargames più blasonati, il deteriorarsi della catena di comando nelle piccole unità e l'esperienza al fuoco.
Da giocatore posso dire che è veramente divertente muovere i pezzi, tirare dadi e sostenere la mia strategia con il deckbuilding.
Lo consiglierei a tutti, perché il gioco è valido sia per chi vuole un wargame leggero e della durata contenuta, sia chi cerca un'esperienza più profonda. Se il tema bellico non urta la sensibilità dei giocatori è adatto anche a giocatori di boardgame "normali".
I dadi ovviamente sono importanti per vincere ma senza un piano e un deckbuilding che lo sostenga si va poco lontano. In più il sistema modulare della mappa ne fa un sandbox perfetto per chi volesse cimentarsi a creare scenari (cosa che già sta avvenendo).
Il gioco ha un'ottima componentistica ed è proposto dalla Osprey ad un prezzo concorrenziale.
La componentistica del gioco è indipendente dalla lingua per cui una volta tradotto l'agile regolamento (che trovate in Tana) anche chi non mastica la lingua di Albione può approcciarsi, il fatto che Ghenos lo localizzi in Italia è la classica ciliegina sulla torta.

[infernofury1] Offre un interessante commistione tra deckbuilding e wargame, con un impianto regolistico non pesante, un buon entry level che consiglio agli amanti di wargame e di deckbuilding, e soprattutto a chi vuole avvicinarsi al mondo dei wargame!

[Master_Alex] È un gioco che permette di far assaporare cosa significhi giocare con delle logiche e con un accenno di esperienza di gioco simile a quella tipica dei wargames. Lo consiglierei a chi volesse iniziare a masticare di questo mondo, partendo da un antipasto che ha il pregio probabilmente di saper aprire la pancia ad altre, ulteriori "portate" di tipo più prettamente "wargamistico".

Quali difetti ha e a chi lo sconsiglieresti?

[vincyus] Purtroppo la fortuna è molto presente e questo potrebbe dare fastidio a chi preferisce dei giochi più controllabili. Lo sconsiglio a chi non sopporta il genere e a chi ama il controllo.

[Najve] Non lo consiglierei soltanto a chi, già esperto del wargame a livelli alti, non vuole approcciarsi a giochi tattici lineari e limpidi, ma preferisce la massima ricostruzione storica, degna di regole "da capogiro" per la simulazione più fedele alla realtà possibile. Per tutti gli altri: c'è UNDAUNTED!

[TigreTN] L'unico 'difetto' che ho riscontrato è che c'è molta alea, e per questo potrebbe non piacere agli amanti del controllo.

[jedgoshi] Non pervenuti.

Undaunted: Normandy - Alcune unità
Undaunted: Normandy - Alcune unità
[Sinclair] Ovviamente, il più evidente: la linea di vista, senza la quale un wargamer si trova davvero un po' sperso, soprattutto in congiunzione con quel risultato di successo automatico che rischia di trasformare certi scenari in un tiro al piccione nella speranza di mettere a segno il colpo fortunato. In secondo luogo, i mazzi ma soprattutto le singole carte sono un po' troppo asimmetrici (ci voleva tanto a dare un bonus alle mitragliatrici MG42 tedesche e uno alla fanteria americana armata di fucili Garand semiautomatici?), anche se ben presto il deck building, la distribuzione iniziale delle carte e le regole di scenario introducono dosi anche notevoli di asimmetria. Mi risulta anche un po' ostico passare dalla rappresentazione di più uomini per singola pedina a quella di un singolo uomo per ogni carta, considerato che le illustrazioni sono quasi identiche.
Non lo consiglierei ai wargamer che senza gli esagoni si sentono male (per quanto gli esagoni ci sono pure in Undaunted, anche se non si vedono...) e a chi se non vede l'identificativo storico della singola unità su ogni pedina o su di ogni pezzo di terreno "allora non è un wargame". Non lo consiglierei neanche a quei giocatori che vengono presi da crisi di orticaria al primo rotolare di un dado, perché qui la fortuna ha un peso rilevante, per quanto mitigato dalla gestione della mano e come sempre dalle scelte tattiche che si compiono ad ogni turno.

[cosarara] Allora, il gioco mantiene quel che promette e da questo punto di vista quelli che vengono identificati come "difetti" dai colleghi wargamers a mio avviso sono la logica conseguenza delle scelte di design fatte dall'autore. Da un punto di vista di meccaniche difetti direi che non ne ha, è un gioco che mantiene quel che promette e anche qualcosa di più. L'unico difetto che ha è che lo scenario #1 (quello che tutti provano) è veramente sciapo e trasmette poco di quello che il gioco è veramente.
Da un punto di vista più puramente storico non si trovano differenze tra tedeschi e americani, questo a molti non è piaciuto; a mio avviso però questa apparente omogeneità può essere facilmente superata nel set up dello scenario modificando il numero di carte a disposizione a seconda delle caratteristiche nazionali degli eserciti e delle armi a loro disposizione. Gli scenari proposti nel modulo non approfondiscono però questa strada e l'impressione di avere due eserciti uguali resta.
Da un punto di vista simulativo mi lascia un po' perplesso l'enorme capacità concessa ai cecchini (sicuramente elemento importante nella realtà e trascurato nei wargames) che qui diventano dominanti quando presenti, il fatto che la protezione offerta dagli edifici sia inferiore a quella dei boschi ed infine last but not least il fatto che non ci siano elementi di terreno che blocchino la linea di vista delle unità. Sono però tutte scelte di design che hanno una loro ragion d'essere e che tolgono poco dal punto di vista dell'esperienza ludica, per cui non parlerei di difetti veri e propri.
Sconsiglierei Undaunted agli amanti dei german, ed a quelli a cui piace la fortuna "controllata", qui veramente se i dadi ti prendono a schiaffoni puoi perdere malamente contro chiunque.

[infernofury1] Undaunted in realtà non mi è piaciuto molto poiché il dado ha un peso eccessivo. Non mi è piaciuto nemmeno il sistema "dei punti vita delle unità" cioè come vengono distrutte.
Soprattutto il colpo critico al 0 è terribile poiché spesso vale la pena sparare colpi a caso poiché puoi sempre andare a segno.
Nelle mie partite (solo 3) è capitato che vincesse chi è più fortunato ad esempio io sparando 6 volte al 7+ ho inferto più danni del mio amico che ha sparato il medesimo numero di volte ma al 3+.
Purtroppo, gioco bocciato per me.
Lo sconsiglierei a chi non tollera un abbondante incidenza dell'alea.

[Master_Alex] I difetti che ha sono più che altro sul fronte delle meccaniche e sulla poca asimmetria, evitata forse per non disorientare troppo il target di giocatori a cui il gioco si rivolge. Sono comunque difetti passabilissimi per l'esperienza che il gioco punta a dare, e fatico a trovare qualcuno a cui sconsigliarlo puramente e semplicemente.
Forse non è adatto a chi è per nulla interessato a qualche nozione anche minima di tipo storico o a chi non ha per nulla interesse ai temi bellici o militari.

Sei d'accordo sulla sua presenza nel Magnifico?

Undaunted: Normandy - Battaglia in corso
Undaunted: Normandy - Battaglia in corso
[vincyus] Certo, merita tantissimo.

[Najve] Un "Must" nel catalogo dei giochi che combatteranno per il Magnifico.

[TigreTN] Trovarlo negli 8 finalisti del Magnifico è stata un po' una sorpresa, visto che è un gioco un po' diverso dai classici candidati; sono molto d'accordo per la sua nomination e trovo che possa portare a un interessante dibattito sull'evoluzione dei boardgame, dato che mi sembra integrare meccaniche german (o 'euro') ai classici 'dudes on a map'.

[jedgoshi] Si, nella sua categoria non saprei chi altro mettere.

[Sinclair] Assolutamente sì! E anzi, lo trovo un passo importante per far uscire il wargame dalla "nicchia nella nicchia" in cui si ritrova ormai da decenni, ma che in effetti non gli appartiene vista la sua storia fatta di diffusione di massa presso giocatori di ogni età e livello di istruzione! Grazie all'impiego massiccio delle intuitive meccaniche da eurogame, Thompson e tutta la generazione dei nuovi autori di wargames (spalleggiati da diversi veterani del settore, rimasti sempre i "ragazzacci terribili" degli anni Settanta pronti a rivoluzionare il mondo del gioco restando sempre all'avanguardia nelle innovazioni di game design) stanno riuscendo a riportare il gioco storico non in un angolino buio, ma al centro dello scenario ludico, accanto ai titoli più di massa, mantenendo la loro forte carica specialistica e la profondità dei contenuti. Ottenere una tale visibilità al di fuori del suo campo abituale fa di un wargame leggero come Undaunted una risorsa preziosa per tutto il mondo del gioco storico!

[cosarara] Sì. Io personalmente l'ho votato tra quelli scelti dai goblin, per cui non solo sono d'accordo la sua presenza ma aggiungo che mi fa molto piacere trovarlo, i wargames non sono di solito rappresentati e questo qui è un wargame a tutto tondo nonostante quel che potete leggere o sentire in Rete.

[infernofury1] Sono d'accordo, anche se Undaunted non mi è piaciuto, perché riconosco che sia un ottimo introduttivo ad un prezzo onestissimo.

[Master_Alex] Si e no. C'erano dei wargame più "tipici" del genere che potevano essere selezionati, ma con le motivazioni date a giustificazione dalla Giuria, direi che può tranquillamente essere nella rosa degli otto di quest'anno.

Per approfondire potete dare un'occhiata alle motivazioni della Giuria e alla recensione di Agzaroth.

Commenti

David Thompson merita davvero di essere nella rosa dei candidati, l'anno prossimo mi aspetto di vedere Europe Divided nei magnifici 8.

Ah! Non sapevo fosse lo stesso autore di Europe Divided! L hai provato Infinitejest, merita?

Thegoodson scrive:

Ah! Non sapevo fosse lo stesso autore di Europe Divided! L hai provato Infinitejest, merita?

Non ancora, ma è in wishlist, sia per l'autore sia perché come ambientazione interessa al marito (che cerco di coinvolgere con esiti alterni).

Si sa se Ghenos localizzerà anche la versione North Africa?

Ciao e Grazie

 

Che bello leggere questi commenti... non conosco tutti voi ma sentirli da Cosarara e Sinclair (comprese critiche, che condivido) mi ha fatto piacere perché è proprio quel che ho pensato io appena l'ho comprato e provato. So che alcuni ne parlano terribilmente male, ma mi ritrovo con (la maggior parte di) voi.

@infernofury1: Non ho capito la parte dove dici che tu sparavi 6 volte al 7+ e hai inferto più danni del tuo amico che sparava il medesimo numero di volte ma al 3+. Per 3+ intendi che colpisci dal 3 in su? Ma come fai se la difesa dei pezzi più deboli è 4 e ci sommi la distanza e la protezione del terreno? Al massimo hai un 4+...
 

korn73 scrive:

Che bello leggere questi commenti... non conosco tutti voi ma sentirli da Cosarara e Sinclair (comprese critiche, che condivido) mi ha fatto piacere perché è proprio quel che ho pensato io appena l'ho comprato e provato. So che alcuni ne parlano terribilmente male, ma mi ritrovo con (la maggior parte di) voi.

@infernofury1: Non ho capito la parte dove dici che tu sparavi 6 volte al 7+ e hai inferto più danni del tuo amico che sparava il medesimo numero di volte ma al 3+. Per 3+ intendi che colpisci dal 3 in su? Ma come fai se la difesa dei pezzi più deboli è 4 e ci sommi la distanza e la protezione del terreno? Al massimo hai un 4+...

 

 

Ciao, scrivendo col cellulare ho sbagliato i numeri, mi spiace!!!

Il significato però penso si sia capito!!!!

Nonostante io avessi molte meno possibilità di andare a segno, avendo fortuna, sono riuscito ad ottenere lo stesso risultato del mio avversario che era ben più preparato di me!

Questo ha creato non poche discussioni e frustrazioni al tavolo purtroppo. 

Spero sia più chiaro ora!! 

Undaunted è un gioco di dadi, come scrivevo nel mio commento "Sconsiglierei Undaunted agli amanti dei german, ed a quelli a cui piace la fortuna "controllata", qui veramente se i dadi ti prendono a schiaffoni puoi perdere malamente contro chiunque."

Per qualcuno questo può essere un limite, per me è il suo bello, mi permette ad esempio di giocare contro mio figlio di 8 anni sapendo che qualche possibilità di vittoria contro di me ce l'ha pure lui.

Oltre al fatto che l'amico scarso avrà sempre la possibilità di salvare la faccia sostenendo che è stata la fortuna a voltargli le spalle e fargli perdere la partita (e non la sua abissale ignoranza tattica).

In realtà Undaunted (come tutti i tattici) è un gioco in cui oltre all'aspetto di deckbuilding è importante il movimento più che il fuoco. Giocare bene ai tattici così come a molti giochi di dadi, significa ridurre al minimo le occasioni in cui i dadi vengono tirati in modo che l'alea impatti il meno possibile.

Poi se si tirano i dadi l'alea esiste, punto. Va cavalcata o sopportata diversamente meglio giocare ad altro.

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